domenica 29 aprile 2018

Fiorentina - Napoli 3-0: le pagelle degli azzurri



Fine del sogno: la corsa allo Scudetto, quello delle televisioni e degli interessi si conclude a Firenze, anche se in realtà l'epilogo in maniera chirurgica l'aveva decretato il Sistema nell'anticipo di San Siro. Il Napoli non scende in campo, resta in 10 dopo poco più di 5 minuti e non fa mai male alla Viola: ci pensa Simeone con una tripletta a giustiziare la squadra di Sarri e il suo sogno. Nulla da eccepire a questo gruppo straordinario che perde in trasferta dopo 30 gare utili lontano dal San Paolo.

REINA 6: si oppone come può agli scatenati attaccanti viola. Nessuna colpa particolare sui gol anche se quei palloni sotto le gambe...

HYSAJ 4,5: gamba di legno, questo è risaputo. Sbaglia tutto, non solo gli appoggi più elementari ma anche i movimenti con il resto della retroguardia.

ALBIOL 4,5: anche lui pessimo, nei movimenti, per la poca determinazione e per i tanti lanci finiti nel nulla.

KOULIBALY 4:cosa dire? L'eroe di Torino rimane sotto la Mole e abbandona la contesa dopo 5 minuti per un'esplosione per fallo da ultimo uomo su Simeone che pure un fulmine di guerra non è.

MARIO RUI 5: non si salva il portoghese di cui non si ricorda nessuna cosa positiva. Nessuna. Nervoso, finisce col litigare con tutti, anche i compagni di squadra.

ALLAN 7,5: gioca da solo a Firenze, corre per 3, vince decine di contrasti e riparte. Commovente ma nessuno si degna di seguirlo.

JORGINHO S.V.: è lui il prescelto da Sarri per la sostituzione dopo pochi minuti in favore di TONELLI 5, ingenuo quanto goffo nell'azione che sblocca la gara che in realtà è un lancio casuale di Biraghi volto a salvare una palla destinata in fallo laterale. Il buon Lorenzo si addormenta e lascia via libera a Simeone. Ed è un errore sanguinoso che influisce su una prestazione comunque ricca di grinta e volontà.

HAMSIK 5: pensavamo uscisse lui. Non era meglio? Perde tanti palloni ed altrettanti contrasti. Al suo posto ZIELINSKI 5,5 che trova un contesto sfiduciato, rinunciatario che non gli consente nessun tentativo di reazione.

CALLEJON 4: gara a dir poco pessima. Sbaglia tutto il possibile ed anche di più. Irritante.

MERTENS 4,5: probabilmente era meglio partisse dalla panchina. In linea con l'ultimo periodo, grigio. Esce per MILIK 5 volenteroso sìma isolato, mai servito e senza illuminazione.

INSIGNE 5,5: leggermente più volitivo degli altri ma finisce anche lui nell'anonimato di una gara persa in partenza.

SARRI 4: un appunto ad un grande mister ed un grande uomo. Stavolta non è riuscita la preparazione mentale ad una gara delicata diventata difficilissima dopo lo scandalo della sera prima. Si intestardisce a non cambiare l'11 iniziale con qualche giocatore che possa apportare nuova linfa, non esita a fare una sostituzione che magari poteva anche non fare, o comunque esenta dal campo uno come Jorginho, e questo ci appare un delitto. La squadra ed il suo condottiero sono stati sconfitti al Meazza sabato sera. Non provate a contraddirci!

Napoli, a Firenze per onorare un campionato-farsa!



