sabato 30 settembre 2017

Il Napoli ospita il Cagliari dell'ex Rastelli



Dopo il successo di martedì in Champions il Napoli vuole proseguire la sua inarrestabile corsa in campionato dove viaggia a vele spiegate. Sinora 6 vittorie su altrettante gare per la collaudata armata di mister Sarri che è attento e concentrato nel tenere i suoi lontano da riflettori, proclami o quant'altro; certo e' che la possibilità del settimo successo stuzzica e non poco il tecnico di Bagnoli. Al San Paolo arriva un Cagliari double-face: i sardi infatti riescono ad alternare prestazioni di tutto rispetto ad altre uscite a dir poco imbarazzanti e prive di particolari spunti. Una vera e propria incognita per la squadra partenopea che però ha imparato a non sottovalutare avversari di caratura medio-piccola, anzi sotto questo aspetto c'è stata una rivoluzione significativa. A Fuorigrotta si giocherà domenica alle 12:30 (appuntamento che a Sarri non va proprio a genio); poche le novità previste per quanto concerne la formazione iniziale, probabilmente una sorpresa potrà riservarla esclusivamente una scelta tra i tre di centrocampo. Maksimovic giocherà, udite udite, la sua terza gara consecutiva da titolare (inutile rischiare un Albiol non ancora del tutto ripreso dal problema alla schiena); scontato il tridente dei piccoli indemoniati, in mezzo al campo sembrano Allan e Jorginho i più seri candidati ad affiancare Hamsik dal primo minuto. Insomma, il Napoli cerca di allungare la serie record di vittorie e non può  essere il Cagliari, con tutto il rispetto, a far paura a questo entusiasmante gruppo. Sarà Napoli 7 bellezze?

martedì 26 settembre 2017

Napoli - Feyenoord 3-1: le pagelle degli azzurri



Vince il Napoli e riscatta la sconfitta dell'esordio di Champions contro lo Shakhtar; il Feyenoord viene travolto dal tridente delle meraviglie, Insigne nel primo tempo e Mertens e Callejon nella ripresa. A pochi secondi dal triplice il gol di Amrabat che fa infuriare Sarri. Gli azzurri continuano il loro straordinario percorso.

REINA 7: serata di gloria per il portiere spagnolo, bravo in 3/4 parate sicure a terra e protagonista di un rigore parato che avrebbe proiettato gli olandesi ad un solo gol di scarto. Si arrabbia e non poco per il gol subito al minuto 93 per una dormita della retroguardia.

HYSAJ 6,5: l'albanese sta crescendo sotto il punto di vista della condizione fisica. Sprinta con grande autorità sulla fascia di competenza e scambia con Allan che è una bellezza. Solido in retroguardia.

MAKSIMOVIC 5,5: ha bisogno di continuità e su questo non ci piove. E bisogna avere pazienza se è ancora incerto in alcuni disimpegni e non è sincronizzato alla perfezione con i compagni di reparto. Alla fine si addormenta e gli olandesi colpiscono.

KOULIBALY 6: complice della dormita finale, se la cava però sempre con grande forza e fisicità. Comincia quasi tutte le azioni del Napoli.

GHOULAM 6,5: non ha bisogno la squadra di un super Faouzi nella notte di Champions ma il laterale azzurro sfodera un'altra prestazione autoritaria. Grande continuità e qualità.

ALLAN 7,5: il migliore in campo, in senso assoluto. Corre per 90 minuti e recupera un'infinità di palloni, è in condizioni sfavillanti ed il Napoli in questo momento non può fare a meno di questo ciclone. Straordinario.

JORGINHO 6,5: torna in cabina di regia ed il Napoli ne guadagna in sicurezza ed in qualità. Fa girare la squadra e cerca di avanzare per colpire con l'ultimo passaggio che però viene sempre intercettato dagli olandesi. Nei minuti finali esce per DIAWARA S.V. che fa in tempo a prendersi un cartellino inesistente, ennesima topica di un arbitro mediocre.

