martedì 13 novembre 2018


Non poteva mancare sul nostro giornale un vanto per la nostra città, un orgoglio che in questi ultimi anni è tornato con prepotenza a rendere ancora più fiero il popolo partenopeo. Avete già capito di cosa stiamo parlando? Ebbene sì, su EFFEMAGAZINE da questo mese troverete la nostra rubrica dedicata al Calcio Napoli, cuore pulsante e passione viscerale dei napoletani.
                                 
Se purtroppo sono lontani i tempi che ci vedevano idolatrare Diego e la sua squadra capace di vincere 2 Scudetti(gli unici della storia) lo stesso dicasi per quegli anni bui che ci hanno visto ingoiare più di un boccone amaro(con il punto apicale della umiliante retrocessione in Serie C). Che piaccia o no il merito va ascritto ad un grande imprenditore, tale Aurelio De Laurentiis, capace nel giro di pochi anni di strutturare una società sana, forte e sempre più inserita nel limbo delle grandi, anche in Europa. Una squadra che è cresciuta ogni anno in maniera esponenziale e che ha regalato EMOZIONI alla gente: sapete cosa significa per un napoletano "regalarsi" un'ora e mezza della propria squadra del cuore(e che squadra!) in una settimana fatta di stress, conti che non tornano, ansie, preoccupazioni…? Beh, questo Napoli ha fatto sì che riscoppiasse quella passione mai svanita ma intaccata da troppe vicende extracalcistiche che ne portarono all'inesorabile fallimento.

E così da quella esaltante promozione in A, raggiunta quasi a sorpresa a braccetto con quella Juventus dei fenomeni che intanto espiava le proprie nefandezze con "soltanto" un anno di purgatorio con tanto di penalizzazione(capirai quando hai in squadra Del Piero, Buffon, Nedved solo per citarne qualcuno) il Napoli non ha più conosciuto soste in termini di crescita. La società azzurra nell'ultimo decennio è stata quella che ha migliorato più di tutte il proprio ranking passando dal 116esimo posto della stagione 2009/10 all'attuale 14esimo(dato aggiornato al 9 novembre), posizione di tutto rispetto che la vede precedere addirittura Liverpool, Man Utd e Chelsea!
                                                     
Tanti sono stati i calciatori che hanno indossato la maglia azzurra e che hanno infiammato i cuori dei tifosi ma sicuramente il simbolo della rinascita, testimonial indiscusso di attaccamento ai colori e "bandiera" come non ne esistono quasi più è quel Marek Hamsik che in punta di piedi fu annunciato in quel 28 giugno del 2007: chi lo avrebbe mai detto che quel ragazzo esile, pallido e timido avrebbe riscritto la storia! Record su record sbriciolati, ultimo quello delle presenze all-time e quello incredibile delle reti segnate in assoluto(meglio di un certo Maradona); ragazzo d'oro, esempio dentro e fuori dal campo.

Attualmente la squadra, così come raccontano le ultime stagioni, è l'unica che riesce ad infastidire l'egemonia di quella Vecchia Signora capace di vincere 7 campionati consecutivi, utilizzando in realtà tutti i mezzi(e sono tanti) a propria disposizione; dopo tre esaltanti stagioni agli ordini di mister Sarri dove sono stati raggiunti livelli di estetica calcistica con pochi eguali nella storia di questo sport(con tanto di attestati da parte di personaggi illustri del panorama europeo) nell'estate scorsa a sorpresa è stato annunciato uno dei maggiori allenatori del pianeta, uno dei più vincenti dell'età contemporanea, Carlo Ancelotti, forse l'unico capace di evitare crisi di disperazione da parte dei supporters orfani dell'idolo Maurizio Sarri che intanto si accasava al ricco e prestigioso Chelsea di Abramovich.
Con Carletto dopo una fase fisiologica di studio e ricerca dell'assetto ideale i ragazzi hanno ripreso a volare: primi in Champions in un girone di ferro con Liverpool(finalista della passata edizione) e PSG(costruita dallo sceicco per dominare l'Europa con Cavani, Mbappè e Neymar) e secondi in campionato(o primi di un torneo a parte?) dietro alla potente macchina degli Agnelli.
                                         
Abbiamo fatto una sintesi degli anni della rinascita del nostro amato Napoli, in particolare sullo stato attuale di una squadra che è uno dei fiori all'occhiello attualmente di Partenope: la rubrica ogni mese racconterà aneddoti simpatici ed appassionanti per vivere insieme Emozioni, quelle che EFFEMAGAZINE intende sempre regalare ai propri lettori!

domenica 22 luglio 2018

A Dimaro nasce il Napoli di Ancelotti: sarà vincente?



