martedì 13 novembre 2018


Non poteva mancare sul nostro giornale un vanto per la nostra città, un orgoglio che in questi ultimi anni è tornato con prepotenza a rendere ancora più fiero il popolo partenopeo. Avete già capito di cosa stiamo parlando? Ebbene sì, su EFFEMAGAZINE da questo mese troverete la nostra rubrica dedicata al Calcio Napoli, cuore pulsante e passione viscerale dei napoletani.
                                 
Se purtroppo sono lontani i tempi che ci vedevano idolatrare Diego e la sua squadra capace di vincere 2 Scudetti(gli unici della storia) lo stesso dicasi per quegli anni bui che ci hanno visto ingoiare più di un boccone amaro(con il punto apicale della umiliante retrocessione in Serie C). Che piaccia o no il merito va ascritto ad un grande imprenditore, tale Aurelio De Laurentiis, capace nel giro di pochi anni di strutturare una società sana, forte e sempre più inserita nel limbo delle grandi, anche in Europa. Una squadra che è cresciuta ogni anno in maniera esponenziale e che ha regalato EMOZIONI alla gente: sapete cosa significa per un napoletano "regalarsi" un'ora e mezza della propria squadra del cuore(e che squadra!) in una settimana fatta di stress, conti che non tornano, ansie, preoccupazioni…? Beh, questo Napoli ha fatto sì che riscoppiasse quella passione mai svanita ma intaccata da troppe vicende extracalcistiche che ne portarono all'inesorabile fallimento.

E così da quella esaltante promozione in A, raggiunta quasi a sorpresa a braccetto con quella Juventus dei fenomeni che intanto espiava le proprie nefandezze con "soltanto" un anno di purgatorio con tanto di penalizzazione(capirai quando hai in squadra Del Piero, Buffon, Nedved solo per citarne qualcuno) il Napoli non ha più conosciuto soste in termini di crescita. La società azzurra nell'ultimo decennio è stata quella che ha migliorato più di tutte il proprio ranking passando dal 116esimo posto della stagione 2009/10 all'attuale 14esimo(dato aggiornato al 9 novembre), posizione di tutto rispetto che la vede precedere addirittura Liverpool, Man Utd e Chelsea!
                                                     
Tanti sono stati i calciatori che hanno indossato la maglia azzurra e che hanno infiammato i cuori dei tifosi ma sicuramente il simbolo della rinascita, testimonial indiscusso di attaccamento ai colori e "bandiera" come non ne esistono quasi più è quel Marek Hamsik che in punta di piedi fu annunciato in quel 28 giugno del 2007: chi lo avrebbe mai detto che quel ragazzo esile, pallido e timido avrebbe riscritto la storia! Record su record sbriciolati, ultimo quello delle presenze all-time e quello incredibile delle reti segnate in assoluto(meglio di un certo Maradona); ragazzo d'oro, esempio dentro e fuori dal campo.

Attualmente la squadra, così come raccontano le ultime stagioni, è l'unica che riesce ad infastidire l'egemonia di quella Vecchia Signora capace di vincere 7 campionati consecutivi, utilizzando in realtà tutti i mezzi(e sono tanti) a propria disposizione; dopo tre esaltanti stagioni agli ordini di mister Sarri dove sono stati raggiunti livelli di estetica calcistica con pochi eguali nella storia di questo sport(con tanto di attestati da parte di personaggi illustri del panorama europeo) nell'estate scorsa a sorpresa è stato annunciato uno dei maggiori allenatori del pianeta, uno dei più vincenti dell'età contemporanea, Carlo Ancelotti, forse l'unico capace di evitare crisi di disperazione da parte dei supporters orfani dell'idolo Maurizio Sarri che intanto si accasava al ricco e prestigioso Chelsea di Abramovich.
Con Carletto dopo una fase fisiologica di studio e ricerca dell'assetto ideale i ragazzi hanno ripreso a volare: primi in Champions in un girone di ferro con Liverpool(finalista della passata edizione) e PSG(costruita dallo sceicco per dominare l'Europa con Cavani, Mbappè e Neymar) e secondi in campionato(o primi di un torneo a parte?) dietro alla potente macchina degli Agnelli.
                                         
Abbiamo fatto una sintesi degli anni della rinascita del nostro amato Napoli, in particolare sullo stato attuale di una squadra che è uno dei fiori all'occhiello attualmente di Partenope: la rubrica ogni mese racconterà aneddoti simpatici ed appassionanti per vivere insieme Emozioni, quelle che EFFEMAGAZINE intende sempre regalare ai propri lettori!

domenica 22 luglio 2018

A Dimaro nasce il Napoli di Ancelotti: sarà vincente?



Quasi due settimane di lavoro a Dimaro, due settimane e forse fa ancora strano vedere quel vincente di Carlo Ancelotti con tanto di polo del Napoli: il mister emiliano sembra già perfettamente calato nell'ambiente partenopeo ed è molto evidente il suo feeling con la società, presidente in primis.
Con l'arrivo degli ultimi nazionali impegnati ai mondiali (all'appello manca solo Dries Mertens) si definisce la composizione del materiale a disposizione di mister Carletto, un roster di tutto rispetto che ha poche falle e potete scommetterci dirà la sua nella stagione che sta per cominciare. Cerchiamo di dare una risposta a quelle che sono le domande più frequenti dei tifosi azzurri in merito alla competitività del Napoli 2018/2019:

-Ancelotti stravolgerà il modo di giocare della squadra e quindi vedremo un Napoli poco spettacolare rispetto a quello targato Sarri?
La palla di vetro non l'abbiamo e tante sono le variabili impazzite nel calcio, a partire dalle dinamiche di spogliatoio. Procedendo per logica ci sbilanciamo su quello che sarà l'operato di Ancelotti: è stato molto fortunato(e questa è una delle principali ragioni che lo hanno spinto a scegliere Napoli) a trovare una squadra che sa già tutto di come si gioca al calcio con la palla e lo fa in maniera divina. Tocca a lui ora aggiungere quei piccoli ma importanti particolari che consentono di aggiungere al bel gioco ed anche all'efficacia che comunque i ragazzi di Sarri avevano raggiunto(91 punti ne sono la prova lampante) quella certa consapevolezza di poter vincere e non aver paura affatto di questo verbo, nemmeno in Europa! Per quanto riguarda il bel gioco, magari assisteremo ad un possesso palla meno ossessivo e meno orizzontale, ma non dimentichiamo che anche Ancelotti è uno che predilige i piedi buoni ed il Napoli sarà come sempre, bello!

-Arias sembra stia percorrendo la strada che porta a Dimaro: con l'esterno destro è davvero finito il mercato in entrata del Napoli?
Innanzitutto, se venisse confermato l'arrivo dell'esterno basso colombiano, ci troveremmo di fronte alla conferma che ad Ancelotti piacciono i giocatori che danno del tu al pallone, anche sugli esterni.
Con il tassello dell'esterno che numericamente va a sostituire il partente Maggio il Napoli può a tutti gli effetti considerarsi completo. Questo è un dato chiaro ed inconfutabile che però magari andrebbe a deludere le aspettative di quella fetta, solita e che non cambierà mai, di tifosi che aspettano sempre e solo il "nome", non importa quale età abbia, se possa essere o meno ancora efficace, quel nome che possa riempire di felicità ed entusiasmo i torridi giorni d'agosto. Detto questo, anche chi vi scrive è convinto possa esserci ancora un ultimo colpo per quanto riguarda il settore offensivo. Eh già...

-Chi potrebbe essere l'ultimo "colpo" di De Laurentiis?
Non amiamo illuderci(in quanto tifosi) né illudere nessuno creando inutili aspettative. E' inutile nascondere che il nome più ricorrente, il sogno che ormai sta assillando una città intera, ha un solo nome: Edinson Cavani. Arrivano spifferi ormai da tutte le parti, conferme e smentite ogni minuto e a dire il vero neanche il presidente ci ha convinti tanto sulla storiella dell'impossibilità di arrivare al fenomenale Edy. Se dovesse esserci il "botto" sarà dopo la prima settimana d'agosto, e ci fermiamo qua. Sono stati fatti altri nomi, tanti nomi, ma il sottoscritto qualora non si arrivasse al ritorno di Cavani, crede in un solo altro profilo, quello che risponde al nome di Andrea Belotti!

-Chi sarebbe a farne le spese?
Nessun dubbio: Roberto Inglese. Troppo conoscitore di calcio Carlo Ancelotti per ignorare il potenziale dello sfortunato Arek Milik, un campione capace di arrivare anche a 30 gol in stagione(infortuni permettendo). Tra l'altro non siamo al cospetto dell'integralista Sarri(con tutto il rispetto ovviamente) ed eventualmente il polacco potrebbe essere utilizzato all'occorrenza anche dietro la prima punta.

-Hamsik regista una buona idea?
Chi scrive lo ripete da anni, Marek è un calciatore che ha le carte in regola per occupare la parte centrale del campo: il suo calcio pulito, essenziale, la testa alta, la visione di gioco e la fluidità nel far ripartire l'azione ne fanno un regista con i fiocchi. Per le cose da migliorare(leggi continuità nel restare in partita senza poter prendere ad esempio lunghe pause) spetta ad Ancelotti porre rimedio ed intervenire!

-Chi sarà la sorpresa di questo nuovo Napoli?
Anche qui niente dubbi: il Napoli sorprenderà tutti per squadra capace di sorprendere ancora, divertire e vincere, nonostante in tanti adesso sono pronti magari a relegarlo in posizioni non di primo piano e soprattutto lontano dalla Juventus di Cristiano Ronaldo. Rimarranno delusi.
Dal punto di vista delle individualità Rog e Diawara potrebbero ritagliarsi uno spazio importante in questa squadra dopo tantissima panchina, ma in assoluto è Fabian Ruiz l'autentico craque che farà parlare di sé: senso della posizione, fisico, visione di gioco e gran sinistro tra qualche mese faranno sembrare i 30 milioni spesi dei veri bruscolini.

