domenica 29 ottobre 2017

Napoli - Sassuolo 3-1: le pagelle degli azzurri



Altro tassello per il Napoli che vince la decima gara su undici e resta in vetta solitaria nel campionato italiano. Primo tempo stradominato dagli azzurri che però dopo aver trovato il vantaggio con un caparbio Allan non capitalizzano l'enorme mole di gioco e si fanno beffare da Falcinelli. Poco dopo Callejon direttamente da angolo sorprende Consigli che devia il pallone nella propria porta. Ripresa a ritmi meno elevati, i ragazzi di Sarri hanno la testa al City e non sfondano; arriva comunque il gol del 3-1 di Mertens sugli sviluppi di angolo. E la corsa continua...

REINA 5: non ci siamo, il gol del Sassuolo nasce da un suo errore (rinvio sbagliato)sugli sviluppi del quale Falcinelli stacca in rete con Pepe immobile e rassegnato al peggio.

MAGGIO 6,5: prova maiuscola del sempre pronto laterale veneto. Non fa rimpiangere Hysaj, assolutamente insuperabile nell'uno contro uno. Affidabile.

CHIRICHES 5,5: autoritario come sempre, bravo nel tenere la difesa alta, col passare dei minuti perde sicurezza e comincia a sbagliare in maniera preoccupante. Come nella situazione del rigore prima assegnato e poi revocato dal Var al Sassuolo (era fuori area il fallo del rumeno).

ALBIOL 6: lo spagnolo gioca alla grande ma viene fulminato da Falcinelli nell'occasione del gol emiliano. Per riparare parzialmente, su un angolo assiste Mertens che non si fa pregare (3-1).

GHOULAM 7: eccezionale l'algerino che cresce partita dopo partita. Dietro non sbaglia nulla, di testa ormai è diventato insuperabile e in proiezione offensiva è un'ira di Dio. Di destro trova un bolide che spacca il palo a Consigli battuto, Consigli che gli nega il gol nel finale.

ALLAN 7,5: segna il gol che sblocca la gara con la sua solita caparbietà e furbizia. Non si ferma un solo attimo ed anche nei minuti finali si rende protagonista di numerosi recuperi palla. Da applausi.

JORGINHO 6: solito lavoro d'ordine e giro palla. Appare nella ripresa un po' a corto di fiato.

HAMSIK 6: parte bene e sfiora il gol con un grande inserimento (Consigli bravissimo). Primo tempo di livello poi cala e perde in lucidità. Esce per far posto a ZIELINSKI 5,5 ancora lontano parente dello straordinario centrocampista di classe che conosciamo. In evidente difficoltà dal punto di vista della tranquillità e dell'autostima, perde palloni a ripetizione. Nel finale, a testimonianza di un momento decisamente avverso, colpisce un doppio palo con la sfera che danza sulla linea e torna a Consigli. Adda passá a'nuttat...

CALLEJON 6,5: molto più presente rispetto alle ultime uscite. Segna direttamente da angolo regalando l'immediato nuovo vantaggio al Napoli prima dell' intervallo. Anche nella ripresa è vivo e da un suo insidioso cross sulla testa di Albiol nasce il definitivo 3-1. Sarri gli risparmia gli ultimi minuti per far entrare ROG S.V.

MERTENS 6,5: non una giornata di quelle da raccontare ai nipotini ma il belga riesce comunque ad essere una costante spina nel fianco della difesa del Sassuolo. Tempista in occasione del 3-1 che gli permette di arrivare a quota 10 nei marcatori in campionato.

INSIGNE 6,5: non segna Lorenzo ma è di un'importanza capitale per il gioco partenopeo. Sovente i compagni di squadra si appoggiano sul folletto numero 24 che fa venire i mal di testa agli avversari per il suo continuo movimento. Esce per GIACCHERINI 6 che in pochi minuti lancia un segnale a tutti. Emanuele vuole dare il suo contributo alla causa azzurra.

SARRI 6,5: gira un po' gli uomini ricevendo puntualmente delle risposte positive (Maggio su tutti). Si arrabbia per alcune disattenzioni ma tutto sommato non può lamentarsi più di tanto. La squadra continua il suo cammino da leader.

sabato 28 ottobre 2017

Il Napoli ospita il Sassuolo: le ultime



Si gioca alle 15 di Domenica e già questo rappresenta una novità; Napoli e Sassuolo si sfidano con due obiettivi diametralmente opposti. Mister Sarri cerca la decima vittoria in campionato che consentirebbe di mantenere la vetta solitaria in classifica, Bucchi, un ex tra l'altro, ha bisogno di punti e risposte positive per evitare un esonero che sembra dietro l'angolo. Il mercato non è stato esaltante, è vero, ma la squadra emiliana è davvero una delle delusioni più grandi di inizio stagione; sicuramente incide anche il fatto di non avere a disposizione il suo migliore elemento, Berardi, rientrato da alcune settimane e nuovamente fermo ai box per un infortunio che lo terrà lontano dai campi per almeno un mese. Una tegola che non aiuta di certo Bucchi alle prese con diverse defezioni anche in difesa dove anche Cannavaro non è al meglio (ma l'ex capitano azzurro stringerà i denti per non mancare nel "suo"stadio).
Peggio non poteva capitare all'ex allenatore del Perugia che trova sulla sua strada quella che è considerata la squadra che gioca il miglior calcio d'Europa; il Napoli non vuole sottovalutare l'incontro contro una formazione che lo scorso campionato ha tolto al Napoli 4 pesantissimi punti. In attesa della sfida contro il City di Guardiola mercoledì, Sarri proverà una rotazione non particolarmente massiccia ma che comunque servirà a far rifiatare qualche elemento. 
Sembra arrivata l'ora del buon vecchio Maggio in luogo di un Hysaj che sarà chiamato agli straordinari contro Sane in Champions, mentre torneranno Allan e Jorginho, in panchina a Genova. In attacco il solito tridente mentre l'unico dubbio riguarda il febbricitante Albiol che però sembra aver smaltito a pieno l'influenza (eventualmente pronto l'ottimo Chiriches del Ferraris o rilancio del "desaparecidos"Maksimovic). C'è una differenza abissale tra le due compagini e gli azzurri dovranno far pesare la superiorità per tenere lontano le inseguitrici e preparare con il solito spirito positivo la notte europea. 100.000 spettatori in tre giorni al San Paolo: Napoli sogna in grande!