Quasi due settimane di lavoro a Dimaro, due settimane e forse fa ancora strano vedere quel vincente di Carlo Ancelotti con tanto di polo del Napoli: il mister emiliano sembra già perfettamente calato nell'ambiente partenopeo ed è molto evidente il suo feeling con la società, presidente in primis.
Con l'arrivo degli ultimi nazionali impegnati ai mondiali (all'appello manca solo Dries Mertens) si definisce la composizione del materiale a disposizione di mister Carletto, un roster di tutto rispetto che ha poche falle e potete scommetterci dirà la sua nella stagione che sta per cominciare. Cerchiamo di dare una risposta a quelle che sono le domande più frequenti dei tifosi azzurri in merito alla competitività del Napoli 2018/2019:

-Ancelotti stravolgerà il modo di giocare della squadra e quindi vedremo un Napoli poco spettacolare rispetto a quello targato Sarri?
La palla di vetro non l'abbiamo e tante sono le variabili impazzite nel calcio, a partire dalle dinamiche di spogliatoio. Procedendo per logica ci sbilanciamo su quello che sarà l'operato di Ancelotti: è stato molto fortunato(e questa è una delle principali ragioni che lo hanno spinto a scegliere Napoli) a trovare una squadra che sa già tutto di come si gioca al calcio con la palla e lo fa in maniera divina. Tocca a lui ora aggiungere quei piccoli ma importanti particolari che consentono di aggiungere al bel gioco ed anche all'efficacia che comunque i ragazzi di Sarri avevano raggiunto(91 punti ne sono la prova lampante) quella certa consapevolezza di poter vincere e non aver paura affatto di questo verbo, nemmeno in Europa! Per quanto riguarda il bel gioco, magari assisteremo ad un possesso palla meno ossessivo e meno orizzontale, ma non dimentichiamo che anche Ancelotti è uno che predilige i piedi buoni ed il Napoli sarà come sempre, bello!

-Arias sembra stia percorrendo la strada che porta a Dimaro: con l'esterno destro è davvero finito il mercato in entrata del Napoli?
Innanzitutto, se venisse confermato l'arrivo dell'esterno basso colombiano, ci troveremmo di fronte alla conferma che ad Ancelotti piacciono i giocatori che danno del tu al pallone, anche sugli esterni.
Con il tassello dell'esterno che numericamente va a sostituire il partente Maggio il Napoli può a tutti gli effetti considerarsi completo. Questo è un dato chiaro ed inconfutabile che però magari andrebbe a deludere le aspettative di quella fetta, solita e che non cambierà mai, di tifosi che aspettano sempre e solo il "nome", non importa quale età abbia, se possa essere o meno ancora efficace, quel nome che possa riempire di felicità ed entusiasmo i torridi giorni d'agosto. Detto questo, anche chi vi scrive è convinto possa esserci ancora un ultimo colpo per quanto riguarda il settore offensivo. Eh già...

-Chi potrebbe essere l'ultimo "colpo" di De Laurentiis?
Non amiamo illuderci(in quanto tifosi) né illudere nessuno creando inutili aspettative. E' inutile nascondere che il nome più ricorrente, il sogno che ormai sta assillando una città intera, ha un solo nome: Edinson Cavani. Arrivano spifferi ormai da tutte le parti, conferme e smentite ogni minuto e a dire il vero neanche il presidente ci ha convinti tanto sulla storiella dell'impossibilità di arrivare al fenomenale Edy. Se dovesse esserci il "botto" sarà dopo la prima settimana d'agosto, e ci fermiamo qua. Sono stati fatti altri nomi, tanti nomi, ma il sottoscritto qualora non si arrivasse al ritorno di Cavani, crede in un solo altro profilo, quello che risponde al nome di Andrea Belotti!