Siamo ottimisti ed entusiasti del nuovo Napoli: non si tratta di speranza ma di convinzione. Chiaro?

domenica 20 maggio 2018

Napoli-Crotone 2-1: le pagelle degli azzurri



Non fa sconti il Napoli e domina la gara dal primo all'ultimo minuto; primo tempo chiuso sul 2-0 grazie alle reti di Milik e Callejon, entrambi serviti alla perfezione da Lorenzo Insigne. Ripresa senza storia, il Napoli non riesce a trovare la via del gol anzi nel recupero lo subisce da Tumminello. Ed è un gol che fa arrabbiare Sarri...

REINA s.v. saluta senza fare parate come spesso accade col Napoli. Ma prende gol nel finale.

HYSAJ 6,5: partita senza sbavature dell'albanese che non sbaglia un intervento e neanche un passaggio. Disinvolto.

ALBIOL 6: gli avanti del Crotone fanno il solletico alla retroguardia guidata dell'esperto Raul.

KOULIBALY 6: inizia in maniera distratta sbagliando più di un appoggio. Cresce in maniera esponenziale nella ripresa nella quale si rende protagonista di un paio di spunti offensivi da applausi.

MARIO RUI 6,5: la convocazione ai Mondiali lo ha esaltato: spigliato, brillante, propositivo ed attento in fase difensiva.

ALLAN 7: straordinario anche in quest'ultima e relativamente inutile gara nella quale corre e recupera come e più di sempre. Lode. Al suo posto ROG S.v. che impatta non bene a dire il vero.

JORGINHO 7: fondamentale metronomo del centrocampo partenopeo. Il primo a recuperare palla e quello che vede il gioco prima di tutti. Cerca anche senza fortuna il gol.

ZIELINSKI 6,5: niente male il polacco, propositivo e alla ricerca della giocata vincente. Che non arriva...

CALLEJON 7: nell'ultimo incontro José torna sui suoi standard di rendimento. Segna il raddoppio alla sua maniera ed è una continua spina nel fianco nella difesa crotonese.

MILIK 6,5: presente nella manovra e puntuale come al solito all'appuntamento col gol. Sfiora anche la doppietta con un potente sinistro. Al suo posto MERTENS 6 che ha voglia di fare gol e per un soffio non vi riesce con un destro velenoso che Cordaz devia sul palo.

INSIGNE 7,5: chiude in bellezza, con la specialità della casa. E stavolta sono addirittura due gli assist che indirizzano la gara sui binari giusti. Manca il gol come è mancato spesso in questo campionato comunque straordinario. Al suo posto HAMSIK S.V. per il record di presenze e poco altro.

SARRI 7: certo non si smentisce nemmeno all'ultima partita, con la quasi solita formazione. Però è l'autore di un Napoli fantastico, un Napoli che contrariamente a quanto riporteranno gli annali lo Scudetto l'ha vinto sul campo, di gran lunga, con cuore, spettacolo, determinazione e forza. La forza di 91 punti(e sarebbero stati di più se non ci fosse stato un po' di scoramento per le nefandezze che avvenivano nelle gare della squadra bianconera). Fa il giro di campo emozionato in maniera evidente, sembra un addio: e così dovrà essere se non è più convinto e motivato al 100%. In bocca al lupo, Maurizio.

Si chiude il campionato: Napoli-Crotone



Finisce il campionato di Serie A ed in attesa delle gare della domenica il sabato registra l'ennesimo disgustoso e deprecabile comportamento del mondo Juventus. È ora di reagire con forza e cambiare lo stato delle cose: l'arroganza con la quale questa presuntuosa e sfacciata società decide le sorti del calcio in Italia è diventato vomitevole. E per giunta se si aggiunge il modo di fare censurabile dei calciatori bianconeri ed una stampa prezzolata che evita di stigmatizzare il tutto ci si accorge che si è arrivati ad un punto di non ritorno. Ma avremo modo di parlare di queste cose nei prossimi giorni. 
Intanto un San Paolo pienissimo accoglie i suoi beniamini pronto ad omaggiarli e ringraziarli per aver fatto vivere ai tifosi una stagione esaltante, emozionante e spettacolare: il Napoli è stata la squadra più forte e più bella ma si è dovuta inchinare ai poteri forti, all'ingiustizia che uccide lo sport. Arriva il Crotone che ha un disperato bisogno di vincere e questo neanche garantirebbe la salvezza! Il Napoli dal canto suo vuole chiudere in bellezza un campionato straordinario ed arrivare alla quota pazzesca di 91 punti! Poche saranno le novità nella formazione di Sarri(che in questi giorni è stato a colloquio fitto con il Presidente per decidere il proprio futuro, filtra cauto ottimismo): c'è la possibilità che Milik inizi dall'inizio a scapito di Mertens e che possa trovare spazio finalmente Rog mentre Ounas, impegnato ieri con la Primavera, non è stato nemmeno convocato. Calcio d'inizio alle 18, poi il sipario si abbasserà e sarà solo calciomercato...

martedì 15 maggio 2018

In Italia...



"Ci sono cose che nessuno ti dirà...ci sono cose che nessuno ti darà...nato nel paese delle mezze verità", parole e musica del famoso rapper Fabri Fibra che in un suo "pezzo"stravenduto (In Italia)si fa beffe del Belpaese narrandone assurdità e controversie. Beh, come dare torto al ragazzo che di strada ne ha fatta intanto!
L'altro giorno pensavo a quel signore, tale Vittorio Mangano, alias lo "stalliere di Arcore"che per anni ha vissuto e lavorato nella villa del signor Berlusconi. Borsellino definì questo signore, tra l'altro pluriomicida e condannato per svariate attività illecite, una "delle teste di ponte dell'organizzazione mafiosa del Nord". Un uomo di fiducia di Marcello Dell'Utri, politico e senatore stretto collaboratore del Cavaliere condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Mangano fu definito dai due qualche anno fa in televisione "un eroe"! Adesso Silvio varcata la soglia degli 80 anni è ancora lì nelle stanze che contano a dettare legge. In Italia!
Pensavo che il 4 marzo hanno chiesto agli italiani di andare al voto, di decidere quale schieramento dovesse guidare il Paese: siamo a metà Maggio e stanno ancora organizzandosi per vedere come meglio prendere in giro gli sprovveduti elettori. In Italia!
Pensavo a tutti quei paesi dove la corruzione è punita con l'ergastolo o addirittura la pena di morte; esagerato forse, anzi sicuramente, ma in Italia per tutti quegli scandali sugli appalti inquinati dalle bustarelle, per tutti quei soldi pubblici finiti nelle tasche di avidi politici non si è andati mai a pene che superassero i 3 anni. Mai. In Italia!
Pensavo ai dati d'ascolto di settimana scorsa che videro trionfare in prima serata "Il Grande Fratello" che se la giocava con una fiction dedicata nientemeno che ad Aldo Moro. Venitemi a dire che non volevate rattristarvi con la storia sullo straordinario statista italiano ma la D'Urso ed i suoi programmi idioti, proprio no. In Italia!
E cosa dire dei rapporti stato-mafia, dello scandalo rifiuti, della tassazione sempre più crescente, dei benefici ai politici, della stampa libera come ai tempi del fascio, dei voti comprati all'estero, delle leggi ad personam, della burocrazia lunga ed assurda. Siamo in Italia!
E allora cosa vuoi che sia il calcio in Italia? Chi meglio di tutti rispecchia questo paese malato, corrotto, abituato a delinquere, a brogliare, a vivere, sostenersi e a divenire potente attraverso giochi di Palazzo, poco limpidi o sin troppo, ma mai perseguibili? E' lei, la Vecchia Signora! Non me ne vogliano i signori Agnelli, ma qualcuno (e stiamo crescendo di numero finalmente) deve pur gridarlo.
L'Italia, già! Il Paese che si scandalizza per "il biscotto scandinavo" degli Europei tra Svezia e Danimarca ed ignora la mafia perpetrata da una società capace di muovere a proprio piacimento i fili di televisioni, radio, carta stampata e designatori arbitrali come se fossero marionette. E loro zitti, senza dignità alcuna. Addirittura sul sito ufficiale della gloriosa società piemontese appare in bella vista lo Scudetto con il numero 36, ignorando in maniera grave una revoca di due campionati deliberata da tribunali competenti. Questo è permesso. Si, in Italia!
Una società che ha come proprio motto "vincere è l'unica cosa che conta" rende l'idea di quanto poco c'è di sportivo, leale e genuino in quell'ambiente. Ed allora dopo tutte le brutture dell'ultima stagione calcistica (non stiamo qui ad elencarle, diverremmo noiosi) festeggiano ma con tanto di polemiche e dichiarazioni dettate da un nervosismo perlomeno sospetto. Mica si sentono un po' a disagio?
Capitolo Pinsoglio. Non vorrei dedicare particolare spazio e dare risalto a questo giovanotto che ha dimostrato di avere Napoli nei suoi pensieri anche in un momento di festa. Beh, caro portiere (mi sembra sia quello il ruolo di quando ti alleni) un giorno potranno dire di aver visto un ragazzetto a cui piaceva troppo il cibo e troppo poco l'allenamento, a cui piaceva la vita con gli amici e non quella dei sacrifici per diventare calciatore, fare cose spettacolari con il sinistro, magari anche fare gol quasi ogni benedetta partita direttamente dal calcio d'angolo. E magari lo potranno raccontare in pochi perché davanti a piccole platee su polverosi campi di periferia. Vedi di tutti si potrà raccontare caro Pinsoglio ma non di te: tu sarai al massimo ricordato per essere stato quel deficiente che si divertiva a sbeffeggiare i napoletani con quel dito medio. Che poi tu quel dito lo saprai usare davvero bene! 
Stessa storia per il duo Benatia-Matuidi, degni rappresentati della loro Società; e per concludere il grande Giorgio Chiellini che non vedeva l'ora di spiattellare tutta la sua gioia-rabbia verso la città di Napoli (che aveva sparato fuochi troppo presto) e verso Insigne che si era lasciato scappare una battutina sulle sconfitte della Juventus in Europa. Tutto ok caro Giorgio, ti è concesso, ma permettimi di dire che sentir parlare te di sportività è un po' come sentire parlare Gianluca Vacchi della fame nel mondo! 
Evito di infierire sul povero Gigi Buffon: personalmente credo che il portierone (mai un successo in Europa in 17 anni di Juve!) appena avrà messo a fuoco realmente la colossale figura di merda di Madrid con le sue dichiarazioni ed il suo comportamento tornerà a chiedere aiuto agli psicologi. Sarà dura ma ne uscirà!
Intanto la FIFA apre un'inchiesta seria sulla Juventus ed il cammino nell'ultima stagione: al vaglio partite, arbitri, tanti calciatori di proprietà in prestito nelle varie squadre "avversarie" e persino il potere esercitato sui media!
Ed ancora le dichiarazioni gravi di Gasperini che in un'altra nazione avrebbero avuto una eco clamorosa ed avrebbero fatto cominciare immediatamente delle azioni giudiziarie. Ma noi siamo...in Italia! 