mercoledì 25 ottobre 2017

Genoa-Napoli 2-3: le pagelle degli azzurri



Arriva anche la nona vittoria su dieci gare ed il Napoli si riprende la vetta solitaria della classifica; il Genoa parte bene ed approfitta di un'incertezza della difesa partenopea per punire Reina con un gran diagonale dal limite di Taarabt. Il Napoli non sembra nelle serate migliori ma Dries Mertens nel giro di un quarto d'ora si inventa due gol di rara bellezza e capovolge lo score. Che potrebbe diventare più rotondo ma Hamsik e Zielinski graziano i liguri. Ripresa a tinte azzurre per mezz'ora, nella quale il Napoli sigla il gol del 3-1 con Zukanovic che mette nella propria porta un tiro-cross del solito Mertens, e praticamente non fa toccare palla agli avversari; il Genoa però risorge per un gol di Izzo nato da una punizione dubbia quanto casuale. Sofferenza finale per i ragazzi di Sarri che a questo punto temono la grande beffa. Finisce così, il Napoli è capolista!

REINA 6,5: non gli si può imputare nulla sul bolide di Taarabt, bravo su un tiro centrale deviato malignamente da Koulibaly. Nella ripresa nulla fino al quarto d'ora finale; sulla punizione dalla quale scaturisce il gol è bravo in un primo momento sul colpo di testa di Rossettini, poi viene beffato dal velenoso cross di Rigoni per Izzo.

HYSAJ 5,5: l'albanese alterna cose buone ad altre sconcertanti. Bravo e diligente fino a quando non regala con un misterioso fendente in orizzontale una ghiotta occasione all'incredulo Taarabt che grazia gli azzurri. Feroce nel pressare alto, sembra voler conquistare il mondo quando si avventura in avanti, poi si perde malinconicamente. Nel finale Perin gli nega il primo gol con la maglia del Napoli.

CHIRICHES 7: magari il gol iniziale del Genoa è un concorso di colpe che lo vede leggermente in ritardo sul marocchino del Genoa, poi però è a dir poco sontuoso. Annulla Galabinov nei duelli di fisico, esce sempre con classe e calma olimpionica dall'area azzurra e spesso avanza con autorità fino alla trequarti ligure. Albiol dalla panchina dorme sogni tranquilli, figuriamoci Sarri.

KOULIBALY 6,5: incerto sul vantaggio genoano, anche lui cresce in maniera notevole col passare dei minuti. Qualche errore anche per lui per troppa disinvoltura ma a due dalla fine un suo intervento in area in anticipo su Lapadula è a dir poco prodigioso.

GHOULAM 6: attento nelle rare occasioni in cui deve difendere, spesso e volentieri lo si trova addirittura 20/30 metri davanti ad Insigne sulla sinistra per sorprendere la difesa avversaria. Nulla di trascendentale in fase di spinta.

ZIELINSKI 5,5: poco convincente il polacco che si limita troppo rispetto al suo straordinario potenziale. Nel finale di primo tempo spreca una colossale occasione con un tiro che finisce a pochi centimetri dal palo. Anche nella ripresa non gli riesce nessuna giocata in grado di spaccare la difesa locale.

DIAWARA 6,5: molto bravo invece il sostituto di Jorginho, una sicurezza in mezzo al campo. Tanto fisico ed anche una buona distribuzione del pallone; incantevole il suo improvviso lancio che manda in rete Mertens per il raddoppio.

HAMSIK 5,5: primo tempo sufficiente macchiato da un gol mancato ad un metro dalla porta. Non sembra particolarmente ispirato ed anche la condizione non è smagliante. Esce per far posto ad ALLAN 6 che nel momento di pressione finale del Genoa è davvero fondamentale con la sua grande freschezza ed immensa forza fisica.

CALLEJON 5: continua il momento poco brillante dello spagnolo che litiga col pallone in più di un'occasione invece di sentenziare Perin. Corre sì, ma deve ritrovare lo smalto migliore. Esce per ROG 5,5 che probabilmente meriterebbe ancora di meno se non fosse per le ultime battute dove si riprende e trova anche il modo di mandare in porta Hysaj. Nel mezzo la solita, immancabile, ammonizione.

MERTENS 7,5: non era il solito nelle ultime uscite, ed anche ad inizio gara sembra poco reattivo e poco convinto. Poi pennella una punizione magistrale che gli fa tornare il sorriso e sale in cattedra realizzando la doppietta poco dopo con un gol da far vedere semplicemente ogni giorno nelle scuole calcio. Stop di destro e bolide di sinistro in un nano secondo sotto la traversa con Perin fulminato. Anche il terzo è opera sua, movimento alle spalle dell'avversario diretto e fendente a servire Callejon sul secondo palo, Zukanovic in tackle interviene e mette nella propria porta. Grande Dries.