-Chi sarebbe a farne le spese?
Nessun dubbio: Roberto Inglese. Troppo conoscitore di calcio Carlo Ancelotti per ignorare il potenziale dello sfortunato Arek Milik, un campione capace di arrivare anche a 30 gol in stagione(infortuni permettendo). Tra l'altro non siamo al cospetto dell'integralista Sarri(con tutto il rispetto ovviamente) ed eventualmente il polacco potrebbe essere utilizzato all'occorrenza anche dietro la prima punta.

-Hamsik regista una buona idea?
Chi scrive lo ripete da anni, Marek è un calciatore che ha le carte in regola per occupare la parte centrale del campo: il suo calcio pulito, essenziale, la testa alta, la visione di gioco e la fluidità nel far ripartire l'azione ne fanno un regista con i fiocchi. Per le cose da migliorare(leggi continuità nel restare in partita senza poter prendere ad esempio lunghe pause) spetta ad Ancelotti porre rimedio ed intervenire!

-Chi sarà la sorpresa di questo nuovo Napoli?
Anche qui niente dubbi: il Napoli sorprenderà tutti per squadra capace di sorprendere ancora, divertire e vincere, nonostante in tanti adesso sono pronti magari a relegarlo in posizioni non di primo piano e soprattutto lontano dalla Juventus di Cristiano Ronaldo. Rimarranno delusi.
Dal punto di vista delle individualità Rog e Diawara potrebbero ritagliarsi uno spazio importante in questa squadra dopo tantissima panchina, ma in assoluto è Fabian Ruiz l'autentico craque che farà parlare di sé: senso della posizione, fisico, visione di gioco e gran sinistro tra qualche mese faranno sembrare i 30 milioni spesi dei veri bruscolini.

Siamo ottimisti ed entusiasti del nuovo Napoli: non si tratta di speranza ma di convinzione. Chiaro?

domenica 20 maggio 2018

Napoli-Crotone 2-1: le pagelle degli azzurri



Non fa sconti il Napoli e domina la gara dal primo all'ultimo minuto; primo tempo chiuso sul 2-0 grazie alle reti di Milik e Callejon, entrambi serviti alla perfezione da Lorenzo Insigne. Ripresa senza storia, il Napoli non riesce a trovare la via del gol anzi nel recupero lo subisce da Tumminello. Ed è un gol che fa arrabbiare Sarri...

REINA s.v. saluta senza fare parate come spesso accade col Napoli. Ma prende gol nel finale.

HYSAJ 6,5: partita senza sbavature dell'albanese che non sbaglia un intervento e neanche un passaggio. Disinvolto.

ALBIOL 6: gli avanti del Crotone fanno il solletico alla retroguardia guidata dell'esperto Raul.

KOULIBALY 6: inizia in maniera distratta sbagliando più di un appoggio. Cresce in maniera esponenziale nella ripresa nella quale si rende protagonista di un paio di spunti offensivi da applausi.

MARIO RUI 6,5: la convocazione ai Mondiali lo ha esaltato: spigliato, brillante, propositivo ed attento in fase difensiva.

ALLAN 7: straordinario anche in quest'ultima e relativamente inutile gara nella quale corre e recupera come e più di sempre. Lode. Al suo posto ROG S.v. che impatta non bene a dire il vero.

JORGINHO 7: fondamentale metronomo del centrocampo partenopeo. Il primo a recuperare palla e quello che vede il gioco prima di tutti. Cerca anche senza fortuna il gol.

ZIELINSKI 6,5: niente male il polacco, propositivo e alla ricerca della giocata vincente. Che non arriva...

CALLEJON 7: nell'ultimo incontro José torna sui suoi standard di rendimento. Segna il raddoppio alla sua maniera ed è una continua spina nel fianco nella difesa crotonese.

MILIK 6,5: presente nella manovra e puntuale come al solito all'appuntamento col gol. Sfiora anche la doppietta con un potente sinistro. Al suo posto MERTENS 6 che ha voglia di fare gol e per un soffio non vi riesce con un destro velenoso che Cordaz devia sul palo.