HAMSIK 5: vaga per il campo alla ricerca della posizione migliore ma sbaglia tanto. Buoni due inserimenti sprecati pero'in malo modo. Esce per ZIELINSKI 6 che conferma per l'ennesima volta una predisposizione favorevole a subentrare a gara in corso dove risulta più fresco e vivace.

CALLEJON 6,5: non brilla ma il gol in diagonale, specialità della casa, ne conferma le straordinarie capacità balistiche di cui è in possesso. Esce per ROG 6 che fornisce un buon contributo nelle fasi finali.

MERTENS 6,5: non si ferma mai il piccolo grande Dries che pure non vive una delle sue migliori serate. Ad inizio ripresa il Feyenoord commette un'enorme ingenuità e consegna il pallone al 14 azzurro che sentenzia gli olandesi. Suo l'assist per Callejon. Può bastare.

INSIGNE 7: indirizza la gara sul binario giusto. Recupera palla e si infila come un razzo nella trequarti olandese tagliando la difesa come lama nel burro; il suo destro va a morire nell'angolino alla destra del portiere, tutto questo dopo 7 minuti. Lavoro encomiabile ed intelligenza calcistica superiore alla media come quando lo vedi quarto di difesa a sinistra perché Ghoulam è intento in un raid offensivo. Come sempre, Magnifico.

SARRI 7: fa bene a non cedere alla tentazione di una mini-rivoluzione, giocano quelli più affidabili in questo momento. Con Hamsik sta facendo un lavoro da psicologo, lo slovacco risponde a piccoli segnali ma riesplodera' in maniera devastante. Approfitta del mal di schiena di Albiol per concedere a Maksimovic i secondi 90 minuti consecutivi dopo Ferrara (un record da quando veste la maglia azzurra). Ha preparato bene la gara ed ha mantenuto alta la tensione dei suoi; visibilmente contrariato per quel gol al 93esimo beccato in maniera ingenua.

sabato 23 settembre 2017

Spal - Napoli 2-3: le pagelle degli azzurri



Altro record per il Napoli che per la prima volta nella storia vince le prime 6 gare di campionato: lo fa risolvendo una gara difficile, sporca, dove conta molto una mentalità ormai consolidata, quella che fa la differenza. Azzurri colpiti dal napoletano Schiattarella (al suo primo centro nella massima serie) ma Insigne un minuto dopo con un lampo pareggia. Il primo tempo scorre via senza particolari sussulti ed anche nella ripresa sembra non ci sia la forza per cambiare le sorti dell'incontro: Sarri allora ci prova con un attaccante (Milik) in più ed immediatamente fa centro Callejon. Fatta? Neanche per sogno; il neo-entrato Rog commette un fallo ingenuo dal limite e Viviani fulmina Reina (è 2-2). Per la squadra partenopea si fa vivo lo spettro di un pareggio beffardo ma Ghoulam decide di fare tutto da solo e con una giocata splendida firma la vittoria azzurra. Nel finale Milik si fa male da solo: sembra una cosa seria, incrociamo le dita.

REINA 4,5: il portiere dalla maggiore personalità del mondo mostra ancora una volta dei limiti tra  i pali davvero evidenti. Il tiro di Schiattarella lo sorprende, poi compie un paio di uscite forse avventate ma viene graziato. Sulla punizione di Viviani fa un passo verso il centro da pollo; gli avversari tirano ed il Napoli sembra non avere il portiere!

HYSAJ 5,5: i ferraresi dalla sua parte non sfondano e lui si concede anche continue licenze in fase offensiva: pasticcia troppo con i piedi però.

MAKSIMOVIC 6,5: un voto di stima soprattutto perché è alla sua prima apparizione stagionale ed è un elemento che ha bisogno di continuità. Inizialmente sembra in difficoltà, non ha le misure del campo e mostra impacci anche dal punto di vista della tenuta. Poi cresce col passare dei minuti e nel concitato finale è bravo ad immolarsi a difesa della propria area.