I napoletani, così come tutti gli appassionati veri del calcio pulito, si sono svegliati stamane con una domanda nella testa, la prima che è venuta in mente: " È stato un incubo, o è tutto vero"?. Tutto vero, ieri si è consumata quella che non sarà l'ultima di una farsa lunga più di un secolo, quella di un calcio sempre più malato, sempre meno meritocratico e alterato da un potere superiore che ormai è uscito allo scoperto e che se ne frega se qualcuno grida giustizia!
È il calcio della Juventus che in un modo o nell'altro resiste in testa anche dopo 90 e più minuti di calcio mediocre, dopo essere stata prima raggiunta e poi superata da una squadra in difficoltà, senza idee e ridotta ingiustamente da quasi inizio gara a giocare anche ed addirittura con un uomo in meno. E doveva finirla proprio lei, la Vecchia Signora, in 10 per un atteggiamento da autentico intoccabile di Pjanic che con un giallo a carico si macchia di due falli da assassino ma il giallo se lo becca D'Ambrosio per protesta. Ma questo è il mondo Juventus signori, un mondo marcio dove non interessa il modo con il quale si arriva alla vittoria, quella va raggiunta costi quel che costi. Altro che sport e valori!
Ed allora un gruppo fantastico, un gruppo che ha gettato il cuore oltre l'ostacolo, che ha fatto divertire l'Europa intera, si trova a rincorrere ed a dover fare i conti con un peso psicologico sempre sfavorevole, quello di dover confrontarsi con i mulini a vento. E dovrà affrontare proprio quello scoramento che ti sopravviene il Napoli, ancor prima di doversela giocare con la Fiorentina e perché no contro quel Mazzoleni che tante volte ha dimostrato una certa sudditanza verso "quelli". E sì,  perché è inutile girarci intorno, fare finta di niente, quelli sono il cancro del calcio, il cancro del calcio pulito!
Sarri a Firenze deve motivare i ragazzi, finire ad un solo punto vorrà dire aver stravinto il campionato, quello vero, quello sudato, quello del bel calcio, quello senza gli aiuti, senza l'intervento di arbitri compiacenti, quello che non fa spegnere il VAR per mesi. Giocheranno i soliti, con tutta probabilità Mertens sarà ancora preferito a Milik dal primo minuto. Ma questo adesso passa in secondo piano, siamo ancora troppo disgustati! E adesso ci aspettiamo l'ultima puntata della farsa, tra due settimane all'Olimpico: cosa ci staranno preparando Agnelli, Marotta ed i loro prodi? Lo scopriremo solo vivendo...

domenica 22 aprile 2018

Juventus-Napoli 0-1: le pagelle degli azzurri



Notte lunga, insonne, eccitante quella dei tifosi azzurri incantati da un Napoli sontuoso, capace di dettare legge in casa della Juventus incapace di andare al tiro anche una sola volta. Inappuntabile la gara dei partenopei bravi nel pressing altissimo a mandare in confusione i bianconeri, offuscarne le idee, azzerarne quasi totalmente le certezze di squadra: la Juventus riesce a limitare i danni grazie ad un Benatia attento e granitico. Ma sarà lui a perdersi Koulibaly all'ultimo respiro su angolo di Callejon: i ragazzi di Sarri sono chirurgici e si portano ad un solo punto dalla formazione bianconera, umiliata all'Allianz Stadium. Il finale di questo campionato non è stato ancora scritto...

REINA S.V.: se qualcuno prima della gara avesse detto che il Napoli poteva giocarsela anche senza portiere sarebbe finito in un reparto di psichiatria. Invece il buon Pepe partecipa esclusivamente a qualche giro palla prolungato degli azzurri. In lavanderia ci finirà un completino in meno.

HYSAJ 7: eccellente l'albanese che non soffre Matuidi e neanche Douglas Costa prima e Mandzukic poi, addirittura giocando spesso d'anticipo fino alla metà campo avversaria. Non ha paura di avventurarsi in avanti scambiando con Allan e Callejon, peccato per qualche piccolo errore tecnico.

ALBIOL 7: una piccola incertezza iniziale gli costa il cartellino per fallo su Higuain. Poi sale in cattedra e gioca una gara perfetta alzando la linea di difesa in modo da mandare in crisi la Juventus che non fa mai male.