INSIGNE 7,5: chiude in bellezza, con la specialità della casa. E stavolta sono addirittura due gli assist che indirizzano la gara sui binari giusti. Manca il gol come è mancato spesso in questo campionato comunque straordinario. Al suo posto HAMSIK S.V. per il record di presenze e poco altro.

SARRI 7: certo non si smentisce nemmeno all'ultima partita, con la quasi solita formazione. Però è l'autore di un Napoli fantastico, un Napoli che contrariamente a quanto riporteranno gli annali lo Scudetto l'ha vinto sul campo, di gran lunga, con cuore, spettacolo, determinazione e forza. La forza di 91 punti(e sarebbero stati di più se non ci fosse stato un po' di scoramento per le nefandezze che avvenivano nelle gare della squadra bianconera). Fa il giro di campo emozionato in maniera evidente, sembra un addio: e così dovrà essere se non è più convinto e motivato al 100%. In bocca al lupo, Maurizio.

Si chiude il campionato: Napoli-Crotone



Finisce il campionato di Serie A ed in attesa delle gare della domenica il sabato registra l'ennesimo disgustoso e deprecabile comportamento del mondo Juventus. È ora di reagire con forza e cambiare lo stato delle cose: l'arroganza con la quale questa presuntuosa e sfacciata società decide le sorti del calcio in Italia è diventato vomitevole. E per giunta se si aggiunge il modo di fare censurabile dei calciatori bianconeri ed una stampa prezzolata che evita di stigmatizzare il tutto ci si accorge che si è arrivati ad un punto di non ritorno. Ma avremo modo di parlare di queste cose nei prossimi giorni. 
Intanto un San Paolo pienissimo accoglie i suoi beniamini pronto ad omaggiarli e ringraziarli per aver fatto vivere ai tifosi una stagione esaltante, emozionante e spettacolare: il Napoli è stata la squadra più forte e più bella ma si è dovuta inchinare ai poteri forti, all'ingiustizia che uccide lo sport. Arriva il Crotone che ha un disperato bisogno di vincere e questo neanche garantirebbe la salvezza! Il Napoli dal canto suo vuole chiudere in bellezza un campionato straordinario ed arrivare alla quota pazzesca di 91 punti! Poche saranno le novità nella formazione di Sarri(che in questi giorni è stato a colloquio fitto con il Presidente per decidere il proprio futuro, filtra cauto ottimismo): c'è la possibilità che Milik inizi dall'inizio a scapito di Mertens e che possa trovare spazio finalmente Rog mentre Ounas, impegnato ieri con la Primavera, non è stato nemmeno convocato. Calcio d'inizio alle 18, poi il sipario si abbasserà e sarà solo calciomercato...

martedì 15 maggio 2018

In Italia...