INSIGNE 6,5: è lui a tentare la via del gol nelle prime battute ed è sempre dai suoi piedi che partono le azioni più pericolose. Grande lavoro di sacrificio, spesso lo si trova molti metri dietro Ghoulam che si sgancia come variabile impazzita. Esce negli ultimi minuti di gara per GIACCHERINI S.V. impegnato nel far trascorrere gli ultimi istanti di gara con la palla lontana dall'area azzurra, riuscendovi.

SARRI 7: cambia tre pedine, come ampiamente previsto, e riesce a vincere su un campo che negli ultimi due anni (quelli della sua gestione) aveva regalato due 0-0. Il Napoli riesce con autorità a ribaltare il risultato e sembra farlo con il minimo sforzo, fino a quel finale che andrebbe gestito meglio. Non si può prendere gol al primo tiro subito. Qui bisogna lavorare!

Genoa-Napoli a Marassi, non c'è spazio per il romanticismo!



Una storia bella e lunga 35 anni; quella del gemellaggio tra tifosi grifoni e napoletani che ha avuto l'apoteosi nel 2007 quando si festeggiò in campo, dopo un pareggio all'ultima di campionato di Serie B, la promozione nel massimo campionato per entrambe. Da allora ne ha fatta di strada soprattutto la società di De Laurentiis che si è stabilmente insediata nell'olimpo delle grandi d'Europa: e stasera infatti il Napoli si gioca tre punti importanti che consentirebbero di ritornare in testa al campionato dopo il momentaneo sorpasso dell'Inter (che ha vinto 3-2 nell'anticipo con la Sampdoria).
Juric nelle ultime due settimane sembra aver trovato finalmente l'equilibrio ed una parvenza di continuità: il Genoa infatti dopo aver espugnato Cagliari ha trovato un buon punto a San Siro contro il Milan di Montella. Certo ci vorrà la partita dell'anno contro un Napoli che non ha intenzione di lasciare altri punti per strada e mollare quel primato che sta facendo sognare una piazza.
Sarri da par suo è alle prese con le solite scelte di rotazione ed il suo compito maggiore sarà quello di individuare magari quei giocatori che hanno più bisogno di tirare il fiato: non ci sarà rivoluzione, e ci mancherebbe, ma crediamo che 2/3 elementi cambieranno rispetto alla gara di sabato con l'Inter.
Al vaglio tante ipotesi, noi ci proviamo: nessun dubbio in porta (Reina), linea difensiva che sta offrendo grandi garanzie (la migliore del campionato) che vedrà un solo cambiamento, Maggio in luogo di Hysaj. A centrocampo c'è aria di rotazione, molto quotato Rog ma siamo quasi sicuri che ci sarà posto per Diawara con Hamsik che giocherà aldilà di ogni ragionevole dubbio (ed abbiamo un presentimento sul possibile raggiungimento del record di Diego). Davanti dovrebbero partire i soliti 3 con la speranza che una gara messa sui binari giusti possa regalare spazio nella ripresa a giocatori come Giaccherini e soprattutto Ounas. Il Napoli vuole correre e battere il Genoa è troppo importante!

martedì 24 ottobre 2017

L' editoriale...del Silva



Termina anche la nona giornata e si ha sempre piú la sensazione che questo sia l'anno giusto per assistere ad un campionato avvincente ed incerto, almeno per quanto concerne le posizioni di testa.
Dopo otto vittorie consecutive il Napoli si ferma e pareggia a reti inviolate al San Paolo contro l'Inter di Spalletti; gli azzurri sono sempre primi (meglio sottolinearlo), hanno condotto la gara dall'inizio alla fine con personalità e mentalità senza dannarsi più di tanto per il gol che non arrivava  (Handanovic ne sa qualcosa), chiudendo la blasonata formazione nerazzurra costantemente nella propria trequarti mostrando una imbarazzante superiorità. Non era una neopromossa l'Inter ed è costata almeno tre volte la squadra partenopea: a fine gara l'esultanza del mondo interista per un punto che sa di miracolo. La stampa, che sappiamo bene da quale parte sia schierata, si esprime in termini trionfalistici per l'impresa del club meneghino: rimango esterrefatto ma non più di tanto, la forza dell'abitudine... Io l'ho letta diversamente e mi godo lo squadrone azzurro, chi vivrà, vedrà!
Si fanno sotto in maniera esaltante, dietro le due battistrada sopracitate, la Juventus e la Lazio, a 3 punti dalla capolista. I bianconeri tornano a vincere in maniera roboante (6-2 nello stadio "amico" del Friuli dove ogni anno sembra che si reciti un copione ben definito) nonostante l'inferiorità numerica e si rilanciano alla grande. Mister 90 chili (pardon 90 milioni) gioca bene ma non segna neanche a pagare! Segna invece eccome Ciro Immobile che con la doppietta rifilata al Cagliari (che la Lazio batte 3-0) raggiunge quota 13gol in 9 partite di campionato: pazzesco! Simone Inzaghi ha fatto un grande lavoro e pensare al quarto posto non costa nulla. Anche perché sembra esserci soltanto la Roma come altra pretendente (giallorossi passano a Torino grazie ad un'altra perla del sempre più decisivo Kolarov) mentre il Milan è in crisi nera e Montella sembra avere le partite contate. Il resto è noia come direbbe qualcuno, questo campionato forzatamente a 20 squadre non regge più: le ultime 3 o 4 fanno punti ogni morte di Papa e c'è il record storico del Benevento che ha perso tutte le 9 gare fin qui disputate (e che diamine!). Anche quest'anno assisteremo alla cessione dei migliori calciatori a gennaio per far cassa da parte di quelle squadre che in largo anticipo vedranno molto reale la possibilità di una comoda permanenza nella massima serie. Insomma se le cose non vanno nel Belpaese si fa nulla per porre rimedio.