domenica 6 maggio 2018

Napoli - Torino 2-2: le pagelle degli azzurri



Tutto finito, finalmente verrebbe da dire: un campionato falsato dal potere (non sul campo) della Juventus regala ai prodi e fieri bianconeri il settimo scudetto consecutivo. Il Napoli regala momenti di calcio altamente spettacolare ma viene raggiunto due volte da un Torino che tira solo nelle due occasioni vincenti. È Mertens a rompere il digiuno personale di due mesi e ad aprire le danze approfittando di un colossale pasticcio di Burdisso; nel secondo tempo pareggia Baselli grazie ad un sinistro per nulla irresistibile deviato beffardamente da Chiriches. Non si dà per vinto il Napoli che trova prima il palo con Milik e poi il nuovo vantaggio firmato dal neo-entrato Hamsik. Partita sotto controllo, qualche occasione fallita e la doccia fredda di De Silvestri che fa 2-2. Il campionato è finito, andate in pace.

REINA 5: clamorosamente bravo e sicuro con i piedi, non si può dire altrettanto per l'efficacia dei suoi interventi tra i pali. Ed i due gol del Toro, soprattutto il secondo, ne sono la dimostrazione. Addio Pepe e buon soggiorno nella ridente e soleggiata Milano.

HYSAJ 6,5: bravo e tempista nei rari tentativi bellicosi dei granata, continuo e propositivo per tutta la gara in fase d'attacco.

ALBIOL 6: non ha colpe specifiche sui gol anzi è bravo e sicuro in più di una chiusura.

CHIRICHES 6,5: l'eleganza fatta difensore. Ma quanto è bravo il rumeno? E pensare che gioca quasi mai ma la sua prestazione è sicura ed efficace. Sfortunato quando il suo tocco su tiro di Baselli tradisce il poco reattivo Reina.

MARIO RUI 5: la sua sarebbe una buona prova, imperversa in maniera convinta e convincente sull'out mancino con la sua padronanza tecnica. Nel finale però si perde in maniera colpevole De Silvestri che castiga il Napoli.

ALLAN 6,5: impressionante il suo primo tempo per forza, intensità ed anche qualità. Nella ripresa si vede e si sente meno, negli ultimi 15 magari andrebbe dispensato perché stanchissimo ma Sarri la pensa diversamente.

JORGINHO 6,5: non sbaglia un pallone, anzi forse qualche appoggio nel concitato finale che tra l'altro lo vede stanco e forse rassegnato. Ma che qualità e che intelligenza!

ZIELINSKI 5,5: qualche lampo, qualche giocata di qualità ma troppo poco per un calciatore del suo calibro. Mai incisivo, mai decisivo. Esce per HAMSIK 7 che in pochi minuti mette le cose in chiaro: destro di rara bellezza ad un centimetro dal palo in girata e gol numero 100 in Serie A con la maglia del Napoli. Fenomeno.

CALLEJON 5: gioca sempre, è vero è molto importante ma è proprio impossibile lavorare su una soluzione diversa? Non combina granché ma viene sostituito soltanto a 2 minuti dal termine. Al suo posto OUNAS S.V.

MERTENS 7: dopo due mesi non esaltanti comincia la gara con un piglio diverso. Si vede che vuole lasciare il segno e si "mangia" Burdisso che dopo averlo maltrattato ed essere stato anche ammonito ne combina una davvero grossa dando la possibilità al belga di battere agevolmente Sirigu. Sembra in partita ma è lui a lasciare il campo per MILIK 6,5 che conferma di essere tornato un giocatore arruolabile ed affidabile al 100%. Il suo ingresso è importante eccome, demolisce il palo alla destra di Sirigu ed è sfortunato quando un suo tocco a botta sicura finisce ad un centimetro largo.

INSIGNE 6: tanto lavoro, grande quantità ma meno qualità del solito. Soprattutto negli ultimi 20 minuti sembra non avere più benzina.

SARRI 5: caro Maestro non vorrei adesso tu lo facessi per dispetto. Va bene la stessa squadra anche nella terzultima di campionato ma quando poi c'è da vincerla rinunciare a Mertens ci è sembrata una cosa se non altro bizzarra, non c'era più nulla da perdere ormai. E poi l'ingresso del povero Ounas al minuto 88 ci sembra troppo... Noi facciamo il tifo affinché tu rimanga(con la voglia si intende) ma bisogna lavorare sulla gestione degli uomini. Il Cattivo Presidente non ha poi tanto torto poi...

San Paolo strapieno per omaggiare gli azzurri!



Domenica particolare, se vogliamo un po' strana e come spesso capita anche con l'amaro in bocca per la solita gara del sabato falsata dagli episodi e dalle "sfortunate" decisioni arbitrali. Nessuno ci credeva più, figuriamoci, ma ancora una volta ieri la Juventus (si perché non abbiamo problemi a parlarne liberamente) ha avuto bisogno dei grossolani ausili della squadra arbitrale. Amarezza, disgusto, sconforto e rabbia da parte di chi come noi ama questo sport ed è assolutamente lontano da quella mentalità del "si vinca costi quel che costi" che tanto sa di poteri forti e che tanto ci inorridisce.
E' la domenica del San Paolo pieno, di gente che vuole non far mancare l'affetto ad un gruppo straordinario che ha regalato una stagione splendida, spettacolare, avvincente, che ha dominato il campionato dalla prima settimana. Sì perché il Napoli lo Scudetto, quello pulito, quello sul campo, quello regolare dove gli arbitri ti favoriscono e ti penalizzano perché sbagliare è umano, sì quello lo ha vinto! E allora forza e coraggio campioni, magari in un'altra vita non ci sarà la mafia calcistica, il mondo sarà meno corrotto e vincerà solo chi lo merita.
O altrimenti fate come il 9 della Juventus che si starà godendo il suo secondo scudetto strameritato dopo una stagione esaltante dove avrà toccato sì e no 3 palloni a partita. Od ancora come il buon Pepe Reina che saluterà tutti perché non sopporta il padrone terribile e cattivo (ADL) e vola al nord sponda rossonera, in quella Milano dove albo d'oro alla mano, dopo i 7 consecutivi della Juventus, si vincerà sicuramente qualcosa (funziona così nel Belpaese, potete contarci). Ripenso solo a quanti per meno, molto meno di mille euro al mese sopporta le angherie del principale esigente, presuntuoso e poco umano. Della serie: "Prenditi le tue responsabilità e non cercare alibi o istigare i tifosi contro una società che adesso lasci, è anche normale che tu vada caro Pepe". Altrimenti poi ci mettiamo a parlare dei tuoi nuovi padroni cinesi...
Si gioca Napoli -Torino e quasi non ha più senso: quasi, perché la squadra partenopea deve mettere da parte lo sconforto e l'amarezza per questi reiterati furti e fare 9 punti nelle ultime 3 gare per arrivare alla mirabolante quota 93! Spazio a qualche forza fresca, ma non ci sbilanciamo, sembra che però Milik sia favorito su Mertens (che festeggia le 31 primavere): in panchina torna tra i convocati Ghoulam e questo ci fa enormemente piacere ma ci apre una nuova ferita per quanto la sua assenza in questa stagione ci fa rammaricare e non poco. Chissà se sarà l'ultima di Sarri, i giornalai del nord riferiscono che addirittura stia pensando alle dimissioni, sempre causate dalle parole dell'orco cattivo: dall'altra parte c'è Mazzarri, un altro che credeva di andare via, quasi facendosi pregare convinto di andare verso una carriera prestigiosa. Ha beccato solo esoneri! Noi comunque vada saremo con chi indosserà la maglia, saluteremo garbatamente chi andrà via ed accoglieremo calorosamente chi arriverà nella famiglia azzurra. Che sia chiaro! Questione di porte girevoli...

domenica 29 aprile 2018

Fiorentina - Napoli 3-0: le pagelle degli azzurri



Fine del sogno: la corsa allo Scudetto, quello delle televisioni e degli interessi si conclude a Firenze, anche se in realtà l'epilogo in maniera chirurgica l'aveva decretato il Sistema nell'anticipo di San Siro. Il Napoli non scende in campo, resta in 10 dopo poco più di 5 minuti e non fa mai male alla Viola: ci pensa Simeone con una tripletta a giustiziare la squadra di Sarri e il suo sogno. Nulla da eccepire a questo gruppo straordinario che perde in trasferta dopo 30 gare utili lontano dal San Paolo.

REINA 6: si oppone come può agli scatenati attaccanti viola. Nessuna colpa particolare sui gol anche se quei palloni sotto le gambe...

HYSAJ 4,5: gamba di legno, questo è risaputo. Sbaglia tutto, non solo gli appoggi più elementari ma anche i movimenti con il resto della retroguardia.

ALBIOL 4,5: anche lui pessimo, nei movimenti, per la poca determinazione e per i tanti lanci finiti nel nulla.

KOULIBALY 4:cosa dire? L'eroe di Torino rimane sotto la Mole e abbandona la contesa dopo 5 minuti per un'esplosione per fallo da ultimo uomo su Simeone che pure un fulmine di guerra non è.

MARIO RUI 5: non si salva il portoghese di cui non si ricorda nessuna cosa positiva. Nessuna. Nervoso, finisce col litigare con tutti, anche i compagni di squadra.

ALLAN 7,5: gioca da solo a Firenze, corre per 3, vince decine di contrasti e riparte. Commovente ma nessuno si degna di seguirlo.