KOULIBALY 5,5: meno lucido e straripante del solito. Siamo abituati ad un altro Kalidou.

GHOULAM 7,5: l'uomo della partita. Niente da segnalare nel primo tempo ma alla fine la vince quasi da solo. Cross perfetto per il 2-1 di Callejon poi quando la Spal fa 2-2 decide di inventarsi una giocata da top-player e con il suo piede sordo la mette nell'angolino lontano dove Gomis proprio non può arrivarci. È un gol da tre punti!

ZIELINSKI 5,5: fa il compitino con il suo piede educato ma si limita all'ordinaria amministrazione senza nemmeno brillare. Ci aspettiamo tutt'altro da uno della sua classe. Esce per MILIK 6 a cui va l'Oscar della sfortuna quando da solo al minuto 90 si accascia al suolo per un crac al ginocchio destro. Pochi secondi prima Gomis gli nega la gioia del gol a tu per tu in contropiede: come ti può cambiare la vita nel giro di un minuto...Resta comunque impressa la scossa che il polacco ha saputo dare ai suoi. Speriamo che l'esito dei controlli non darà spiacevoli responsi.

DIAWARA 5: brutta gara del ragazzone, un altra risposta che non ci è piaciuta dopo la delusione di Charkiv. Sbaglia molti tocchi facili, non indovina un lancio e lascia troppo scoperta la retroguardia come nell'occasione del gol di Schiattarella.

HAMSIK 4,5: in gita a Ferrara il capitano azzurro. Fermo, svogliato, poco incisivo. Doveva giocare per forza? Al suo posto ALLAN 7 che ancora una volta spacca la gara con la sua elettricità.  Pochi secondi e si capisce che con il brasiliano è tutta un'altra storia. Si mangia gli avversari e fa ripartire i suoi. In formissima!

CALLEJON 7,5: nel primo tempo non trova il solito guizzo ma è decisivo nell'azione del gol di Insigne. Realizza la rete del momentaneo 2-1 con un tempismo sensazionale. Nel finale con la squadra in 10 per il ko di Milik è fenomenale nel fare reparto da solo e guadagnare punizioni, angoli e rimesse laterali importantissime. Santo subito.

MERTENS 5: fa un certo effetto vederlo annaspare senza mai incidere, senza un acuto. Ci prova pochi secondi prima di essere sostituito ma sul suo sinistro Gomis è prodigioso. Al suo posto entra ROG 5 che dopo pochi secondi dal suo ingresso fa la frittata con un fallo dal limite ingenuo figlio di una irruenza fuori luogo. Un errore di una gravità inaudita che viene subito punito da Viviani, una delle poche soluzioni in possesso agli uomini di Semplici. Dopo è bravo con la sua straripante fisicità e cambio di passo necessari ad innescare le micidiali ripartenze dei suoi: manda in porta Milik che però non fa centro.

INSIGNE 6,5: spaventosa la velocità d'esecuzione con la quale di sinistro pareggia immediatamente i conti. Prova a dialogare in maniera costruttiva con i compagni per scardinare la resistenza della difesa della Spal ma non è aiutato.

SARRI 7: Hamsik passeggia per il campo ma avrà le sue ragioni per insistere il buon Maurizio. Viene premiato in maniera quasi immediata quando inserisce Milik per Zielinski. I tre punti glieli regala una magia di Ghoulam ma la consapevolezza all' intera squadra l'ha trasmessa lui. Punteggio pieno dopo sei gare, se son rose...