KOULIBALY 8: torna il gigante che avevamo visto per gran parte del campionato. Annichilisce Higuain che non becca palla e all'ultimo minuto è l'autore della stratosferica frustata che fulmina Buffon e regala tre storici punti alla squadra. L'uomo copertina.

MARIO RUI 7: non teme l'avversario di turno, che sia Costa o Cuadrado, si propone senza soluzione di continuità, non butta mai il pallone anche nella propria trequarti quando pressato. In una sola parola, personalità!

ALLAN 7: sono le sue gare, quelle in cui la forza a centrocampo diventa fondamentale. Sovrasta Pjanic e Khedira provando spesso a ripartire. Esce a 10'dal termine per ROG S.V. ma che non ci dispiace per l'atteggiamento propositivo nel glorioso finale napoletano.

JORGINHO 7,5: ma che partita ha fatto il play brasiliano? Alla fine abbiamo perso il conto delle palle intercettate grazie al suo sapiente ed aggressivo pressing alto: intelligente nello smistare il pallone, nell'interrompere con ferocia le linee di passaggio degli avversari. Ha gli occhi anche dietro la testa!

HAMSIK 7: non ci era affatto dispiaciuto sebbene sprechi una occasione colossale nel primo tempo. Anche nella ripresa ha la palla giusta sul sinistro ma non riesce a fare male a Buffon. Le sue giocate non sono mai banali e regalano ordine alla manovra. Esce per ZIELINSKI 6,5 bravo ad impattare con personalità in una gara delicata in un finale delicato. Ci prova con un destro velenoso dalla distanza ma Buffon non si fa sorprendere.

CALLEJON 6,5: in verità è quello che ci è piaciuto di meno, perde qualche pallone sanguinoso di troppo e davanti non ha la cattiveria giusta per impallinare i bianconeri. Poi però disegna all'ultimo minuto un arcobaleno per il gol di Koulibaly...

MERTENS 5: certifica a Torino il suo difficile momento. Salta mai l'uomo e mai si libera per una conclusione: stavolta non gli riesce neanche nessuna combinazione con i colleghi di reparto. Ad inizio ripresa viene sostituito da MILIK 6, non eccellente quando deve calciare in un paio di occasioni ma importante nel creare spazi e far sentire il fisico contro i granatieri juventini. Determinante anche nel creare lo spazio fondamentale a Koulibaly nell'azione del gol.

INSIGNE 7: come il numero dei suoi polmoni. Nonostante la grande generosità questo ragazzo ci mette tanta qualità ed altrettanta intelligenza calcistica. Peccato per il fuorigioco che gli nega un gol capolavoro ma trova il modo di essere determinante guadagnando con un destro velenoso deviato da Buffon l'angolo dal quale scaturisce il golden gol.

SARRI 8: i ragazzi avranno magari trovato gli stimoli e la determinazione da soli per venire qui a Torino. Ma se questa squadra gioca in maniera divina, si muove in una maniera armoniosa e non permette un solo tiro alla Vecchia Signora che gioca sul proprio campo il merito è del Maestro. Che il suo scudetto lo ha già vinto, alla grande!

sabato 21 aprile 2018

La sfida delle sfide: Juventus-Napoli!