JORGINHO S.V.: è lui il prescelto da Sarri per la sostituzione dopo pochi minuti in favore di TONELLI 5, ingenuo quanto goffo nell'azione che sblocca la gara che in realtà è un lancio casuale di Biraghi volto a salvare una palla destinata in fallo laterale. Il buon Lorenzo si addormenta e lascia via libera a Simeone. Ed è un errore sanguinoso che influisce su una prestazione comunque ricca di grinta e volontà.

HAMSIK 5: pensavamo uscisse lui. Non era meglio? Perde tanti palloni ed altrettanti contrasti. Al suo posto ZIELINSKI 5,5 che trova un contesto sfiduciato, rinunciatario che non gli consente nessun tentativo di reazione.

CALLEJON 4: gara a dir poco pessima. Sbaglia tutto il possibile ed anche di più. Irritante.

MERTENS 4,5: probabilmente era meglio partisse dalla panchina. In linea con l'ultimo periodo, grigio. Esce per MILIK 5 volenteroso sìma isolato, mai servito e senza illuminazione.

INSIGNE 5,5: leggermente più volitivo degli altri ma finisce anche lui nell'anonimato di una gara persa in partenza.

SARRI 4: un appunto ad un grande mister ed un grande uomo. Stavolta non è riuscita la preparazione mentale ad una gara delicata diventata difficilissima dopo lo scandalo della sera prima. Si intestardisce a non cambiare l'11 iniziale con qualche giocatore che possa apportare nuova linfa, non esita a fare una sostituzione che magari poteva anche non fare, o comunque esenta dal campo uno come Jorginho, e questo ci appare un delitto. La squadra ed il suo condottiero sono stati sconfitti al Meazza sabato sera. Non provate a contraddirci!

Napoli, a Firenze per onorare un campionato-farsa!



I napoletani, così come tutti gli appassionati veri del calcio pulito, si sono svegliati stamane con una domanda nella testa, la prima che è venuta in mente: " È stato un incubo, o è tutto vero"?. Tutto vero, ieri si è consumata quella che non sarà l'ultima di una farsa lunga più di un secolo, quella di un calcio sempre più malato, sempre meno meritocratico e alterato da un potere superiore che ormai è uscito allo scoperto e che se ne frega se qualcuno grida giustizia!
È il calcio della Juventus che in un modo o nell'altro resiste in testa anche dopo 90 e più minuti di calcio mediocre, dopo essere stata prima raggiunta e poi superata da una squadra in difficoltà, senza idee e ridotta ingiustamente da quasi inizio gara a giocare anche ed addirittura con un uomo in meno. E doveva finirla proprio lei, la Vecchia Signora, in 10 per un atteggiamento da autentico intoccabile di Pjanic che con un giallo a carico si macchia di due falli da assassino ma il giallo se lo becca D'Ambrosio per protesta. Ma questo è il mondo Juventus signori, un mondo marcio dove non interessa il modo con il quale si arriva alla vittoria, quella va raggiunta costi quel che costi. Altro che sport e valori!
Ed allora un gruppo fantastico, un gruppo che ha gettato il cuore oltre l'ostacolo, che ha fatto divertire l'Europa intera, si trova a rincorrere ed a dover fare i conti con un peso psicologico sempre sfavorevole, quello di dover confrontarsi con i mulini a vento. E dovrà affrontare proprio quello scoramento che ti sopravviene il Napoli, ancor prima di doversela giocare con la Fiorentina e perché no contro quel Mazzoleni che tante volte ha dimostrato una certa sudditanza verso "quelli". E sì,  perché è inutile girarci intorno, fare finta di niente, quelli sono il cancro del calcio, il cancro del calcio pulito!
Sarri a Firenze deve motivare i ragazzi, finire ad un solo punto vorrà dire aver stravinto il campionato, quello vero, quello sudato, quello del bel calcio, quello senza gli aiuti, senza l'intervento di arbitri compiacenti, quello che non fa spegnere il VAR per mesi. Giocheranno i soliti, con tutta probabilità Mertens sarà ancora preferito a Milik dal primo minuto. Ma questo adesso passa in secondo piano, siamo ancora troppo disgustati! E adesso ci aspettiamo l'ultima puntata della farsa, tra due settimane all'Olimpico: cosa ci staranno preparando Agnelli, Marotta ed i loro prodi? Lo scopriremo solo vivendo...

domenica 22 aprile 2018

Juventus-Napoli 0-1: le pagelle degli azzurri



Notte lunga, insonne, eccitante quella dei tifosi azzurri incantati da un Napoli sontuoso, capace di dettare legge in casa della Juventus incapace di andare al tiro anche una sola volta. Inappuntabile la gara dei partenopei bravi nel pressing altissimo a mandare in confusione i bianconeri, offuscarne le idee, azzerarne quasi totalmente le certezze di squadra: la Juventus riesce a limitare i danni grazie ad un Benatia attento e granitico. Ma sarà lui a perdersi Koulibaly all'ultimo respiro su angolo di Callejon: i ragazzi di Sarri sono chirurgici e si portano ad un solo punto dalla formazione bianconera, umiliata all'Allianz Stadium. Il finale di questo campionato non è stato ancora scritto...

REINA S.V.: se qualcuno prima della gara avesse detto che il Napoli poteva giocarsela anche senza portiere sarebbe finito in un reparto di psichiatria. Invece il buon Pepe partecipa esclusivamente a qualche giro palla prolungato degli azzurri. In lavanderia ci finirà un completino in meno.

HYSAJ 7: eccellente l'albanese che non soffre Matuidi e neanche Douglas Costa prima e Mandzukic poi, addirittura giocando spesso d'anticipo fino alla metà campo avversaria. Non ha paura di avventurarsi in avanti scambiando con Allan e Callejon, peccato per qualche piccolo errore tecnico.

ALBIOL 7: una piccola incertezza iniziale gli costa il cartellino per fallo su Higuain. Poi sale in cattedra e gioca una gara perfetta alzando la linea di difesa in modo da mandare in crisi la Juventus che non fa mai male.

KOULIBALY 8: torna il gigante che avevamo visto per gran parte del campionato. Annichilisce Higuain che non becca palla e all'ultimo minuto è l'autore della stratosferica frustata che fulmina Buffon e regala tre storici punti alla squadra. L'uomo copertina.

MARIO RUI 7: non teme l'avversario di turno, che sia Costa o Cuadrado, si propone senza soluzione di continuità, non butta mai il pallone anche nella propria trequarti quando pressato. In una sola parola, personalità!

ALLAN 7: sono le sue gare, quelle in cui la forza a centrocampo diventa fondamentale. Sovrasta Pjanic e Khedira provando spesso a ripartire. Esce a 10'dal termine per ROG S.V. ma che non ci dispiace per l'atteggiamento propositivo nel glorioso finale napoletano.

JORGINHO 7,5: ma che partita ha fatto il play brasiliano? Alla fine abbiamo perso il conto delle palle intercettate grazie al suo sapiente ed aggressivo pressing alto: intelligente nello smistare il pallone, nell'interrompere con ferocia le linee di passaggio degli avversari. Ha gli occhi anche dietro la testa!

HAMSIK 7: non ci era affatto dispiaciuto sebbene sprechi una occasione colossale nel primo tempo. Anche nella ripresa ha la palla giusta sul sinistro ma non riesce a fare male a Buffon. Le sue giocate non sono mai banali e regalano ordine alla manovra. Esce per ZIELINSKI 6,5 bravo ad impattare con personalità in una gara delicata in un finale delicato. Ci prova con un destro velenoso dalla distanza ma Buffon non si fa sorprendere.

CALLEJON 6,5: in verità è quello che ci è piaciuto di meno, perde qualche pallone sanguinoso di troppo e davanti non ha la cattiveria giusta per impallinare i bianconeri. Poi però disegna all'ultimo minuto un arcobaleno per il gol di Koulibaly...

MERTENS 5: certifica a Torino il suo difficile momento. Salta mai l'uomo e mai si libera per una conclusione: stavolta non gli riesce neanche nessuna combinazione con i colleghi di reparto. Ad inizio ripresa viene sostituito da MILIK 6, non eccellente quando deve calciare in un paio di occasioni ma importante nel creare spazi e far sentire il fisico contro i granatieri juventini. Determinante anche nel creare lo spazio fondamentale a Koulibaly nell'azione del gol.

INSIGNE 7: come il numero dei suoi polmoni. Nonostante la grande generosità questo ragazzo ci mette tanta qualità ed altrettanta intelligenza calcistica. Peccato per il fuorigioco che gli nega un gol capolavoro ma trova il modo di essere determinante guadagnando con un destro velenoso deviato da Buffon l'angolo dal quale scaturisce il golden gol.

SARRI 8: i ragazzi avranno magari trovato gli stimoli e la determinazione da soli per venire qui a Torino. Ma se questa squadra gioca in maniera divina, si muove in una maniera armoniosa e non permette un solo tiro alla Vecchia Signora che gioca sul proprio campo il merito è del Maestro. Che il suo scudetto lo ha già vinto, alla grande!

sabato 21 aprile 2018

La sfida delle sfide: Juventus-Napoli!