venerdì 22 settembre 2017

Napoli, tappa inedita: si gioca a Ferrara



Se è un sogno, vi prego non svegliatemi... Quanti tifosi napoletani staranno pensando proprio questo dopo l'ultima di una lunga serie di grandi prestazioni e vittorie? Sì, dopo l'exploit di Roma contro la Lazio è aumentata in maniera esponenziale la convinzione di squadra e tifosi che trattasi dell'anno buono, quello del terzo scudetto! Il calendario mette di fronte agli azzurri una neopromossa che sta ben figurando e che non va sottovalutata per nulla, quella Spal di Leonardo Semplici che annovera tra le propria fila Marco Borriello, attaccante napoletano a cui bisogna fare sempre particolare attenzione.
Sarri cerca la sesta vittoria consecutiva e sarebbe un peccato clamoroso sciupare la ghiotta occasione di rimpinguare il già lauto bottino; il mister made in Bagnoli stavolta farà qualche cambio, probabilmente più di uno, dopo che per due gare si è affidato agli stessi uomini (eccezion fatta per Hysaj che a Roma ha rifiatato ed è stato sostituito in maniera egregia dal "vecchio" Maggio).
Chissà se finalmente Maksimovic giocherà un minuto (darebbe un po' di riposo all'esuberante pantera Koulibaly) e se Diawara e Zielinski dal primo minuto riscatteranno l'opaca prestazione di Charkiv; e chissà se in avanti qualcuno dei tre folletti partirà dalla panchina (remota l'ipotesi panchina per il "cannibale" Mertens). I dubbi sulle decisioni del mister avranno il loro epilogo naturalmente al momento della comunicazione delle formazioni ufficiali, è ovvio che bisognerà tener conto della già decisiva sfida del San Paolo di martedì prossimo contro il Feyenoord: noi la buttiamo lì, e se fosse la gara di Rog?
Appuntamento sabato alle ore 18, arbitra Mariani.

giovedì 21 settembre 2017

Lazio - Napoli 1-4: le pagelle degli azzurri


Un Napoli da impazzire ribalta l'esito di un primo tempo che vedeva la Lazio in vantaggio grazie ad un gol di De Vrij dopo una bella giocata di Immobile e vince la sua quinta gara consecutiva in campionato. Primo quarto d'ora della ripresa impressionante degli uomini di Sarri che travolgono i malcapitati biancocelesti: prima pareggia Koulibaly sugli sviluppi di un angolo, poi è Callejon a finalizzare di sinistro un'azione da favola, infine la giocata spaziale di Dries Mertens che sancisce lo strapotere partenopeo.
Il resto è accademia: Basta si fa male, la Lazio resta in 10 in quanto Inzaghi aveva già effettuato le tre sostituzioni, gli azzurri non infieriscono ma ottengono comunque nel recupero un penalty che Jorginho realizza con freddezza fissando il risultato sul 4-1. È grande Napoli, lo spettacolo continua...

REINA 5: primo tempo difficile con due uscite basse non perfette ed alquanto rischiose su Immobile (nella seconda, fuori area, si becca il giallo). Non è irresistibile neanche sulla girata vincente di De Vrji che regala l'illusorio vantaggio alla Lazio. Ripresa inoperosa.

MAGGIO 6: inizio timido, soffre la fisicità di Milinkovic-Savic e la vivacità del guizzante e tecnico Luis Alberto. Da applausi una perfetta diagonale difensiva che sembra scuoterlo; nella ripresa è un crescendo.

ALBIOL 6,5: soffre nella prima frazione le veloci ripartenze laziali ma da parte sua nessuna sbavatura. Non sbanda ed è decisivo nel pareggio dei suoi quando un blocco su corner lo libera a pochi passi da Strakosha la cui miracolosa respinta è preda di Koulibaly che insacca. Sicuro e tranquillo, sempre.

KOULIBALY 6,5: parte non bene, sbaglia almeno tre palloni facili che lasciano presagire ad una serata nefasta. Anche sull'azione del gol biancoceleste si fa saltare in maniera troppo semplice da Immobile. Poi segna il gol del pareggio e si esalta, diventa invalicabile e riparte con la sua consueta eleganza.

GHOULAM 6,5: sorpreso anche lui dall'intraprendenza dei calciatori laziali, non affonda con quella continuità a cui siamo abituati. Cresce come tutta la squadra nel secondo tempo.

ALLAN 7: asfissiante la pressione impressa ai portatori di palla avversari che se lo sogneranno per parecchie notti. Offre anche una qualità al di sopra degli standard.

JORGINHO 7: si rimbocca le maniche e si adegua alla battaglia imposta dai ritmi frenetici di gara. Poi la Lazio cala ed il Napoli fa un boccone giocando a proprio piacimento esaltando le doti da gran palleggiatore del regista azzurro. Nel finale si regala il primo gol in maglia azzurra in campionato andando finalmente dal dischetto (Mertens ed Hamsik già sostituiti).

HAMSIK 6,5: decisamente un passo in avanti dal punto di vista della prestazione. Nel vivo del gioco, fallisce una ghiotta occasione a tu per tu con Strakosha colpendo il palo dopo essersi allargato troppo. Bello ed estremamente importante l'assist per il sorpasso firmato Callejon. Lo sostituisce ZIELINSKI 6,5 che nella situazione di tiki-taka azzurro va letteralmente a nozze; dopo uno scambio pregevole si guadagna un rigore netto.

CALLEJON 7,5: qualche buono spunto ed un gol sfiorato al calare del primo tempo (ma era in off-side). Nella ripresa si scatena e diventa una spina nel fianco per la retroguardia laziale punita dallo spagnolo in occasione del decisivo sorpasso. Cattiveria agonistica, tecnica e rabbia testimoniate dall'esultanza del grande José. Nel finale entra ROG S.V.

MERTENS 7,5: cosa dire del meraviglioso Dries se in una partita non particolarmente brillante regala un prodigio che a quelli più attempati ha immediatamente ricordato una giocata simile che il Dio del calcio regalò proprio contro la Lazio alcuni decenni fa? Ormai il belga non lo fermi più, un top-player assoluto che intende regalare finalmente lo scudetto alla città partenopea. Esce per MILIK S.V. che dialoga bene con i compagni come in occasione del rigore guadagnato dal connazionale Zielinski.

INSIGNE 6,5: nel primo tempo è il più ispirato e quello che cerca maggiormente la giocata. Ci prova con qualche pennellata delle sue per i compagni poi si mette in proprio ma i risultati non sono soddisfacenti. Nella ripresa contribuisce alla fluidità del giro palla azzurro e colpisce la traversa su un destro velenoso. È instancabile e quando ormai nei minuti finali va a chiudere in diagonale da ultimo baluardo sull'amico Immobile gli applausi si sprecano.

SARRI 8: ormai l'obiettivo sembra essere diventato quello di aggiornare ogni settimana il dato dei record che la squadra sta battendo. Decimo sigillo consecutivo in Serie A considerando la stagione scorsa: il Napoli corre, lo Scudetto non è più un sogno ma un obiettivo, un obiettivo che questa straordinaria squadra meriterebbe...



domenica 17 settembre 2017

Napoli - Benevento 6-0: le pagelle degli azzurri



E record fu: il Napoli inanella la nona vittoria consecutiva in campionato (ultime 5 del torneo scorso), un primato per la società partenopea. Troppo Napoli per un Benevento che si arrende già dopo due minuti colpita mortalmente dall'incontenibile Allan. Primo tempo che si chiude 4-0 per glo altri gol di Insigne, Mertens e Callejon. Nella ripresa la formazione di Sarri controlla e va a segno in altre due occasioni sempre con Mertens e sempre su rigore. Napoli a punteggio pieno: 15 gol fatti e 2 subiti!

REINA S.V. da questo pomeriggio ne trae beneficio la sua tintarella. Spettatore.

HYSAJ 6,5:dimentica gli affanni delle ultime uscite e si regala una partita impeccabile; sottolineato dal pubblico un suo recupero in diagonale a velocità supersonica.

ALBIOL 6: per lo spagnolo un pomeriggio tranquillo.

KOULIBALY 6,5: viene puntato in un paio di circostanze ma gli attaccanti sanniti comprendono che non c'è trippa... Visto il poco lavoro in retroguardia si diletta a collaborare con il resto della squadra al prolungato giro palla dei suoi.

GHOULAM 7,5: valore aggiunto di un Napoli a trazione anteriore.  È il padrone indiscusso della fascia sinistra dove trova, tra le altre cose, due assist vincenti (Insigne e Callejon ringraziano). Per poco non fa gol direttamente da corner!

ALLAN 7,5: risultava palesemente il più in forma dei suoi in questo avvio di stagione. Con il Benevento non fa altro che ribadire questo concetto in maniera straordinaria: pronti via segna il vantaggio dopo aver iniziato l'azione e lo trovi a mordere qualsiasi avversario recuperando nella stragrande maggioranza dei casi il possesso palla. Spettacolo di agonismo. Al suo posto entra ROG 6 che piace per come entra immediatamente in gara. Corre, rincorre e si fa apprezzare, sempre.

JORGINHO 6: è la bilancia della squadra, l'equilibratore. Contro il Benevento si limita a dettare i tempi senza strafare. Per due volte si avvicina per calciare il penalty (sembrava essere diventato il rigorista) ma Mertens proprio non ne vuole sapere...

HAMSIK 6,5: partita facile che gli consente di ritrovare quella sicurezza e quella convinzione di cui ha bisogno. Ci prova con un destro a giro da fuori e con un colpo di testa in tuffo ma Belec non si commuove... Gioca per 90 minuti cercando sempre il vivo del gioco.

CALLEJON 6,5: puntuale nel battere a rete sul bel suggerimento di Ghoulam (4-0).  Per il resto si diverte a duettare con i compagni di squadra senza infierire più di tanto sugli inermi avversari. Al suo posto il tanto atteso esordio di OUNAS 6 che lascia intravedere le sue sopraffine qualità tecniche. All'ultimo respiro si guadagna il rigore del definitivo 6-0.

MERTENS 7,5: un suo tiro respinto consente ad Allan di sbloccarla subito. Poi si mette in proprio con un tocco in acrobazia su assist di Lorenzo. Non ha l'argento vivo come al solito ma la cattiveria giusta dagli 11 metri che gli consentono di battere per altre due volte Belec( non curante di Jorginho e del pubblico che invocava il capitano alla battuta). Porta il pallone a casa e sono 5 gol in 4 partite di Serie A!

INSIGNE 7,5: si pensava ad un riposo per il Magnifico, lui risponde da par suo. Gol da antologia e assist al bacio per Mertens. Il resto è un continuo dialogare con i compagni alla ricerca della giocata: si diverte lui, la squadra ed il pubblico. Poi Sarri lo richiama e fa entrare GIACCHERINI 6 che non ci convince più di tanto, i ritmi della squadra sono altri onestamente. Ma è volenteroso e si guadagna pure un rigore.

sabato 16 settembre 2017

Primo storico derby in A: arriva il Benevento!


Voglia di riscatto per il Napoli targato Sarri che vuole dimenticare in fretta il brutto ko subito in Ucraina contro il sorprendente Shakhtar.
Al San Paolo domenica non sarà una giornata come le altre: per la prima volta nella storia della Serie A infatti gli azzurri affronteranno i "cugini" del Benevento. Tra i sanniti soprattutto c'è una grande attesa per un evento che sino a qualche mese fa sembrava impensabile. Ad allenare i giallorossi tra l'altro vi è una vecchia conoscenza partenopea, quel Marco Baroni che nel 1990 all'ultima giornata di campionato contro la Lazio,di testa su assist del Pibe, certifico' il secondo scudetto del Napoli.
Per quanto concerne la formazione iniziale crediamo fortemente che alcuni tra quei calciatori considerati titolarissimi possano andare incontro ad un turno di meritato riposo: potrebbe toccare finalmente a Nikola Maksimovic per permettere di far rifiatare il colosso Koulibaly.
Ma non è il solo avvicendamento possibile nella linea di difesa, Maggio infatti insidia Hysaj per un posto sulla fascia destra. In mezzo al campo dovrebbe esserci dal primo minuto il ritorno dell'"equilibratore" Jorginho che è mancato eccome a Charkiv. E dubitiamo che mister Sarri possa rinunciare ad Allan, oggettivamente tra i più in forma in assoluto dell' intera rosa; c'è curiosità attorno alla presenza di Hamsik, diventato argomento di discussione per il suo rendimento a dir poco sotto gli standard. Mertens gioca sicuro, e ci mancherebbe; da vedere se Insigne siederà in panchina per far posto a Giaccherini. Tante ipotesi ma un obiettivo concreto, quello di non sottovalutare un appuntamento importante.

mercoledì 13 settembre 2017

Shakhtar Donetsk- Napoli 2-1: le pagelle degli azzurri



Uno dei peggiori Napoli della gestione Sarri perde nell' esordio in Champions contro uno Shakhtar in palla e sorprendente dal punto strettamente tecnico. La squadra ucraina parte a razzo e dopo un quarto d'ora Taison trafigge Reina al termine di un'azione corale notevole. Gli azzurri a parte qualche iniziativa sulla sinistra e diversi corner conquistati non sfondano; nella ripresa il Napoli timidamente sembra provarci ma una sciagurata uscita di Reina consente il facile colpo di testa vincente a Ferreyra. A questo punto dentro Allan e Mertens che cambiano i ritmi e le convinzioni partenopee: il belga conquista un penalty che Milik pensa a realizzare dimezzando lo svantaggio. Ci prova il Napoli ma va soltanto vicino al pareggio (intanto lo Shakhtar per poco non fa 3 con lo scatenato Ferreyra che colpisce il palo a Reina battuto). Strada in salita per la formazione di Sarri ma la strada è lunga, nulla è perduto.

REINA 4: sul vantaggio ucraino non sembra particolarmente reattivo ma qualche minuto dopo si riscatta sempre su Taison in una parata bassa. Il disastro lo provoca sul cross di Stepanenko dalla sinistra dove esce goffamente a vuoto consentendo a Ferreyra di battere comodamente a rete; è il 2-0 che taglia le gambe al Napoli. Risente dell'errore e lo si nota quando su un tiro innocuo dalla distanza non trattiene e per poco non combina la frittata. Tremendamente male, Pepe.

HYSAJ 5: in difesa con grande applicazione riesce a non combinare disastri e tiene, ma dal punto di vista della spinta è poco efficace ogni qualvolta tenta l'affondo.

ALBIOL 5,5: non è colpevole sui gol ed è anche uno degli ultimi ad arrendersi, sbaglia però qualche lancio di troppo regalando pericolose ripartenze agli avversari e in due occasioni sugli sviluppi di corner non è pronto a far male allo Shakhtar.

KOULIBALY 5,5: alterna interventi provvidenziali ad alcune disattenzioni soprattutto nella prima parte di gara. Soffre i brevilinei e tecnici funamboli brasiliani ma se la cava tutto sommato dignitosamente. Ammonito.

GHOULAM 6: non il solito Faouzi ma è colpa soprattutto dei suoi compagni di squadra. L'algerino ci prova e sono sue le iniziative migliori del Napoli. I suoi cross mettono in difficoltà la difesa ucraina che si rifugia sistematicamente in angolo rischiando in un'occasione una clamorosa autorete con Ordets.

ZIELINSKI 5: anche Piotr finisce con l'annaspare in mezzo al campo riuscendo quasi mai a partorire un'idea che sia una. Nessuno strappo degno di nota e tanta sofferenza. Esce per ALLAN 6,5 che conferma il momento di forma particolarmente felice. