giovedì 22 settembre 2016

E' ORA DI DIRE BASTA!



BASTA! Se la società del Napoli Calcio risulta completamente assente, nessun tesserato a parte Sarri si presenta ai microfoni, a questo punto dobbiamo essere noi tifosi ad uscire allo scoperto in modo massiccio e deciso. Il Napoli è puntualmente tartassato dalle decisioni arbitrali e quando lo si fa presente, seppur timidamente, il popolo partenopeo viene additato come piagnucolone o quant'altro. Niente di più falso! Sono anni che i parametri di conduzione arbitrale sono sistematicamente impari, è chiaro che società con maggiore valenza ed influenza nel Palazzo godano di trattamenti più "generosi" da parte delle giacchette nere.
E' tutto così nitido, chiaro, ma anche tra gli addetti ai lavori, le televisioni compiacenti e gli opinionisti al servizio del "padrone" di turno si trovano e si provano affannose coperture, teoremi improbabili ed in taluni casi rumorosi ed inaccettabili silenzi.
Silenzi che è ora di rompere, il sottoscritto prova a farsi portavoce di un popolo, quello partenopeo, che pare rassegnato a questo ingiusto status quo; una tifoseria troppe volte tradita dal potere del nord, un'impagabile tifoseria che tantissime volte ha dovuto ingoiare bocconi amari. Trasferte interminabili e stancanti "addolcite" da una passione difficilmente spiegabile, poi capita che te ne torni con l'ingiustizia clamorosa che ti mette il morale a pezzi. Vallo a spiegare alla famiglia che hai trascurato, a cui hai colpevolmente sottratto del tempo prezioso, spiega ai tuoi cari come ti senti!
Lo scorso campionato si è chiuso con le solite accondiscendenti prestazioni arbitrali sfacciatamente pro-Juventus (perché avere paura di dirlo pubblicamente, ci sono le immagini, no?), quest'anno, e siamo solo all'inizio, abbiamo assistito già a degli episodi poco chiari o forse fin troppo. Nell'esordio a Pescara, sul risultato di parità (2-2) il signor Giacomelli assegna con decisione un calcio di rigore a favore degli azzurri; Dries Mertens ha già preso il pallone e si è avviato per battere, quando come un fulmine a ciel sereno l'assistente di linea (un certo Rocchi, vi ricorda nulla?) decide bene di consigliare al direttore di gara di desistere dalla decisione perché l'azione è viziata da un fallo di Albiol (?!). Domanda: avrebbe avuto la stessa autoritaria interferenza se si fosse trattato di qualche altra squadra? Non ce lo dirà mai. E poi a Genova, ultima di un'infinita catena di errori grossolani: viene assegnato il signor Damato di Barletta ( ancora tu, ma non dovevamo vederci più?) e giù fulmini e saette. Come fai a pensare che questo giovanotto pugliese non sia scientificamente, sistematicamente, maledettamente in mala fede? Il suo fascicolo è doppio così, si quello ricco di torti a sfavore del Napoli intendiamo; a Marassi contro i grifoni capita che dopo 5 minuti Ocampos si mette a giocare in piena area con le mani sotto lo sguardo attento di Damato che manco si sogna di decretare il rigore. Finita qui? Neanche per scherzo: ad un quarto d'ora dal termine, con gli azzurri ancora alla ricerca del gol della vittoria, Milik che non ha nessun motivo per buttarsi viene trattenuto da Orban mentre si avvia da solo verso Perin. Sarebbe stato calcio di rigore ed espulsione in qualsiasi caso: niente da fare, c'è il Napoli per lo mezzo, non si fischia, si può continuare. 
Caro Damato, una volta per tutte, giù il velo, caccia il rospo: chi sono coloro che puntualmente ti assoldano per far male al Napoli, per mortificare puntualmente le aspettative di un popolo che vive di calcio, vive del suo Napoli? Cosa ti ha fatto questa città, questa gente, per meritare questo tuo puntuale e spietato compito sul rettangolo di gioco? Non ci sono scuse che tengano, non si può parlare di casualità, ripetiamo, la lista è troppo lunga; potremmo chiedere ad esempio al buon Maggio che nel 2010 ( eh già la storia è nata molti anni or sono!) in un momento di forma straordinario per gli azzurri che sembrano lanciati verso la vetta, subisce un fallo clamoroso in area friulana ma il buon arbitro di Barletta cosa fa? Dice che è simulazione, ammonisce il laterale azzurro già sanzionato in precedenza ed il Napoli passa dal rigore a favore ad un fallo contro e l'inferiorità numerica! Per la cronaca Christian deve ricorrere all'intervento dei medici per suturare con alcuni punti la ferita procuratagli dal difensore avversario. Pazzesco!
Dopo la trasferta di Marassi il solo Sarri ha potuto educatamente esporre la propria amarezza per gli episodi in questione: quello che rimproveriamo al presidente De Laurentiis è proprio questo, la totale assenza di un personaggio carismatico che faccia valere le ragioni (e che ragioni!) di una squadra martoriata dagli arbitri (o da chi li manda). Ed allora credo sia arrivato il momento che noi tutti, tifosi del nostro Napoli, facciamo sentire in maniera decisa ma educata e signorile la nostra voce. Basta ingiustizie, basta favoritismi sempre per le solite squadre. Il signor DeLaurentiis se ha bisogno di qualcuno in grado di intervenire e presenziare in maniera forte noi ci siamo. BASTA!

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