Probabilmente è la gara di campionato più importante del dopo secondo-scudetto del Napoli: in città si respira un'aria di entusiasmo ma senza alcun volo pindarico(d'altronde la classifica non lo permette), un entusiasmo ed una fierezza che il popolo partenopeo ha atteso eccome, soprattutto ha meritato eccome!
E se la gioca proprio contro quella rivale tanto "odiata", la Vecchia Signora che tanto è distante per possibilità di investimento, abitudine alle vittorie, per scudetti in bacheca, per potere extra-calcistico e chi ne ha più ne metta: questione di storia, di DNA.
Un pezzo molto grande di questo Scudetto 2018 passa dall' Allianz Stadium di Torino, un fortino quasi inespugnabile; e questa è solo l'ultima delle situazioni che gioca a sfavore degli azzurri, in ritardo di 4 punti in classifica e nello scontro diretto con i bianconeri che all'andata si imposero con il minimo sindacale. 
Peccato per il solito incomprensibile, inaccettabile ed anticostituzionale divieto ad assistere alle trasferte per i residenti in Campania: sarebbe stato bello ed entusiasmante vedere la tifoseria partenopea tingere d'azzurro uno spicchio dell'impianto piemontese. Sarà per un'altra vita...
Capitolo formazioni: alzi la mano chi si aspetta che Sarri possa riservare una sorpresa nell' undici iniziale. Noi siamo fermamente convinti che il buon Maurizio si affiderà a quei ragazzi che tante soddisfazioni gli hanno dato nella cavalcata-record di quest'anno: quindi Dries Mertens in attacco(nonostante la prepotente candidatura di Arek Milik) e Jorginho ed Allan a formare il terzetto di centrocampo al fianco dell'insostituibile Hamsik.
Nell'ambiente juventino si dibatte su Dybala: le ultime prestazioni non esaltanti del fuoriclasse argentino hanno fatto discutere non poco ed al momento non sono remote le possibilità di vederlo fuori dallo schieramento iniziale con Allegri che in quel caso opterebbe per Mandzukic al fianco dell'ex Higuain
Si avvicina l'evento, sale la trepidazione: non resta come sempre che affidarsi al campo e sperare soprattutto non vi siano episodi che alimentino ulteriori polemiche. 
Che vinca il migliore...forza Napoli!

giovedì 19 aprile 2018

Napoli-Udinese 4-2: le pagelle degli azzurri



Un Napoli contratto, poco determinato, svogliato, quasi arrendevole rischia di uscire sconfitto al San Paolo da una Udinese che ha venduto cara la pelle. Vantaggio friulano con Jankto in sospetto fuorigioco e pareggio immediato di Insigne al termine di una giocata geniale. Nella ripresa primo gol in serie A per Ingelsson che gela il San Paolo: ma la torcida azzurra non si arrende e continua ad incitare i propri beniamini. Arriva la notizia del pareggio del Crotone con la Juventus e Fuorigrotta diventa una bolgia che trascina la squadra in campo: prima Albiol e poi Milik capovolgono il risultato in pochi minuti, sarà poi Tonelli a mettere il punto esclamativo al risultato finale (4-2). Il Napoli non si arrende, la Juventus dista 4 punti e domenica c'è la sfida delle sfide, a Torino...

REINA 5: non ci sembra irreprensibile in occasione delle due reti e su altre uscite nella propria area piccola, suo autentico tallone d'Achille!

HYSAJ 5: irriconoscibile l'albanese che lascia a desiderare in entrambe le fasi. Imbarazzante in alcuni strafalcioni quando deve dare del tu alla palla.

ALBIOL 6,5: la difesa soffre troppo i friulani ed anche lui non è esente da colpe per alcuni interventi mancati.  Ma se la difesa fa acqua è un problema di squadra, di equilibri saltati per un calo di entusiasmo generale. Poi suona la carica con una inzuccata di pregevole fattura che regala il 2-2. Da quel momento un crescendo.

TONELLI 6,5: non bene quando la squadra sembra in chiara difficoltà psicologica, soprattutto. Poi anche lui si trasforma facendosi coinvolgere dall'entusiasmo: comincia a lottare come un leone e sigla un gol bellissimo di testa. Media spaventosa la sua per quanto concerne le reti realizzate con la maglia del Napoli in pochissime partite disputate.

MARIO RUI 5,5: tanta volontà e supporto fisso per i compagni sulla sinistra. Non sempre però efficace quando chiude e troppo poco insidioso quando attacca. Eccessivamente nervoso nel finale.

ZIELINSKI 6,5: non ruba l'occhio ma è il continuo riferimento per la squadra che spesso si appoggia alla sua sapienza tecnica ed al suo cambio di passo. Meglio di altre volte ma deve dare molto si più...

DIAWARA 5: mai una giocata sopra le righe, quella che sposta gli equilibri. Solo tanta sostanza ed un tiro che non crea problemi a Bizzarri.

HAMSIK 5: lento, abulico, privo di idee e con i riflessi appannati. Insomma male il capitano che infatti esce per far posto a MERTENS 6,5 che regala freschezza e agilità all'attacco partenopeo. Manda in tilt la difesa friulana ed è decisivo nell'azione del gol del 3-2 di Milik.

CALLEJON 7: non sembra particolarmente ispirato e così come nelle ultime settimane è spento. Fino alla mezz'ora finale quando risulta decisivo: suoi i due angoli dai quali scaturiscono i gol di Albiol e Tonelli e suo il tiro respinto da Bizzarri sui piedi di Milik. Nel finale fa posto ad un vivace ROG S.V.

MILIK 6,5: non è servito granché ma si fa apprezzare per alcune pregevoli sponde. Timbra il gol del vantaggio decisivo e poi esce per ALLAN 6 che impatta in maniera positiva.

INSIGNE 7: il gol del primo pareggio azzurro porta la firma del Magnifico che si inventa una giocata che non ti stancheresti mai di rivedere. Cala nella ripresa ma tiene sempre costantemente in ambasce la difesa friulana.

SARRI 6: alla fine risultano azzeccate le scelte di far riposare Allan, Mertens e Jorginho in vista di Torino. E se poi il sostituto di Koulibaly ti fa pure gol...

mercoledì 18 aprile 2018

Napoli-Udinese è l'infrasettimanale



Sono stati giorni difficili, giorni dove si è polemizzato, ci si è appellati alla sfortuna, si è ritornati a criticare in maniera rumorosa la società,  insomma si sono venute a creare le due correnti di pensiero. Parliamo ovviamente dei giorni successivi a Milan- Napoli di domenica, terminata 0-0 con tanto di clamorosa palla-gol fallita da Milik all'ultimo respiro (miracolo di Donnarumma). In molti, la maggioranza in verità, sono del parere che con la mancata vittoria di domenica sono state spazzate via tutte le speranze mentre una fetta di tifosi è ancora convinta e fiduciosa sull'esito positivo della rincorsa alla Juventus, attualmente saldamente in vetta alla classifica con 6 punti di margine ed uno scontro diretto da giocare in casa tra pochi giorni.
Fatto sta che è obbligatorio vincere stasera: al San Paolo arriva l'Udinese di Oddo in crisi nerissima (9 sconfitte consecutive). Ci sarà sicuramente qualche cambio per mister Sarri, anch'egli finito nel mirino della critica per il poco utilizzo di alcuni calciatori probabilmente più in palla e capaci di dare il proprio contributo in maniera determinante.  È il caso ad esempio di Milik, tornato finalmente in palla dopo i due sfortunatissimi e gravi infortuni: ci sarà lui al centro dall'attacco azzurro contro i friulani per far rifiatare un Mertens apparso stanco ed appannato. A centrocampo turno di riposo per un Allan con le pile scariche (pronto Zielinski) mentre lo squalificato Koulibaly sarà rimpiazzato con tutta probabilità dal redivivo Chiriches. Torna dalla squalifica Mario Rui che agirà a sinistra con Maggio che insidia Hysaj per un posto dal 1' sull' out di destra. Niente scherzi, occorre la vittoria ed ovviamente un orecchio alla radiolina per sperare in un improbabile passo falso della Juventus a Crotone. Hai visto mai...

domenica 15 aprile 2018

Milan-Napoli 0-0: le pagelle degli azzurri




REINA 6: bravo su un siluro centrale da fuori area, attento e tempista sulle uscite aeree.

MAGGIO 6,5: positivo come sempre il vecchio Christian che non sembra accusare il tempo che passa. Ci prova fino alla fine mostrando una freschezza atletica  invidiabile.

ALBIOL 7: giganteggia in mezzo all'area annullando Kalinic prima, Silva poi.

KOULIBALY 6: efficace anche lui nelle chiusure e nel ribattere sui palloni alti i tentativi dei rossoneri. Ma quanti errori in appoggio...

HYSAJ 5: meno esplosivo sul lato mancino ed in difficoltà quando viene messo in mezzo tra Calabria, Suso e Kessie.

ALLAN 6: si fa sentire in mezzo al campo anche se ha smarrito lo strapotere di qualche tempo fa. Nel finale entra ROG S.V.

JORGINHO 6: prova a mettere ordine alla manovra ma gli attaccanti non suggeriscono più come una volta...

HAMSIK 5,5: prova a sfondare tra le linee e sorprendere la retroguardia di Gattuso. Ci riesce una volta ma il suo tiro cross di sinistro ha poca fortuna. Al suo posto ZIELINSKI 6 tra i pochi nel finale a tentare la giocata e suggerire soprattutto Insigne.

CALLEJON 5: prova incolore dello spagnolo che sembra anche correre meno di una volta. In fase conclusiva meglio lasciar perdere.

MERTENS 5: gli riesce poco o nulla, scivola in continuazione e quasi mai ha la possibilità di concludere. Al suo posto MILIK 5 che dovrebbe giocare dall'inizio probabilmente ma all'ultimo respiro non riesce a regalare i tre punti tirando da due metri e trovando il miracolo di Donnarumma.

INSIGNE 6: salta quasi mai Calabria ma alla fine dei conti c'è il suo zampino in tutte le iniziative dei suoi.

SARRI 5,5: fiducia in lui, sempre e fino alla fine, ma su qualche scelta ci lascia un po' contrariati.

sabato 14 aprile 2018

Napoli all'esame Gattuso!



Altra tappa fondamentale per la lotta allo scudetto in questa domenica di primavera: il Napoli è ospite del Milan di Gennaro Gattuso che dopo aver rinvigorito i rossoneri ed aver effettuato un buon recupero nella classifica è alle prese con una leggera e probabilmente fisiologica flessione.
Dovrà approfittarne la banda di Sarri reduce dallo scoppiettante e palpitante finale col Chievo: il gol di Diawara all'ultimo respiro potrebbe aver regalato una nuova linfa al gruppo, un entusiasmo che è difficile mantenere visto il cammino sempre vincente della Vecchia Signora. E la cocente eliminazione di quest'ultima nella ormai arcinota gara di Champions con il Real Madrid è un'arma in più per gli azzurri che puntano ad una sorta di scoramento nel gruppo juventino impegnato alle 18, sempre domenica, contro la temibile Sampdoria di Giampaolo.
Tornando al Napoli, tutti a disposizione del mister tranne lo squalificato Mario Rui che sarà rimpiazzato da Maggio con conseguente passaggio di Hysaj sulla corsia mancina. Mertens sembra favorito lì davanti ma Milik in condizioni smaglianti scalpita e rappresenta un'arma davvero illegale. La vera sorpresa invece potrebbe essere rappresentata dall'inserimento dal 1' di Marko Rog in luogo di uno tra Allan e Zielinski che non sono al top della forma (sarebbe la prima volta dall'inizio per il croato in questo campionato!). Milan con alcuni problemi in retroguardia viste le assenze di Romagnoli (infortunio) e Bonucci squalificato: i rossoneri giocano contro quello che sarà il portiere del Diavolo nella prossima stagione: Pepe Reina. Speriamo con tutto il cuore non si debba creare nessun episodio imbarazzante che possa alimentare polemiche!
Parola al campo, domenica alle 15, stadio Meazza.

venerdì 30 marzo 2018

Sassuolo-Napoli, che Pasqua sarà?