"Ci sono cose che nessuno ti dirà...ci sono cose che nessuno ti darà...nato nel paese delle mezze verità", parole e musica del famoso rapper Fabri Fibra che in un suo "pezzo"stravenduto (In Italia)si fa beffe del Belpaese narrandone assurdità e controversie. Beh, come dare torto al ragazzo che di strada ne ha fatta intanto!
L'altro giorno pensavo a quel signore, tale Vittorio Mangano, alias lo "stalliere di Arcore"che per anni ha vissuto e lavorato nella villa del signor Berlusconi. Borsellino definì questo signore, tra l'altro pluriomicida e condannato per svariate attività illecite, una "delle teste di ponte dell'organizzazione mafiosa del Nord". Un uomo di fiducia di Marcello Dell'Utri, politico e senatore stretto collaboratore del Cavaliere condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Mangano fu definito dai due qualche anno fa in televisione "un eroe"! Adesso Silvio varcata la soglia degli 80 anni è ancora lì nelle stanze che contano a dettare legge. In Italia!
Pensavo che il 4 marzo hanno chiesto agli italiani di andare al voto, di decidere quale schieramento dovesse guidare il Paese: siamo a metà Maggio e stanno ancora organizzandosi per vedere come meglio prendere in giro gli sprovveduti elettori. In Italia!
Pensavo a tutti quei paesi dove la corruzione è punita con l'ergastolo o addirittura la pena di morte; esagerato forse, anzi sicuramente, ma in Italia per tutti quegli scandali sugli appalti inquinati dalle bustarelle, per tutti quei soldi pubblici finiti nelle tasche di avidi politici non si è andati mai a pene che superassero i 3 anni. Mai. In Italia!
Pensavo ai dati d'ascolto di settimana scorsa che videro trionfare in prima serata "Il Grande Fratello" che se la giocava con una fiction dedicata nientemeno che ad Aldo Moro. Venitemi a dire che non volevate rattristarvi con la storia sullo straordinario statista italiano ma la D'Urso ed i suoi programmi idioti, proprio no. In Italia!
E cosa dire dei rapporti stato-mafia, dello scandalo rifiuti, della tassazione sempre più crescente, dei benefici ai politici, della stampa libera come ai tempi del fascio, dei voti comprati all'estero, delle leggi ad personam, della burocrazia lunga ed assurda. Siamo in Italia!
E allora cosa vuoi che sia il calcio in Italia? Chi meglio di tutti rispecchia questo paese malato, corrotto, abituato a delinquere, a brogliare, a vivere, sostenersi e a divenire potente attraverso giochi di Palazzo, poco limpidi o sin troppo, ma mai perseguibili? E' lei, la Vecchia Signora! Non me ne vogliano i signori Agnelli, ma qualcuno (e stiamo crescendo di numero finalmente) deve pur gridarlo.
L'Italia, già! Il Paese che si scandalizza per "il biscotto scandinavo" degli Europei tra Svezia e Danimarca ed ignora la mafia perpetrata da una società capace di muovere a proprio piacimento i fili di televisioni, radio, carta stampata e designatori arbitrali come se fossero marionette. E loro zitti, senza dignità alcuna. Addirittura sul sito ufficiale della gloriosa società piemontese appare in bella vista lo Scudetto con il numero 36, ignorando in maniera grave una revoca di due campionati deliberata da tribunali competenti. Questo è permesso. Si, in Italia!
Una società che ha come proprio motto "vincere è l'unica cosa che conta" rende l'idea di quanto poco c'è di sportivo, leale e genuino in quell'ambiente. Ed allora dopo tutte le brutture dell'ultima stagione calcistica (non stiamo qui ad elencarle, diverremmo noiosi) festeggiano ma con tanto di polemiche e dichiarazioni dettate da un nervosismo perlomeno sospetto. Mica si sentono un po' a disagio?
Capitolo Pinsoglio. Non vorrei dedicare particolare spazio e dare risalto a questo giovanotto che ha dimostrato di avere Napoli nei suoi pensieri anche in un momento di festa. Beh, caro portiere (mi sembra sia quello il ruolo di quando ti alleni) un giorno potranno dire di aver visto un ragazzetto a cui piaceva troppo il cibo e troppo poco l'allenamento, a cui piaceva la vita con gli amici e non quella dei sacrifici per diventare calciatore, fare cose spettacolari con il sinistro, magari anche fare gol quasi ogni benedetta partita direttamente dal calcio d'angolo. E magari lo potranno raccontare in pochi perché davanti a piccole platee su polverosi campi di periferia. Vedi di tutti si potrà raccontare caro Pinsoglio ma non di te: tu sarai al massimo ricordato per essere stato quel deficiente che si divertiva a sbeffeggiare i napoletani con quel dito medio. Che poi tu quel dito lo saprai usare davvero bene! 
Stessa storia per il duo Benatia-Matuidi, degni rappresentati della loro Società; e per concludere il grande Giorgio Chiellini che non vedeva l'ora di spiattellare tutta la sua gioia-rabbia verso la città di Napoli (che aveva sparato fuochi troppo presto) e verso Insigne che si era lasciato scappare una battutina sulle sconfitte della Juventus in Europa. Tutto ok caro Giorgio, ti è concesso, ma permettimi di dire che sentir parlare te di sportività è un po' come sentire parlare Gianluca Vacchi della fame nel mondo! 
Evito di infierire sul povero Gigi Buffon: personalmente credo che il portierone (mai un successo in Europa in 17 anni di Juve!) appena avrà messo a fuoco realmente la colossale figura di merda di Madrid con le sue dichiarazioni ed il suo comportamento tornerà a chiedere aiuto agli psicologi. Sarà dura ma ne uscirà!
Intanto la FIFA apre un'inchiesta seria sulla Juventus ed il cammino nell'ultima stagione: al vaglio partite, arbitri, tanti calciatori di proprietà in prestito nelle varie squadre "avversarie" e persino il potere esercitato sui media!
Ed ancora le dichiarazioni gravi di Gasperini che in un'altra nazione avrebbero avuto una eco clamorosa ed avrebbero fatto cominciare immediatamente delle azioni giudiziarie. Ma noi siamo...in Italia! 