Capitolo VAR: sono straordinariamente a favore di questa innovazione ed in generale non c'è malinconia del vecchio calcio che tenga; chiunque voglia non giocare sporco deve essere di conseguenza incline all'ingresso del supporto tecnologico.
Che va perfezionato, questo è vero quanto fisiologico: ma che addirittura venga utilizzato come causa principale delle proprie disfatte (vero Montella?) sembra davvero grottesco. E così Bonucci dopo anni di malefatte (in maglia a strisce non colorate) si becca un sacrosanto rosso per aver semplicemente ridotto un avversario ad una maschera di sangue per una gomitata.
Supporto che quando giocano determinate squadre non si sa come funzioni: ad Udine, volendo ricordarne soltanto una, Alex Sandro commette un fallo da rigore solare con il risultato ancora in bilico ma nessuno sembra fregarsene, nemmeno i giocatori friulani. Bah!

Capitolo idioti: ammazza e quanti ne abbiamo! Difficile portare il conto e si fa fatica anche a parlarne onestamente: come i supporter del Napoli che invece di ignorare i tifosi interisti che inneggiano al Vesuvio pensano bene di spaventarli con 6(i giornali del nord sono stati minuziosi) bombe carta.  Intanto i tifosi neroazzurri orgogliosamente urlano "Noi non siamo napoletani" e menomale aggiungerei, per poi continuare con il solito slogan "La rovina dell'Italia siete voi". Ok, sono d'accordo, ma quand'è che si vota per la separazione e per il ritorno del Regno delle due Sicilie?
Vorrei sorvolare sul fotomontaggio della piccola Anna Frank con la maglia giallorossa della Roma: il tifo laziale non è nuovo a queste merdate, la Capitale è popolata da troppe brutte persone!

P.S. Ho la sfortuna di essere seguito "leggermente" da meno persone che giornali e televisioni nazionali e quindi pochi, davvero pochi potranno essere quelli che si risentiranno delle mie poche righe. Davvero nulla rispetto a quello che i lettori e telespettatori del Meridione sono abituati da anni ad ingoiare in maniera troppo silenziosa e signorile!

sabato 21 ottobre 2017

Napoli - Inter 0-0: le pagelle degli azzurri



Si ferma il Napoli dopo otto vittorie, merito di un Inter che al San Paolo disputa una gara ultra difensiva, chiudendo tutte le linee di passaggio ed agendo di rimessa. Gli azzurri non producono la solita mole di gioco ma soprattutto quelle innumerevoli palle gol a cui siamo abituati: nonostante questo eroe della serata è un fantastico Handanovic che alla resa dei conti risulta essere fondamentale per il punto dei nerazzurri. La squadra di Sarri mantiene comunque due punti di vantaggio proprio sui ragazzi di Spalletti: mercoledì c'è il turno infrasettimanale, il Napoli è di scena a Genova contro i rossoblu.

REINA 6,5: solito grande numero di giocate con i piedi da centrocampista puro. Bravo su una velenosa conclusione di Borja Valero.

HYSAJ 6,5: attraversa una involuzione dal punto di vista strettamente tecnico, spesso pasticcia con i piedi. Ma piace la continua volontà di spingere nonostante dalle sue parti si aggiri un cliente difficile del calibro di Perisic. Nella ripresa mette in difficoltà seriamente Nagatomo supportando gli attaccanti.

ALBIOL 7: dopo la brutta parentesi inglese si riprende la propria retroguardia con autorità e classe. Decisivo con un salvataggio sulla linea di testa su tiro a botta sicura di Vecino che aveva aggirato Reina.

KOULIBALY 6,5: egregia la gara del senegalese che annulla Icardi e si lancia in chiusura sulle ali interiste che si affidano alle ripartenze in campo aperto. Per poco non fa venire giù il San Paolo con una conclusione alta dopo un coraggioso tentativo offensivo in solitario.

GHOULAM 6,5: davvero difficile trovare un terzino di questo calibro in circolazione. Non sfonda granché anche per l'attenta disposizione difensiva disposta da Spalletti. Ma i suoi miglioramenti maggiori sono quelli relativi alla fase difensiva, impeccabile.

ALLAN 6,5: nel primo tempo in qualche frangente i suoi spunti risultano esaltanti e trascinanti per tutta la squadra. Tenace, combattivo come sempre, col passare dei minuti cala vistosamente tanto da convincere Sarri ad inserire ROG 5,5 che si lascia preferire nell'interdizione, mentre è troppo scolastico nel far girare il pallone dimostrando una sorta di timore nel prendersi le responsabilità della giocata.

JORGINHO 6,5: prestazione di livello del brasiliano che si prende l'onere di dirigere la stragrande maggioranza delle trame del Napoli. Non ha paura dei contrasti mostrando anche un'avvenuta crescita soprattutto sotto il profilo fisico.

HAMSIK 6: la squadra si appoggia sovente a lui che sul binario mancino cerca di piazzare la giocata decisiva. Un paio di conclusioni che fanno il solletico al portentoso Handanovic. Esce per ZIELINSKI 6,5 che cerca a testa bassa di cambiare le sorti dell'incontro. Un suo velenoso sinistro viene respinto in bello stile dal portiere sloveno; all'ultimo respiro mette in porta Mertens che si fa ipnotizzare dal solito estremo difensore dell'Inter.

CALLEJON 6: ancora una partita non particolarmente esaltante per lo spagnolo che comunque offre il suo contributo dignitoso. Bello un destro che Handanovic non trattiene e che per poco non consente a Mertens di ribadire in rete.