Sabato di Pasqua con le squadre di Serie A impegnate nel 30esimo turno di campionato: il Napoli affronta il Sassuolo al Mapei alle 18 prima della super sfida serale a Torino tra Juventus e Milan.  
La squadra di Sarri deve fare i conti con i problemi relativi ad Hamsik (uscito anzitempo con il Genoa e tra l'altro reduce da un'operazione alle tonsille); il capitano è stato convocato ma probabilmente sarà rimpiazzato dal primo minuto dall'affidabile Zielinski reduce da un gol splendido con la sua nazionale. A proposito di nazionali, anche Hysaj ha fatto tremare lo staff partenopeo che però si è reso conto della non gravità della situazione; l'albanese, in forma smagliante, sarà regolarmente al suo posto con Maggio pronto a subentrare. Per il resto nessun dubbio, giocheranno i cosiddetti titolarissimi: il Napoli deve recuperare due punti ai bianconeri che potrebbero pagare la pressione qualora agli azzurri riuscirebbe il momentaneo sorpasso. A guidare l'attacco un rinfrancato Insigne galvanizzato dal gol, seppur dal dischetto, con la Nazionale nel tempio di Wembley: chissà se ci sarà spazio e gloria per Arkadiusz Milik che proprio a Reggio Emilia trovo' lo scorso anno il gol del 2-2 del Napoli dopo il lungo infortunio. È la prima di 9 avvincenti finali: Juventus- Napoli, chi sarà Campione d'Italia?

domenica 18 marzo 2018

Napoli - Genoa 1-0: le pagelle degli azzurri



Grande pressione sui giocatori azzurri che sanno di non poter proprio sbagliare per non gettare alle ortiche la possibilità di accorciare sulla Juventus dopo il pareggio dei bianconeri con la Spal: il Napoli la vince con un gol di Albiol ad un quarto d'ora dal termine. Inizio ottimo del grifone che mette in difficoltà la retroguardia partenopea, poi nel finale di primo tempo i ragazzi di Sarri si scuotono e vanno vicini al vantaggio soprattutto con Allan che manda alle stelle da 3 metri e con Insigne che centra il palo pieno. Ripresa con il Napoli più convinto ma poco lucido al momento della stoccata vincente; sfortunato Mertens che con un destro da fuori colpisce un altro palo. Poi il gol dello spagnolo ed un salvataggio sulla linea su pallonetto di Insigne a Perin battuto. Vittoria doveva essere e vittoria è stata: il campionato non è finito ed il popolo azzurro ci crede ancora.

REINA 6,5: non compie particolari parate ma è sollecitato in più di un'occasione in uscite provvidenziali con i piedi fuori dalla propria area.

HYSAJ 6,5: fisicamente brillante, ha molto campo libero per lanciarsi nello spazio sul lato di competenza. Come al solito però pecca di lucidità nell'ultimo passaggio, questione anche di tecnica non eccelsa...

ALBIOL 7,5: l'uomo del match, proprio lui che festeggia la 200esima presenza con la maglia azzurra e che non segnava da più di 2 anni! Bello ed importante il suo gol su angolo di Callejon, una rete che potrebbe avere un peso specifico alla fine del campionato. Anche in difesa solita prestazione da leader.

KOULIBALY 5,5: anche a Milano lo avevamo visto in difficoltà e con il Genoa conferma lo stato di appannamento che il senegalese sta attraversando in quest'ultimo scorcio di torneo. Lazovic lo salta netto ad inizio gara e per poco non beffa Reina: il gigante del Napoli poi lentamente si riprende e cresce.

MARIO RUI 6: partita onesta, spinge ed è sempre pronto a ricevere palla per dare aiuto al compagno vicino.

ALLAN 5,5: anche lui come Kalidou in calo evidente, non è il solito portento e si divora anche un gol da pochi passi. La sosta gli farà bene.

JORGINHO 6: preziosa la gara del metronomo azzurro soprattutto nella prima frazione dove recupera diversi palloni gestendoli con la proverbiale saggezza. Ripresa con un leggero calo: era già pronto il cambio che doveva vederlo sostituito con Milik ma Albiol fa cambiare la storia della gara, anche quella di Jorginho.

HAMSIK S.V. dura venti minuti la partita dello slovacco che accusa un fastidio al flessore e chiama immediatamente il cambio per non rischiare ulteriormente. Al suo posto un disastroso ZIELINSKI 4,5 probabilmente alla sua peggiore gara della carriera. Non indovina una sola conclusione e fallisce parecchi appoggi che soprattutto nel finale mettono in difficoltà gli equilibri della squadra.

CALLEJON 6: sempre nel vivo delle azioni della squadra anche se quasi mai al tiro. Potrebbe sbloccarla lui ma Mertens preferisce fare tutto da solo ignorandolo ad un metro dalla porta. Esce per ROG S.V. che contribuisce con quantità nel delicato finale.

MERTENS 6: sempre un pericolo, ci mancherebbe, ma ha sulla coscienza un gol abbastanza facile che poteva mettere la gara su altri binari. Mette Allan in porta con una giocata da urlo e colpisce il palo con un destro pregevole da fuori. Esce per MILIK 6 che in 10 minuti dà risposte piuttosto positive: ha la possibilità di involarsi verso Perin ma invece di fare da solo preferisce assistere Insigne che però calcia piano facendosela salvare sulla linea.

INSIGNE 7: colpisce un palo pieno di testa sul finire del primo tempo, per poco non la chiude quasi a fine gara ma il voto è per il suo cuore grande quanto una casa. Nel recupero, stanchissimo, la sua generosità fa la differenza con una gestione della difesa del pallone eccezionale. Magnifico.

SARRI 6: la sosta capita a pennello, deve riordinare le idee e rigenerare alcuni calciatori che attraversano un periodo di calo evidente. Appare un po' in difficoltà quando è chiamato a dei cambi importanti. Fondamentale comunque la vittoria che mette il Napoli nelle condizioni di essere padrone del proprio destino: lo Scudetto è ancora possibile, avanti!

Occasione imperdibile, battere il Genoa per il -2!




Arriva gradita e forse inaspettata dallo Stadio Mazza di Ferrara una notizia che fa piacere al Napoli ed ai suoi tifosi: nell'anticipo serale di sabato infatti la Spal di Semplici riesce ad arginare la corazzata Juventus (0-0) e di conseguenza regala alla squadra partenopea una occasione di riavvicinarsi sensibilmente alla vetta per lo sprint finale che regalerà lo Scudetto.
Vincendo contro il Genoa nel posticipo serale di stasera i ragazzi di Sarri si porterebbero così a 2 punti dalla formazione di Allegri e considerando il severo doppio confronto in Champions League della Vecchia Signora con il Real Madrid, lo scontro diretto allo Stadium ed un calendario per nulla semplice dei bianconeri nulla è precluso: in città si respira una nuova linfa, grande speranza anche per quelli che già avevano abbandonato i sogni di gloria. La squadra ferrarese ha dimostrato però che tutte le gare vanno giocate e con impegno, grinta e senza nessun timore reverenziale: in questo modo e senza stendere tappeti rossi ai pur forti campioni bianconeri si possono ottenere risultati insperati ma meritati.
In casa Napoli è ovvio che si dovranno rendere efficaci questi presupposti, anche quella con i liguri è una gara da giocare e sarebbe da folli sprecare un'occasione più unica che rara: le condizioni meteo sembrano voler rovinare lo spettacolo, piove a dirotto sulla città ma il terreno del San Paolo ha dimostrato di poter tenere alla grande. 
Nessun problema di formazione per mister Sarri, scenderà in campo il solito 11 ed anche le condizioni di Allan sembrano essere buone dopo un leggero affaticamento muscolare: è questo in realtà l'unico dubbio che ci teniamo fino alla fine, qualora non si volesse rischiare il brasiliano (che meriterebbe anche un po' di meritato riposo, ce ne siamo accorti anche a Milano) pronto Zielinski che darebbe ancora maggiore qualità ad un centrocampo di lusso con Jorginho ed Hamsik. Sicuramente Sarri si affiderà al tridente delle meraviglie ma siamo sicuri che in corso d'opera potrebbe giocare una bella fetta di gara Arek Milik. Prima gara di Reina dopo le voci sulle visite mediche già effettuate col Milan: speriamo non ci siano malumori ed occasioni per aprire scenari di polemiche che farebbero solo maledettamente male all'ambiente. Avanti Napoli!

sabato 10 marzo 2018

Al Meazza per il riscatto




Dopo la tragica domenica che ha visto il campionato fermo per l'assurda ed inaspettata morte del Capitano viola Davide Astori, la Serie A riprende il suo regolare svolgimento. Il Napoli invece ha giocato e pure perduto (in campo sabato sera, qualche ora prima che avvenisse la triste scoperta): gli azzurri hanno accusato la pressione esercitata da una Juventus che pochi minuti prima aveva vinto sul campo della Lazio non brillando (eufemismo) e non senza qualche solita polemica legata ad episodi a dir poco discutibili e con un gol a 10'' dal termine di Dybala. La formazione di Sarri, sconfitta dopo 10 vittorie consecutive contro una Roma quadrata e cinica, dovrà subito riscattarsi per non vedere scappare la Juventus (in campo domenica alle 15 contro l'Udinese); semplice non sarà e l'ostacolo non è di quelli morbidi, l'Inter di Spalletti infatti si esalta negli scontri diretti e non è intenzionata a perdere ulteriore terreno nella lotta per la zona Champions. Spalletti riavrà il suo capitano, l'uomo più influente, il suo bomber, l'argentino Mauro Icardi: il Meazza di San Siro sarà il teatro di questo big-match che avrà punti in palio molto pesanti. Il Napoli si presenta con la formazione tipo e dal primo minuto ci sarà anche l'altro capitano, quello azzurro, Marek Hamsik che contro i giallorossi subentró nella ripresa per i postumi di una fastidiosa influenza; incoraggianti anche le condizioni di Milik tornato in campo per il disperato tentativo sabato scorso di recuperare lo svantaggio nei confronti della Roma. Il polacco può risultare una carta in più in vista del rush finale, un finale che vede avere un grande alleato per la formazione partenopea, il tifo: i supporters napoletani dopo la debacle interna si sono schierati in maniera aperta con la squadra manifestando in maniera "ufficiale" il proprio incondizionato appoggio per questa battaglia ad armi impari (in tutti i sensi) con l'armata bianconera. Al campo ovviamente il responso, mancano ancora 11 gare ma onestamente, una sconfitta a Milano, vedrebbe seriamente allontanare il sogno scudetto...

sabato 3 marzo 2018

Sabato incandescente: Napoli - Roma!




Un sabato di fuoco quello che vede affrontare Napoli e Roma al San Paolo, vuoi per la rivalità storica tra le due squadre e quella acerrima tra le due tifoserie negli ultimi anni, vuoi per l'importanza ai fini della classifica in campionato e vuoi per la partita che precederà questo scontro serale e cioè Lazio - Juventus! Nonostante la giornata piovosa e caratterizzata da una insolita nebbia ci sarà una cornice di tutto rispetto, è ovvio che il traguardo finale si avvicina sempre di più e i tifosi non vogliono far mancare il loro sostegno: saranno almeno 45 mila le unità presenti nell'impianto di Fuorigrotta.
Gara dal pronostico chiuso secondo i bookmakers e la maggior parte degli addetti ai lavori, troppa la differenza in questo periodo storico del torneo tra le due formazioni: il Napoli non stiamo neanche a dirlo sta facendo un cammino pazzesco, record su record sbriciolati e dieci vittorie consecutive incamerate, i giallorossi invece si sono smarriti negli ultimi mesi dopo una buona partenza complice anche la disastrosa gestione societaria durante la sessione invernale di mercato (Emerson ceduto al Chelsea insieme a Dzeko che però fa retromarcia per mancato accordo con la società londinese tornando nella capitale trasformato in maniera negativa). Starà al Napoli confermare il magic-moment ed evitare cali di concentrazione o addirittura sottovalutare un test tutt'altro che semplice: siamo però sicuri che Maurizio Sarri ha già lavorato nella testa dei suoi uomini e si vedrà una squadra con la solita intensità ed unione di intenti; quello che manca alla Roma dove uomini chiave, soprattutto a centrocampo, sembrano andare a giri ridotti, Nainggolan e Strootman su tutti.
Sarri che schiererà con ogni probabilità quella che potremo definire tranquillamente la formazione-tipo, ha un unico dubbio relativo alle condizioni di Hamsik, colpito da una fastidiosa influenza; non dovesse essere al 100% il capitano sarà rimpiazzato, se così si può dire, da Piotr Zielinski, un fenomeno che sembra aver finalmente intrapreso la strada della continuità e consapevolezza nei propri mezzi. Si spera che per le 20:45 possano attenuarsi le precipitazioni e che il manto erboso possa tenere in modo da non ostacolare quello che si prospetta un vero spettacolo: i risultati di questa 27esima di Serie A potrebbero indirizzare decisivamente le sorti del campionato, c'è da viverla tutta.
Siamo pronti!

lunedì 26 febbraio 2018

Cagliari- Napoli 0-5: le pagelle degli azzurri



Il Napoli era chiamato ad una vittoria importante per andare a +4 sulla Juventus (che ha una partita in meno)e gli azzurri non si sono fatti pregare: così come lo scorso anno cinquina e tifosi sardi, sempre particolarmente ostili, puntualmente zittiti. Primo tempo chiuso sul doppio vantaggio grazie alle reti di Callejon e Mertens. Nella ripresa il Napoli controlla e trafigge per altre 3 volte il povero Cragno: Hamsik, Insigne dal dischetto e Mario Rui completano l'opera. Il Napoli non si ferma più...

REINA 6,5: pronto nei primi 20 minuti dove il Cagliari prova con coraggio ad impensierire la retroguardia azzurra. Pepe esce alla grande su una incursione dell'intraprendente Han, mentre nella ripresa deve esclusivamente ammaestrare una punizione forte ma centrale del greco Lykogiannis. Ancora una partita senza subire reti.

HYSAJ 6,5: solida prestazione dell'albanese arricchita dall'assist per il raddoppio di Mertens. Nessuna sbavatura, esce con 20'di anticipo per MAGGIO 6 che si fa trovare pronto come sempre.

ALBIOL 6,5: lo si loda quasi mai ma il centrale spagnolo meriterebbe tantissimi elogi. Tranquillo, sicuro, efficace ed anche molto pratico quando c'è da badare poco all'estetica. Garanzia.

KOULIBALY 6: parte leggermente con qualche imbarazzo e sbavature che non appartengono ad un calciatore del suo calibro. Sembra sorpreso dal furore del giovane Han, poi prende le misure e sale in cattedra con il suo strapotere.

MARIO RUI 7,5: merita veramente un capitolo a parte questo portoghese arrivato tra l'indifferenza generale (soprattutto dei media e degli addetti ai lavori) che si è saputo conquistare un posto di primo piano dopo il terribile doppio infortunio capitato ad uno degli uomini più importanti di questo gruppo, Ghoulam. Gioca una gara gagliarda se si eccettuano i minuti iniziali, poi si sblocca ed il suo è un crescendo. Prende le misure con un sinistro in corsa che lambisce il palo poi si incarica di battere una punizione dal limite calciata in maniera fantastica che fulmina Cragno per il 5-0.

ALLAN 7,5: il brasiliano ha raggiunto un livello stratosferico, è lui praticamente ad inventarsi la giocata che sblocca la contesa andando a sradicare la palla ad un avversario in uscita e collezionando un assist al bacio per Callejon dopo un doppio passo ed un'accelerazione incredibile. Un moto perpetuo per tutta la gara con dei picchi di spettacolarità quando si rende protagonista di dribbling in spazi strettissimi dove è sempre lui ad uscire palla al piede in maniera fiera ed autoritaria. Chapeau!

JORGINHO 7: il Tissot del Napoli, preciso come un orologio svizzero ed ormai un solo corpo con i tempi di una squadra quasi perfetta. Lopez cerca di sorprendere il play azzurro con la presenza di Joao Pedro sulle sue tracce ma il brasiliano si fa beffe del cagliaritano andando spesso in avanti mettendo in crisi i piani dei sardi. Da diffidato rischia un giallo che gli avrebbe fatto saltare la Roma: esce per non rischiare ulteriormente per DIAWARA S.V.

HAMSIK 6,5: dire che ci aveva fatto impazzire prima della splendida rete è qualcosa di inesatto. In realtà sembra quello meno deciso nei contrasti e meno convinto al tiro, però alla fine risulta determinante non c'è che dire. Gol numero 99 in campionato con la maglia del Napoli,tanta roba.

CALLEJON 7: la sblocca con un destro in corsa su tocco arretrato di Allan, praticamente una sentenza. Sempre utile nel recuperare il possesso palla per i suoi in pressione e solito punto di riferimento sul settore di competenza. Completo.

MERTENS 7: punisce ancora i sardi, suo il tocco per il 2-0 che indirizza l'esito della gara già nella prima frazione. Determinante con il suo movimento ed il suo tocco sublime che manda al bar Ceppitelli nell'azione del 3-0 firmato da Marek. Sarri saggiamente lo dispensa dopo 20' del secondo tempo facendo entrare ZIELINSKI 6 che svolge il suo compito in maniera diligente con l'accelerazione finale che consente al Napoli di guadagnare la punizione dal limite che Mario Rui trasforma in oro.

INSIGNE 7,5: partita di una continuità ed una classe poco comuni. Spiccano l'assist delizioso di esterno destro per il gol di Hamsik e la giocata che gli consente di guadagnare e trasformare il rigore del 4-0 (con tanto di signorile permesso di Jorginho). Fuoriclasse assoluto.

SARRI 7,5: è lui l'uomo copertina di questa fantastica squadra, un gruppo unico ed eccezionale che intanto colleziona il decimo sigillo consecutivo. Il Napoli passeggia su un campo non facile e lo fa con l'autorità della grandissima; ennesima vittoria arrivata attraverso un gioco eccezionale tanto da arrivare alla perla del terzo gol con un'azione nella quale sono tutti i componenti della squadra a toccare la palla (Reina compreso). In attesa del recupero della Juventus il +4 in classifica è davvero un bel vedere...

domenica 25 febbraio 2018

Il Napoli a Cagliari senza tifosi al seguito!