Probabilmente è la gara di campionato più importante del dopo secondo-scudetto del Napoli: in città si respira un'aria di entusiasmo ma senza alcun volo pindarico(d'altronde la classifica non lo permette), un entusiasmo ed una fierezza che il popolo partenopeo ha atteso eccome, soprattutto ha meritato eccome!
E se la gioca proprio contro quella rivale tanto "odiata", la Vecchia Signora che tanto è distante per possibilità di investimento, abitudine alle vittorie, per scudetti in bacheca, per potere extra-calcistico e chi ne ha più ne metta: questione di storia, di DNA.
Un pezzo molto grande di questo Scudetto 2018 passa dall' Allianz Stadium di Torino, un fortino quasi inespugnabile; e questa è solo l'ultima delle situazioni che gioca a sfavore degli azzurri, in ritardo di 4 punti in classifica e nello scontro diretto con i bianconeri che all'andata si imposero con il minimo sindacale. 
Peccato per il solito incomprensibile, inaccettabile ed anticostituzionale divieto ad assistere alle trasferte per i residenti in Campania: sarebbe stato bello ed entusiasmante vedere la tifoseria partenopea tingere d'azzurro uno spicchio dell'impianto piemontese. Sarà per un'altra vita...
Capitolo formazioni: alzi la mano chi si aspetta che Sarri possa riservare una sorpresa nell' undici iniziale. Noi siamo fermamente convinti che il buon Maurizio si affiderà a quei ragazzi che tante soddisfazioni gli hanno dato nella cavalcata-record di quest'anno: quindi Dries Mertens in attacco(nonostante la prepotente candidatura di Arek Milik) e Jorginho ed Allan a formare il terzetto di centrocampo al fianco dell'insostituibile Hamsik.
Nell'ambiente juventino si dibatte su Dybala: le ultime prestazioni non esaltanti del fuoriclasse argentino hanno fatto discutere non poco ed al momento non sono remote le possibilità di vederlo fuori dallo schieramento iniziale con Allegri che in quel caso opterebbe per Mandzukic al fianco dell'ex Higuain
Si avvicina l'evento, sale la trepidazione: non resta come sempre che affidarsi al campo e sperare soprattutto non vi siano episodi che alimentino ulteriori polemiche. 
Che vinca il migliore...forza Napoli!

giovedì 19 aprile 2018

Napoli-Udinese 4-2: le pagelle degli azzurri



Un Napoli contratto, poco determinato, svogliato, quasi arrendevole rischia di uscire sconfitto al San Paolo da una Udinese che ha venduto cara la pelle. Vantaggio friulano con Jankto in sospetto fuorigioco e pareggio immediato di Insigne al termine di una giocata geniale. Nella ripresa primo gol in serie A per Ingelsson che gela il San Paolo: ma la torcida azzurra non si arrende e continua ad incitare i propri beniamini. Arriva la notizia del pareggio del Crotone con la Juventus e Fuorigrotta diventa una bolgia che trascina la squadra in campo: prima Albiol e poi Milik capovolgono il risultato in pochi minuti, sarà poi Tonelli a mettere il punto esclamativo al risultato finale (4-2). Il Napoli non si arrende, la Juventus dista 4 punti e domenica c'è la sfida delle sfide, a Torino...

REINA 5: non ci sembra irreprensibile in occasione delle due reti e su altre uscite nella propria area piccola, suo autentico tallone d'Achille!

HYSAJ 5: irriconoscibile l'albanese che lascia a desiderare in entrambe le fasi. Imbarazzante in alcuni strafalcioni quando deve dare del tu alla palla.

ALBIOL 6,5: la difesa soffre troppo i friulani ed anche lui non è esente da colpe per alcuni interventi mancati.  Ma se la difesa fa acqua è un problema di squadra, di equilibri saltati per un calo di entusiasmo generale. Poi suona la carica con una inzuccata di pregevole fattura che regala il 2-2. Da quel momento un crescendo.

TONELLI 6,5: non bene quando la squadra sembra in chiara difficoltà psicologica, soprattutto. Poi anche lui si trasforma facendosi coinvolgere dall'entusiasmo: comincia a lottare come un leone e sigla un gol bellissimo di testa. Media spaventosa la sua per quanto concerne le reti realizzate con la maglia del Napoli in pochissime partite disputate.

MARIO RUI 5,5: tanta volontà e supporto fisso per i compagni sulla sinistra. Non sempre però efficace quando chiude e troppo poco insidioso quando attacca. Eccessivamente nervoso nel finale.