MERTENS 6: si sta prendendo una pausa, non è più velenoso nelle ultime uscite ed anche nella serata contro l'Inter per certi aspetti delude un po'. Clamoroso un pallone che si fa ribattere al centro dell'area con Insigne completamente libero di battere alla sua sinistra.

INSIGNE 6,5: ha attirato tutte le attenzioni in questi giorni che hanno preceduto la gara in quanto il suo impiego, la sua presenza era chiaramente a rischio. Lorenzo invece sta bene ed è il più continuo nel cercare la soluzione personale per sbloccare il match. Niente da fare, sia la mira che la dea bendata gli voltano le spalle. Al suo posto entra OUNAS S.V. capace di alcuni numeri che ne risaltano la grande qualità tecnica. Mereiterebbe maggiore fiducia e minutaggio.

SARRI 6,5: parte dei soloni ha cominciato con le critiche ed altri ne verranno fuori solo perché non ha vinto una gara. Il buon Maurizio si consoli con il fatto che Spalletti abbia apertamente rinunciato a giocare e che il primato appartiene tutto a lui.

Al San Paolo per la nona sinfonia...



Sfida affascinante al San Paolo tra la prima e la seconda della classe: il Napoli attende l' Inter di Luciano Spalletti che insegue a 2 punti dai ragazzi di Sarri. Una classifica che probabilmente premia oltre i propri meriti la compagine meneghina ancora lontana da quella che dovrebbe essere la creatura voluta dal tecnico ex Roma. La vittoria in extremis nel derby ha caricato i nerazzurri che sono concentrati e soprattutto decisi a sfruttare la possibilità enorme di compiere un sorpasso che avrebbe un significato di non poco conto; il fatto poi di non giocare le coppe e di aver avuto una settimana di lavoro per preparare la gara sembra un vantaggio da non trascurare.
Insigne sí, Insigne no: questo è invece il dilemma che accompagna il Napoli ed il suo staff in vista del delicato match e che tiene in apprensione i tifosi partenopei. Lo scugnizzo di Frattamaggiore è uscito malconcio martedì dal rettangolo di gioco dell'Etihad ma fortunatamente trattasi di nulla di grave, solo affaticamento all'adduttore. C'è la volontà di non rischiare ma l'impressione è quella che alla fine il 24 azzurro sarà regolarmente in campo dal primo minuto.  In caso di forfait numerose le opzioni per la sostituzione: Zielinski in posizione larga, il sempre affidabile Giaccherini o il rampante Ounas che non vede l'ora di esaltare i calorosi tifosi di Fuorigrotta. Per il resto tornerà Jorginho a centrocampo così come Allan, mentre solita sarà la linea a 4 di difesa. Gli azzurri ormai giocano ogni settimana per aggiornare i record raggiunti la settimana precedente; in questo campionato sarebbe la nona consecutiva (addirittura 14esima vittoria se si considerano le ultime 5 del torneo scorso). Napoli sogna ma lo fa con consapevolezza, la stessa che rappresenta il punto di forza del gruppo guidato da Sarri che non ha intenzione affatto di fermarsi. Con insigne o senza Insigne!

mercoledì 18 ottobre 2017

Man City - Napoli 2-1: le pagelle degli azzurri



Ennesima prova di maturità del Napoli che perde si misura all'Etihad contro lo squadrone di Pep Guardiola che a fine gara avrà parole di straordinaria stima e ammirazione per il gruppo di Sarri. Partenza shock dei partenopei che subiscono per mezz'ora lo strapotere dei padroni di casa (tra i favoriti alla vittoria finale della Champions); prima Sterling e poi Gabriel Jesus trafiggono Reina, poi De Bruyne spacca la traversa e Koulibaly salva con tempismo sulla linea. Imbarcata? Neanche per sogno, il Napoli si scuote e comincia a macinare il suo gioco; c'è un'occasione d'oro con un penalty che Mertens si fa però respingere dal bravo Ederson. Lo stesso belga non sfrutta a dovere un altro paio di situazioni favorevoli che avrebbero pesato e non poco sulla gara. Ripresa di marca napoletana: ancora rigore che Diawara con prepotenza e personalità si incarica di battere; è gol ed il City comincia a vedere le streghe. Finisce però 2-1, il Napoli fallisce almeno due occasioni d'oro e purtroppo porta a casa la seconda sconfitta in tre gare di Champions.  Sarà dura ma non è affatto finita: tra due settimana gara a parti invertite, il Napoli vuole la rivincita!

REINA 6: nessuna colpa sui due gol dei Citizens, prova di personalità e carisma che infonde ai suoi nel momento più critico. Bravo in alcune uscite con i piedi.

HYSAJ 4,5: sul banco degli imputati soprattutto per il terrificante avvio sullo scatenato Sane che gli fa venire i mal di testa. Negativo in occasione del vantaggio inglese e sul raddoppio è in ritardo sulla diagonale. Non riusciamo a vedere più l'albanese della prima stagione in azzurro... Entra MAGGIO 6  che con esperienza tiene come può sulla sua fascia di competenza. Sempre pronto ed affidabile il buon vecchio Christian!

ALBIOL 4,5: anche il grande Raul sbaglia completamente gara. Non convince nell'azione del primo gol ed il secondo lo regala praticamente lui con una sciagurata respinta di testa centrale che consegna palla agli avversari. Non riesce a riscattarsi e la sua è una continua sofferenza sbagliando anche gli alleggerimenti più semplici. Incubo.

KOULIBALY 6: tiene come può l'intera retroguardia dovendo fare i conti con la serata negativa di due componenti su tre della linea difensiva. Fondamentale un salvataggio sulla linea che avrebbe permesso al City di volare sul 3-0.

GHOULAM 7: è ufficiale, l'algerino non si ferma più ed ha raggiunto un livello top. E non ci riferiamo alla ripresa dove è l'autentico trascinatore dei suoi e determina il penalty che dimezza lo svantaggio con una giocata stile-Spal; quello che resta negli occhi è l'assoluta affidabilità nella fase difensiva anche nel momento nero della gara con gli inglesi che devono sfondare giocoforza dalla parte opposta. Con Faouzi non si passa e purtroppo Guardiola (che sarebbe sulle sue tracce) lo sa bene...

ZIELINSKI 4,5: non attraversa un buon momento il buon Piotr che anche a Manchester stecca di brutto(non facciamo giri di parole). Lento, impaurito, sulle gambe e mai propositivo; cerca un parziale riscatto nella fase finale ma non convince. Provaci ancora Piotr!

DIAWARA 6,5: non ci fa impazzire il suo impatto ed anche lui nella prima mezz'ora-show del City è in bambola. Poi si riprende e fa valere il suo fisico: e se poi pensi a come va a prendersi quel pallone per calciare il rigore del 2-1... Personalità da vendere a soli 20 anni!

HAMSIK 5: timido anche il Capitano che assiste all'assalto inglese con gli avversari che gli sfuggono da tutte le parti e spesso gli scippano troppo facilmente il possesso. Nel secondo tempo entra meglio ma non piace più di tanto. Al suo posto entra nei dieci e poco più minuti finali OUNAS 6 che però fa in tempo a lasciare una sensazione più che positiva. Il City lo soffre e per poco non paga dazio su una bella giocata dell'algerino. Che aspettiamo quanto prima in campo con un maggiore minutaggio...

CALLEJON 5,5: ci prova ma con scarso costrutto. Non è nel periodo migliore e non è devastante.

MERTENS 5: lo avevamo visto poco brillante anche all'Olimpico ma è fisiologico, e ci mancherebbe, che possa essere non un ciclone per tutte e 60 o giù di lì gare stagionali. Brutto il rigore che avrebbe cambiato la storia dell'incontro e poco convincente in due-tre occasioni che avrebbero meritato sorte e scelte migliori.

INSIGNE 6: è uno dei pochi, se non l'unico, a prendere iniziative nel momento migliore del City calandosi nella parte del trascinatore. Non riesce ad incidere anche perché poco e mal supportato. Si fa male ma dovrebbe essere nulla di grave. Al suo posto ALLAN 7 che stravolge, e non è la prima volta, la gara dei suoi. Grinta da fare invidia e grande efficacia nei duelli con gli avversari dai quali ne esce quasi sempre vincitore. Da un suo testardo recupero palla in pressing alto nasce un'occasione colossale per il Napoli. Che attualmente non si può rinunciare al brasiliano lo abbiamo già detto, vero?

SARRI 7: gli azzurri soffrono l'impatto con il campo inglese e c'è da dire che attualmente il City può battere tranquillamente qualsiasi avversario al mondo. Se poi Pep Guardiola (che in qualche squadretta ha giocato e mi pare allenato e qualcosina ha pure vinto) a fine gara dichiara di non aver affrontato mai in vita sua una squadra così forte non è tutto da buttare, no? Forza Maurizio e ancora complimenti. Ora testa all'Inter!



sabato 14 ottobre 2017

Roma - Napoli 0-1: le pagelle degli azzurri



E' un sabato italiano ma non uno qualunque; nel pomeriggio la Lazio fa l'impresa di battere a domicilio la Juventus di Allegri ed all'Olimpico il Napoli non si fa sfuggire l'occasione della prima fuga del campionato, battendo di misura la Roma di Di Francesco. Un primo tempo favoloso, perfetto quello dell'orchestra del maestro Sarri che domina in lungo e in largo realizzando con Insigne, al suo primo sigillo contro i giallorossi in carriera. Nella ripresa si comincia con il solito spartito ma ai partenopei non riesce il colpo del ko: questo permette alla Roma di trovare il coraggio di riversarsi con convinzione in avanti e l'ultimo quarto d'ora è una sofferenza con il risultato in bilico. I capitolini colpiscono anche un palo (con Fazio) ed una traversa (con Dzeko) ma il risultato non cambia: 8 su 8 e vetta in solitario. Libidine azzurra!

REINA 7: sicuro quando i compagni spesso si rifugiano tra i suoi sapienti piedi. Bravo su alcuni palloni provenienti dagli esterni (non quando va a vuoto su un angolo di Kolarov) ed eccezionale su un colpo di testa di Fazio destinato nell'angolo e spinto sul palo.

HYSAJ 6: fino a qualche minuto dalla fine avrebbe meritato almeno mezzo voto in più ma nel finale alcune incertezze potevano costare caro.

ALBIOL 7: impeccabile lo spagnolo, pronto a giocarsela con il lungo Dzeko di fisico e a chiudere su tutti palloni che arrivano dalle parti della difesa azzurra.

KOULIBALY 7: conferma di livello per il senegalese che concede le briciole a Dzeko & c., straordinario sulle chiusure a velocità supersonica. Anticipa sistematicamente gli avanti giallorossi ed addirittura si catapulta in avanti in un'occasione dove Insigne avrebbe potuto anche premiarlo.

GHOULAM 7: non si ferma più il pendolo algerino, garanzia di qualità e costanza di spinta. Il suo primo tempo è una sinfonia, nel secondo tempo offre anche un saggio della sua raggiunta completezza con degli interventi precisi e tempisti in fase difensiva.