Ennesima sceneggiata perpetrata ai danni della Società Sportiva Calcio Napoli e dei suoi civilissimi tifosi: anche lunedì sera alla Sardegna Arena (clima infuocato, per i sardi partita della vita) gli azzurri saranno senza tifosi al seguito dalla Campania per una decisione che non sta né in cielo né in terra. La presenza in mattinata del Presidente della Repubblica nel capoluogo sardo non permetterebbe di avere a disposizione abbastanza uomini per accogliere un centinaio di napoletani; se questa non è una cosa ridicola... Ormai settimana dopo settimana abbiamo sempre più netta la sensazione che il Sistema stia facendo di tutto per impedire che possa accadere l'imponderabile, una catastrofe per i giochi di potere del Nord: non basta la presenza esclusiva di ex giocatori di squadre che non vogliamo citare, la conduzione a senso unico delle trasmissioni sportive nelle reti private e non, adesso anche l'esasperante ed a oltranza divieto per i sostenitori del Napoli. Chi vi scrive è uno che segue assiduamente la squadra in trasferta da sempre e può testimoniare con estrema tranquillità che tutto ciò che viene propinato dalla stampa è solo uno stupido e meschino disegno di discriminazione verso un popolo, quello partenopeo, stimato ed apprezzato invece nel resto d'Europa e del mondo. Ma è così che va il Belpaese ed i giochi di potere legati al calcio sono strettamente legati alla disastrosa classe politica che da anni guida un'Italia in ginocchio.
Lasciamo però le cose tristi e parliamo di calcio giocato, parliamo di una squadra che sta facendo parlare il mondo intero e che sta lottando con le proprie ridotte armi contro la tirannia di potenze superiori; il Napoli è impegnato nell'inconsueto appuntamento di lunedì sera contro il Cagliari di Lopez, squadra che sembra avere un tranquillizzante margine sulle penultime tre probabilmente più per demeriti altrui che per merito proprio. Mancherà una pedina importante per i sardi, il regista ex-azzurro Luca Cigarini, mentre scalpita Pavoletti che se la vedrà contro un gruppo a cui è rimasto molto legato. Sarri invece non ha particolari problemi di formazione: tornerà Koulibaly al posto di Tonelli al fianco di Albiol ed in difesa il dubbio è relativo alle condizioni di Mario Rui (colpito ed uscito anzitempo a Lipsia), con il portoghese che se non venisse rischiato sarebbe sostituito dall'ottimo Maggio (con conseguente spostamento di Hysaj sulla corsia mancina). Solito centrocampo con Allan ed Hamsik a fianco di Jorginho e solito tridente con Callejon (a riposo in Germania, subentrato nella ripresa) che formerà il tridente delle meraviglie con Insigne e Mertens. Saranno soli i ragazzi ma soltanto per quanto riguarda il rettangolo di gioco: un intero popolo e chiunque ami il calcio, quello bello e vero, farà il tifo per il Napoli affinché questo gruppo non molli la concorrenza di una Juventus agguerrita più che mai e che con ogni probabilità tornerà in vetta, almeno provvisoriamente, domenica pomeriggio dopo aver ospitato un' Atalanta fuori dall'Europa in maniera beffarda e che a detta del proprio tecnico (legato indissolubilmente ai colori bianconeri) opererà un corposo turn-over. Ma al Napoli questo non può fregare di meno sapendo di poter fare leva solo sulle proprie forze, la forza di un gruppo che ha un sogno, anzi un obiettivo, che vuole perseguire contro tutto e tutti!

giovedì 22 febbraio 2018

RBL Lipsia- Napoli 0-2: le pagelle degli azzurri



Impresa sfiorata da un autoritario Napoli che per poco non capovolge il brutto 1-3 del San Paolo di settimana scorsa; Zielinski nel primo tempo ed Insigne a 5' dal termine timbrano un successo che comunque la dice tutta sulla forza della squadra e su come sarebbero potute andare le cose se non si fosse letteralmente buttata la partita d'andata. Adesso a testa bassa sull'ultimo ed unico obiettivo, il campionato: lunedì sera tappa in quel di Cagliari.

REINA 6: i tedeschi non tirano mai in porta o quasi. Serata tranquilla per Pepe che nell' ultima mezz' ora gioca a fare il libero.

MAGGIO 6,5: ennesima confortante risposta di Christian, bravo e diligente da terzino puro e continuo in fase di spinta. Accelerazione e scatto da ragazzino, cross difficilmente sfruttabili: solita storia...

ALBIOL 6,5: solito signore della difesa, guida i compagni con autorità e disinvoltura sbagliando nulla.

TONELLI 7: alzi la mano chi si aspettava dal buon Lorenzo un rendimento così positivo. Straordinario il duello con Poulsen che viene quasi cancellato dalla contesa. Da desaparecido a protagonista.

MARIO RUI 6,5: prestazione di spessore, a parte la riconosciuta proprietà di palleggio dimostra ancora una volta di non temere avversari anche quando deve concedere ben 20 cm. Peccato sia poco ispirato nell'ultimo passaggio. Resiste ad un dolore al piede poi deve uscire per HYSAJ  6 che a sinistra non riesce ad arrivare sul fondo per il cross ma dice la sua soprattutto in fase di copertura sul temibile Sabitzer.

ALLAN 7,5: il guerriero, il simbolo di questo Napoli, l'anima. Non molla un centimetro, fa la voce grossa in mezzo al campo con la sua inarrivabile grinta ma anche con qualità e passaggi mai banali. Da una sua formidabile ripartenza dove resiste ad un continuato fallo nasce il gol del raddoppio azzurro.

DIAWARA 5: momento di involuzione per questo ragazzone dal sicuro avvenire. Non vi è dubbio che paghi la straordinaria stagione di Jorginho, indiscusso titolare del ruolo; questo gli ha fatto perdere sicurezza e continuità e ne risentono chiaramente le sue giocate, troppo scolastiche sempre. E sovente sbaglia pure quelle. Al suo posto per l'arrembaggio finale entra JORGINHO S.V.

HAMSIK 5,5: è nel vivo del gioco, non vi è dubbio, ma non ha la grinta necessaria e la cattiveria anche quando potrebbe battere a rete con maggiore convinzione. Esce per CALLEJON 6,5 carta giocata da Sarri per trovare la folle qualificazione. E chissà se il buon José avesse avuto qualche minuto in più a disposizione. Suo l'assist per il gol di Insigne, manda in crisi la retroguardia tedesca; peccato per quel destro sbilenco nel recupero che poteva invece mandare in estasi il popolo partenopeo.

ZIELINSKI 6,5: scaraventato in un mondo nuovo, quella fascia destra di proprietà di Callejon, se la cava affidandosi alla sua incredibile tecnica. Pronto sul tap-in per il gol del vantaggio, cala nella ripresa quando accusa anche un fastidio all' inguine.

MERTENS 5,5: con il Dries della passata stagione il Napoli avrebbe vinto di goleada, per manifesta superiorità. Invece il belga si fa notare in occasione della sensazionale manovra che porta al vantaggio e per poche altre iniziative. Sembra giocare col freno a mano, speriamo che a Cagliari si cambi registro.

INSIGNE 7: pericolo costante per la difesa tedesca a cui scappa più di una volta nella prima frazione ed una volta è fatale (gol di Zielinski su respinta del portiere dopo conclusione del Magnifico). La squadra si appoggia e si affida alle sue giocate in maniera continua, lui sigla anche il 2-0 che fa sperare nella clamorosa impresa.

SARRI 7,5: altro capolavoro del tecnico che manda in campo una squadra capace di dominare su un campo difficile dal primo minuto rischiando una qualificazione davvero storica. Una iniezione di fiducia ancora maggiore, se ve ne fosse bisogno, in vista dello sprint decisivo in campionato.

domenica 18 febbraio 2018

Napoli- Spal 1-0: le pagelle degli azzurri



Il Napoli batte la Spal e si riporta in testa al campionato dopo la vittoria della Juventus nel derby in questo appassionante duello per lo Scudetto. Ci pensa Allan dopo 6 minuti a trafiggere Meret al culmine di un'azione spettacolare. I ragazzi di Sarri abbassano i ritmi e conservano il vantaggio; annullato un gol ad Hamsik dopo aver consultato il VAR.

REINA 6: una sola parata dopo poco più di 40 minuti su un tiro forte ma centrale di Viviani.

HYSAJ 6,5: in costante proiezione offensiva, è in uno stato di forma fisica eccellente. Peccato che non abbia la precisione giusta al momento dell' ultimo passaggio.

ALBIOL 6,5: annulla Antenucci ed esce sovente palla al piede in maniera fiera ed elegante. Non controlla con il destro un pallone che poteva significare 2-0.

KOULIBALY 6,5: bravo come sempre Kalidou che soprattutto nella prima frazione cerca di sostituirsi a Jorginho come regista.

MARIO RUI 6,5: eccellente il portoghese che appoggia costantemente l'azione offensiva della squadra ma soprattutto è praticamente invalicabile quando viene puntato.

ALLAN 7,5: ufficialmente l'uomo in più del Napoli. Sblocca l'incontro al termine di un'azione spettacolare da lui iniziata e recupera palloni in maniera feroce per tutta la gara. Come nel caso del raddoppio di Hamsik annullato dal Var dove Allan si rende protagonista di un illuminante assist.

JORGINHO 6,5: la Spal praticamente perde un uomo in quanto Kurtic gioca in marcatura sul regista partenopeo che però nonostante la pressione asfissiante si rende protagonista di una gara gagliarda e sopra le righe. Sempre ben piazzato, fa girare la squadra con i tempi giusti: ottimo un suo break in pressione sui difensori avversari con palla a Mertens che si fa respingere il tiro da Meret. Esce al 90' per DIAWARA S.V.

HAMSIK 6,5: buona prova per il capitano che sfiora il gol in un paio di occasioni; la trova la gioia Marek con un bel colpo di testa ma dopo una sfrenata esultanza(con rottura di bandierina annessa e conseguente giallo) il VAR gli nega il tutto. Situazione che lo innervosisce, esce per ZIELINSKI 6,5 che gioca pochi minuti ma lo fa con una classe cristallina superiore. Spettacolo negli spazi stretti con giochetti di prestigio e dribbling funambolici.

CALLEJON 6,5: gara di spessore dello spagnolo a cui Meret nega la gioia del gol su un destro al volo ravvicinato. Suo il tocco morbido che manda Allan in gol: esce dopo tanti chilometri percorsi per ROG S.V.

MERTENS 5.5: qualche guizzo dei suoi, un tiro parato, una punizione di poco fuori. Non il solito Dries che sbaglia anche appoggi e agganci che non appartengono al suo bagaglio tecnico.

INSIGNE 6,5: un martello per i poveri difensori della Spal che non sanno più da che parte andare per fermare Lorenzo. Il Magnifico però ha qualche divinità dall'alto che ha deciso che il gol non deve arrivare: un palo pieno clamoroso ed altre due soluzioni finite di poco a lato. Va bene comunque, il gol arriverà, magari proprio a Cagliari lunedì prossimo.

SARRI 6,5: si innervosisce perché vorrebbe subito chiuderla ma la squadra invece controlla e per giunta spreca le occasioni per il raddoppio. Poco male, si è ancora primi, si arriva alla nona vittoria consecutiva e si tiene ancora dietro la Juventus. Solita formazione e soliti subentranti.