domenica 6 maggio 2018

Napoli - Torino 2-2: le pagelle degli azzurri



Tutto finito, finalmente verrebbe da dire: un campionato falsato dal potere (non sul campo) della Juventus regala ai prodi e fieri bianconeri il settimo scudetto consecutivo. Il Napoli regala momenti di calcio altamente spettacolare ma viene raggiunto due volte da un Torino che tira solo nelle due occasioni vincenti. È Mertens a rompere il digiuno personale di due mesi e ad aprire le danze approfittando di un colossale pasticcio di Burdisso; nel secondo tempo pareggia Baselli grazie ad un sinistro per nulla irresistibile deviato beffardamente da Chiriches. Non si dà per vinto il Napoli che trova prima il palo con Milik e poi il nuovo vantaggio firmato dal neo-entrato Hamsik. Partita sotto controllo, qualche occasione fallita e la doccia fredda di De Silvestri che fa 2-2. Il campionato è finito, andate in pace.

REINA 5: clamorosamente bravo e sicuro con i piedi, non si può dire altrettanto per l'efficacia dei suoi interventi tra i pali. Ed i due gol del Toro, soprattutto il secondo, ne sono la dimostrazione. Addio Pepe e buon soggiorno nella ridente e soleggiata Milano.

HYSAJ 6,5: bravo e tempista nei rari tentativi bellicosi dei granata, continuo e propositivo per tutta la gara in fase d'attacco.

ALBIOL 6: non ha colpe specifiche sui gol anzi è bravo e sicuro in più di una chiusura.

CHIRICHES 6,5: l'eleganza fatta difensore. Ma quanto è bravo il rumeno? E pensare che gioca quasi mai ma la sua prestazione è sicura ed efficace. Sfortunato quando il suo tocco su tiro di Baselli tradisce il poco reattivo Reina.

MARIO RUI 5: la sua sarebbe una buona prova, imperversa in maniera convinta e convincente sull'out mancino con la sua padronanza tecnica. Nel finale però si perde in maniera colpevole De Silvestri che castiga il Napoli.

ALLAN 6,5: impressionante il suo primo tempo per forza, intensità ed anche qualità. Nella ripresa si vede e si sente meno, negli ultimi 15 magari andrebbe dispensato perché stanchissimo ma Sarri la pensa diversamente.

JORGINHO 6,5: non sbaglia un pallone, anzi forse qualche appoggio nel concitato finale che tra l'altro lo vede stanco e forse rassegnato. Ma che qualità e che intelligenza!

ZIELINSKI 5,5: qualche lampo, qualche giocata di qualità ma troppo poco per un calciatore del suo calibro. Mai incisivo, mai decisivo. Esce per HAMSIK 7 che in pochi minuti mette le cose in chiaro: destro di rara bellezza ad un centimetro dal palo in girata e gol numero 100 in Serie A con la maglia del Napoli. Fenomeno.

CALLEJON 5: gioca sempre, è vero è molto importante ma è proprio impossibile lavorare su una soluzione diversa? Non combina granché ma viene sostituito soltanto a 2 minuti dal termine. Al suo posto OUNAS S.V.

MERTENS 7: dopo due mesi non esaltanti comincia la gara con un piglio diverso. Si vede che vuole lasciare il segno e si "mangia" Burdisso che dopo averlo maltrattato ed essere stato anche ammonito ne combina una davvero grossa dando la possibilità al belga di battere agevolmente Sirigu. Sembra in partita ma è lui a lasciare il campo per MILIK 6,5 che conferma di essere tornato un giocatore arruolabile ed affidabile al 100%. Il suo ingresso è importante eccome, demolisce il palo alla destra di Sirigu ed è sfortunato quando un suo tocco a botta sicura finisce ad un centimetro largo.