ALLAN 7: aggressivo, su ogni pallone e con grande lucidità quando lo stesso è tra i suoi piedi. Anche non concitato finale, quando la squadra tende ad abbassarsi, duella con efficacia.

JORGINHO 7: nella prima frazione è sontuoso, una sorta di Riccardo Muti alle prese con il Rigoletto. Detta i tempi nonostante il rognoso Nainggolan voglia impedirgli di ragionare e si permette il lusso di alcune licenze offensive; viene ingiustamente ammonito per un presunto fallo su Florenzi e sembra perdere sicurezza. Viene sostituito a poco meno di 20 minuti dal 90esimo da DIAWARA 6 che dopo un impatto non facile prende le misure e contribuisce all'ottenimento dei tre punti.

HAMSIK 6,5: lo vorremmo vedere sempre così e non per una gara che non lo ha visto brillare in maniera evidente ma per il fatto che lo slovacco fosse in partita in modo altamente concentrato e con piglio aggressivo e costante come quando in un paio di occasioni si esibisce in alcuni recuperi a strappare il possesso all'avversario di turno. Vicino al gol con un bel destro che però risulta centrale. Viene sostituito da ZIELINSKI 5 che si rivela una delusione nel quarto d'ora finale. Ci aspettavamo freschezza, maggiore garanzia sul possesso palla e qualche strappo dei suoi per colpire mortalmente i giallorossi. Niente di tutto questo, il polacco stecca.

CALLEJON 6: una gara di sacrificio con tanti movimenti e tanti tagli, specialità della casa, mai sfruttati dai compagni di squadra che stranamente lo ignorano. All'Olimpico gli azzurri giocano esclusivamente sul versante mancino e per una serata il buon Josè vive da protagonista sì, ma non sotto i riflettori. Nel finale fa posto a ROG 6 che se la cava in maniera dignitosa anche se nelle ultime battute dalle sue parti Perotti e Kolarov cercano disperatamente la giocata che consenta alla Roma di acciuffare il pari. Per poco dopo aver saltato due avversari in bello stile non regala un assist d'oro ad Insigne.

MERTENS 6,5: meno brillante del solito ma comunque importante per il grande movimento e determinante per lo sviluppo delle azioni della squadra. Letale quando dà profondità agli azzurri come in occasione del gol. Poco lucido in alcune circostanze, di solito è una sentenza.

INSIGNE 7,5: l'uomo copertina, il match-winner. Il primo tempo è una poesia compreso quel gol eccezionale che mette in evidenza la sua strabiliante velocità d'esecuzione dopo uno stop a seguire da sogno. Nel secondo tempo scarica il contachilometri, non si ferma mai! E' il suo centesimo gol tra i professionisti, il duecentesimo del Napoli sotto la gestione Sarri ed il primo personale alla formazione capitolina. Nel novembre 86 il Napoli vinse a Roma con lo stesso risultato grazie ad una prodezza del Pibe, a fine stagione avrebbe vinto il suo primo tricolore: tutto sembra tornare...

SARRI 7,5: per lui parlano i numeri, 13 vittorie consecutive in Serie A, 20 risultati utili, un gioco entusiasmante ed una consapevolezza da grande. La griffe è sua!

venerdì 13 ottobre 2017

C'era una volta il "Derby del Sole"...: Roma - Napoli!



Eh già, c'è stato un tempo in cui Roma-Napoli, che si giocasse nella capitale od a Partenope, rappresentava in tutto e per tutto un'autentica festa: negli anni '80 vi era addirittura un gemellaggio tra le due tifoserie davvero spettacolare ed invidiabile. Poi le crepe della stagione 1986-87 con il cuore laziale Giordano che approda in azzurro e l'ostilità della curva giallorossa platealmente dimostrata allo scambio dei gagliardetti la stagione successiva: era la partita che vide la Roma passare in vantaggio con un gol di Pruzzo ed essere raggiunta dal Napoli scudettato ridotto in 9 uomini per le espulsioni di Careca e Renica con un gol di Francini. A fine gara l'esultanza rabbiosa ed adrenalinica di un guerriero come Salvatore Bagni che mostra l'"ombrello" alla curva romanista; apriti cielo, fine dell'amicizia, da quel momento per il popolo napoletano fischi ed insulti razziali, anche per i romani da quel giorno i napoletani puzzano! E cosa dire della tragica ed ormai arcinota morte del tifoso Ciro Esposito in seguito ad un agguato meschino e codardo da parte di un supporter giallorosso; quella sera andava in scena la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, doveva essere una festa, appunto doveva...
Non potrà essere mai più la stessa cosa la gara tra le due squadre ed infatti puntuale come tutti gli anni sussiste un assurdo quanto ingiusto divieto ad assistere allo spettacolo da parte dei residenti della regione Campania (al ritorno al San Paolo saranno gli abitanti laziali a non poter assistere alla gara all'interno dell'impianto di Fuorigrotta). Peccato perché un evento di tale portata meriterebbe altra cornice ed un'ambiente di gran lunga più sereno.
Ma occupiamoci di calcio giocato ed è cosa buona e giusta: il Napoli schiacciasassi ed ammazza-record di Maurizio Sarri arriva all' Olimpico con quella consapevolezza che lo contraddistingue e che hanno fruttato 21 punti nelle prime 7 gare, un bottino che vale attualmente il primato solitario. La Roma di Di Francesco dal canto suo attraversa un buon momento ed è reduce dalla autoritaria affermazione di San Siro sponda Milan. Ci sono i presupposti per una gara dai contenuti notevoli, attualmente il Napoli sembra avere maggiori certezze e si fa preferire, ma non bisogna sottovalutare ( e gli azzurri non lo faranno) la compagine giallorossa. Sfida a distanza tra i due bomber che si giocano la leadership di bomber nell'anno solare in Italia: Dzeko ha già messo a referto 32 reti (come il napoletano Immobile tra l'altro) tra club e nazionale mentre Dries Mertens segue a 30 ed è intenzionato a fare il sorpasso entro la fine dell'anno. La Roma dovrà fare a meno di Strootman ed El Shaarawy mentre Sarri non dovrebbe concedere sorprese e si affiderà a quelli che sembrano conferire maggiori garanzie: solito schieramento a quattro davanti a Reina e centrocampo (dove solitamente sussistono ballottaggi) che presenterà i due brasiliani Allan e Jorginho al fianco dell'insostituibile capitano Marek Hamsik. Tridente di fuoco che vuole confermare la propria prolificità e le spumeggianti e solite spettacolari trame: la Roma è avvertita, a Napoli non esiste più il tabù legato alla parola Scudetto, gli azzurri stanno dimostrando di meritarlo sul campo. Banco di prova importante quindi sabato sera alle 20:45, arbitrerà Rocchi.

domenica 1 ottobre 2017

Napoli - Cagliari 3-0: le pagelle degli azzurri



Vittoria disarmante, spettacolare, netta del Napoli che distrugge un Cagliari praticamente non pervenuto. Apre le danze il tanto discusso e atteso Marek Hamsik dopo tre minuti; c'è solo la squadra di Sarri in campo ma il raddoppio arriva soltanto nel finale di tempo grazie ad un rigore procurato e trasformato dal solito Mertens. Il secondo tempo vede il Napoli andare subito sul 3-0 grazie a Koulibaly bravo a beffare Cragno su piazzato di Jorginho. Non c'è stata partita, neanche per un minuto; questa squadra sembra un cannibale e fa ben sperare per il futuro. Intanto vetta in solitario in attesa della Juventus impegnata nella gara serale di Bergamo.

REINA S.V.: il nemico numero uno è senza dubbio il caldo straordinario che avvolge Fuorigrotta. Interventi degni di questo nome, zero.

HYSAJ 6,5: l'albanese gioca praticamente dalla metà campo in su esibendosi in sgroppate apprezzabili. Sembra aver aggiustato anche il piedino al momento del cross.

ALBIOL 6,5: infastidito quasi nulla dagli inesistenti attaccanti sardi, giganteggia sui palloni alti dove annulla l'ex Pavoletti.

KOULIBALY 7,5: giganteggia in anticipo con la sua fisicità clamorosa e nel gioco aereo. Sottolineate dalle ovazioni del pubblico alcune sue giocate in chiusura mostruose. E poi, chiamatelo particolare, quel gol del 3-0 che rappresenta già il secondo del campionato. Da paura!

GHOULAM 6,5: bello, fluido ed armonico il suo continuo andamento sull'out di sinistra dove imperversa senza timore alcuno. Un fattore per questa squadra; prima di uscire, nel finale, ci prova con una sventola di sinistro che avrebbe fatto venir giù lo stadio. Al suo posto esordisce finalmente MARIO RUI S.V.

ALLAN 7: un rullo compressore, recupera dei palloni in maniera quasi unica ed anche la qualità non manca. Guerriero. Al suo posto OUNAS 6,5 che lancia un bel segnale al mister ed all'ambiente: il ragazzo c'è ed è pronto con i suoi numeri ad aiutare il gruppo. Per poco con un gran sinistro non fa 4-0.

JORGINHO 7,5: sarà anche poco sponsorizzato, sarà anche poco gradito dal ct Ventura rispetto ad altri centrocampisti in Nazionale (motivi oscuri), ma noi ci godiamo questo calciatore diventato ormai totale. Non sbaglia un passaggio che sia uno, è il primo ad attaccare e ad accorciare quando le punte perdono il possesso della sfera ed ultimamente lo vediamo anche più convinto nella proiezione offensiva. Suo il calcio piazzato che favorisce il gol del 3-0.

HAMSIK 7: lo aspettavamo tutti e lui pronti via scambia con Mertens ed entra prepotentemente in area trafiggendo Cragno di sinistro facendo esplodere il suo stadio. Si libera mentalmente e si vede, è nel vivo del gioco, tocca tanti palloni e con una qualità non indifferente. Ci prova ancora ma va soltanto vicino alla doppietta: intanto è a solo un gol da Maradona...

CALLEJON 6,5: soprattutto nel primo tempo sembra quasi voglia risparmiarsi e non attaccare con continuità gli spazi e l'area avversaria. Ma tutto ad un tratto si scuote e si concede alcuni minuti che sono uno spettacolo, compreso uno slalom tra due avversari con tiro finale deviato miracolosamente da Cragno. Sarri nota un po' di stanchezza e lo esenta per ROG 6 che non aggiunge molto a questa gara ormai già in archivio.

MERTENS 7,5: non tradisce mai Dries, mai. Tre minuti e regala un'assist ad Hamsik che solo a pensarlo è cosa da menti superiori. Poi tanto movimento, alcuni scambi che fanno bene allo spettacolo e quel rigore procurato e trasformato con sicurezza.

INSIGNE 6,5: grande continuità su quella corsia dove la squadra si appoggia senza esitazione. Con Hamsik e Ghoulam è un continuo far girar la testa agli avversari.

SARRI 7: come le gare consecutive dei suoi ragazzi che hanno fruttato ben 21 punti! Il Napoli è un piacere per gli occhi degli amanti di questo sport, un gruppo che sembra non conoscere ostacoli. Ed i record continuano...