ZIELINSKI 6,5: non ruba l'occhio ma è il continuo riferimento per la squadra che spesso si appoggia alla sua sapienza tecnica ed al suo cambio di passo. Meglio di altre volte ma deve dare molto si più...

DIAWARA 5: mai una giocata sopra le righe, quella che sposta gli equilibri. Solo tanta sostanza ed un tiro che non crea problemi a Bizzarri.

HAMSIK 5: lento, abulico, privo di idee e con i riflessi appannati. Insomma male il capitano che infatti esce per far posto a MERTENS 6,5 che regala freschezza e agilità all'attacco partenopeo. Manda in tilt la difesa friulana ed è decisivo nell'azione del gol del 3-2 di Milik.

CALLEJON 7: non sembra particolarmente ispirato e così come nelle ultime settimane è spento. Fino alla mezz'ora finale quando risulta decisivo: suoi i due angoli dai quali scaturiscono i gol di Albiol e Tonelli e suo il tiro respinto da Bizzarri sui piedi di Milik. Nel finale fa posto ad un vivace ROG S.V.

MILIK 6,5: non è servito granché ma si fa apprezzare per alcune pregevoli sponde. Timbra il gol del vantaggio decisivo e poi esce per ALLAN 6 che impatta in maniera positiva.

INSIGNE 7: il gol del primo pareggio azzurro porta la firma del Magnifico che si inventa una giocata che non ti stancheresti mai di rivedere. Cala nella ripresa ma tiene sempre costantemente in ambasce la difesa friulana.

SARRI 6: alla fine risultano azzeccate le scelte di far riposare Allan, Mertens e Jorginho in vista di Torino. E se poi il sostituto di Koulibaly ti fa pure gol...

mercoledì 18 aprile 2018

Napoli-Udinese è l'infrasettimanale



Sono stati giorni difficili, giorni dove si è polemizzato, ci si è appellati alla sfortuna, si è ritornati a criticare in maniera rumorosa la società,  insomma si sono venute a creare le due correnti di pensiero. Parliamo ovviamente dei giorni successivi a Milan- Napoli di domenica, terminata 0-0 con tanto di clamorosa palla-gol fallita da Milik all'ultimo respiro (miracolo di Donnarumma). In molti, la maggioranza in verità, sono del parere che con la mancata vittoria di domenica sono state spazzate via tutte le speranze mentre una fetta di tifosi è ancora convinta e fiduciosa sull'esito positivo della rincorsa alla Juventus, attualmente saldamente in vetta alla classifica con 6 punti di margine ed uno scontro diretto da giocare in casa tra pochi giorni.
Fatto sta che è obbligatorio vincere stasera: al San Paolo arriva l'Udinese di Oddo in crisi nerissima (9 sconfitte consecutive). Ci sarà sicuramente qualche cambio per mister Sarri, anch'egli finito nel mirino della critica per il poco utilizzo di alcuni calciatori probabilmente più in palla e capaci di dare il proprio contributo in maniera determinante.  È il caso ad esempio di Milik, tornato finalmente in palla dopo i due sfortunatissimi e gravi infortuni: ci sarà lui al centro dall'attacco azzurro contro i friulani per far rifiatare un Mertens apparso stanco ed appannato. A centrocampo turno di riposo per un Allan con le pile scariche (pronto Zielinski) mentre lo squalificato Koulibaly sarà rimpiazzato con tutta probabilità dal redivivo Chiriches. Torna dalla squalifica Mario Rui che agirà a sinistra con Maggio che insidia Hysaj per un posto dal 1' sull' out di destra. Niente scherzi, occorre la vittoria ed ovviamente un orecchio alla radiolina per sperare in un improbabile passo falso della Juventus a Crotone. Hai visto mai...

domenica 15 aprile 2018

Milan-Napoli 0-0: le pagelle degli azzurri




REINA 6: bravo su un siluro centrale da fuori area, attento e tempista sulle uscite aeree.