INSIGNE 6: tanto lavoro, grande quantità ma meno qualità del solito. Soprattutto negli ultimi 20 minuti sembra non avere più benzina.

SARRI 5: caro Maestro non vorrei adesso tu lo facessi per dispetto. Va bene la stessa squadra anche nella terzultima di campionato ma quando poi c'è da vincerla rinunciare a Mertens ci è sembrata una cosa se non altro bizzarra, non c'era più nulla da perdere ormai. E poi l'ingresso del povero Ounas al minuto 88 ci sembra troppo... Noi facciamo il tifo affinché tu rimanga(con la voglia si intende) ma bisogna lavorare sulla gestione degli uomini. Il Cattivo Presidente non ha poi tanto torto poi...

San Paolo strapieno per omaggiare gli azzurri!



Domenica particolare, se vogliamo un po' strana e come spesso capita anche con l'amaro in bocca per la solita gara del sabato falsata dagli episodi e dalle "sfortunate" decisioni arbitrali. Nessuno ci credeva più, figuriamoci, ma ancora una volta ieri la Juventus (si perché non abbiamo problemi a parlarne liberamente) ha avuto bisogno dei grossolani ausili della squadra arbitrale. Amarezza, disgusto, sconforto e rabbia da parte di chi come noi ama questo sport ed è assolutamente lontano da quella mentalità del "si vinca costi quel che costi" che tanto sa di poteri forti e che tanto ci inorridisce.
E' la domenica del San Paolo pieno, di gente che vuole non far mancare l'affetto ad un gruppo straordinario che ha regalato una stagione splendida, spettacolare, avvincente, che ha dominato il campionato dalla prima settimana. Sì perché il Napoli lo Scudetto, quello pulito, quello sul campo, quello regolare dove gli arbitri ti favoriscono e ti penalizzano perché sbagliare è umano, sì quello lo ha vinto! E allora forza e coraggio campioni, magari in un'altra vita non ci sarà la mafia calcistica, il mondo sarà meno corrotto e vincerà solo chi lo merita.
O altrimenti fate come il 9 della Juventus che si starà godendo il suo secondo scudetto strameritato dopo una stagione esaltante dove avrà toccato sì e no 3 palloni a partita. Od ancora come il buon Pepe Reina che saluterà tutti perché non sopporta il padrone terribile e cattivo (ADL) e vola al nord sponda rossonera, in quella Milano dove albo d'oro alla mano, dopo i 7 consecutivi della Juventus, si vincerà sicuramente qualcosa (funziona così nel Belpaese, potete contarci). Ripenso solo a quanti per meno, molto meno di mille euro al mese sopporta le angherie del principale esigente, presuntuoso e poco umano. Della serie: "Prenditi le tue responsabilità e non cercare alibi o istigare i tifosi contro una società che adesso lasci, è anche normale che tu vada caro Pepe". Altrimenti poi ci mettiamo a parlare dei tuoi nuovi padroni cinesi...
Si gioca Napoli -Torino e quasi non ha più senso: quasi, perché la squadra partenopea deve mettere da parte lo sconforto e l'amarezza per questi reiterati furti e fare 9 punti nelle ultime 3 gare per arrivare alla mirabolante quota 93! Spazio a qualche forza fresca, ma non ci sbilanciamo, sembra che però Milik sia favorito su Mertens (che festeggia le 31 primavere): in panchina torna tra i convocati Ghoulam e questo ci fa enormemente piacere ma ci apre una nuova ferita per quanto la sua assenza in questa stagione ci fa rammaricare e non poco. Chissà se sarà l'ultima di Sarri, i giornalai del nord riferiscono che addirittura stia pensando alle dimissioni, sempre causate dalle parole dell'orco cattivo: dall'altra parte c'è Mazzarri, un altro che credeva di andare via, quasi facendosi pregare convinto di andare verso una carriera prestigiosa. Ha beccato solo esoneri! Noi comunque vada saremo con chi indosserà la maglia, saluteremo garbatamente chi andrà via ed accoglieremo calorosamente chi arriverà nella famiglia azzurra. Che sia chiaro! Questione di porte girevoli...