MAGGIO 6,5: positivo come sempre il vecchio Christian che non sembra accusare il tempo che passa. Ci prova fino alla fine mostrando una freschezza atletica  invidiabile.

ALBIOL 7: giganteggia in mezzo all'area annullando Kalinic prima, Silva poi.

KOULIBALY 6: efficace anche lui nelle chiusure e nel ribattere sui palloni alti i tentativi dei rossoneri. Ma quanti errori in appoggio...

HYSAJ 5: meno esplosivo sul lato mancino ed in difficoltà quando viene messo in mezzo tra Calabria, Suso e Kessie.

ALLAN 6: si fa sentire in mezzo al campo anche se ha smarrito lo strapotere di qualche tempo fa. Nel finale entra ROG S.V.

JORGINHO 6: prova a mettere ordine alla manovra ma gli attaccanti non suggeriscono più come una volta...

HAMSIK 5,5: prova a sfondare tra le linee e sorprendere la retroguardia di Gattuso. Ci riesce una volta ma il suo tiro cross di sinistro ha poca fortuna. Al suo posto ZIELINSKI 6 tra i pochi nel finale a tentare la giocata e suggerire soprattutto Insigne.

CALLEJON 5: prova incolore dello spagnolo che sembra anche correre meno di una volta. In fase conclusiva meglio lasciar perdere.

MERTENS 5: gli riesce poco o nulla, scivola in continuazione e quasi mai ha la possibilità di concludere. Al suo posto MILIK 5 che dovrebbe giocare dall'inizio probabilmente ma all'ultimo respiro non riesce a regalare i tre punti tirando da due metri e trovando il miracolo di Donnarumma.

INSIGNE 6: salta quasi mai Calabria ma alla fine dei conti c'è il suo zampino in tutte le iniziative dei suoi.

SARRI 5,5: fiducia in lui, sempre e fino alla fine, ma su qualche scelta ci lascia un po' contrariati.

sabato 14 aprile 2018

Napoli all'esame Gattuso!



Altra tappa fondamentale per la lotta allo scudetto in questa domenica di primavera: il Napoli è ospite del Milan di Gennaro Gattuso che dopo aver rinvigorito i rossoneri ed aver effettuato un buon recupero nella classifica è alle prese con una leggera e probabilmente fisiologica flessione.
Dovrà approfittarne la banda di Sarri reduce dallo scoppiettante e palpitante finale col Chievo: il gol di Diawara all'ultimo respiro potrebbe aver regalato una nuova linfa al gruppo, un entusiasmo che è difficile mantenere visto il cammino sempre vincente della Vecchia Signora. E la cocente eliminazione di quest'ultima nella ormai arcinota gara di Champions con il Real Madrid è un'arma in più per gli azzurri che puntano ad una sorta di scoramento nel gruppo juventino impegnato alle 18, sempre domenica, contro la temibile Sampdoria di Giampaolo.
Tornando al Napoli, tutti a disposizione del mister tranne lo squalificato Mario Rui che sarà rimpiazzato da Maggio con conseguente passaggio di Hysaj sulla corsia mancina. Mertens sembra favorito lì davanti ma Milik in condizioni smaglianti scalpita e rappresenta un'arma davvero illegale. La vera sorpresa invece potrebbe essere rappresentata dall'inserimento dal 1' di Marko Rog in luogo di uno tra Allan e Zielinski che non sono al top della forma (sarebbe la prima volta dall'inizio per il croato in questo campionato!). Milan con alcuni problemi in retroguardia viste le assenze di Romagnoli (infortunio) e Bonucci squalificato: i rossoneri giocano contro quello che sarà il portiere del Diavolo nella prossima stagione: Pepe Reina. Speriamo con tutto il cuore non si debba creare nessun episodio imbarazzante che possa alimentare polemiche!
Parola al campo, domenica alle 15, stadio Meazza.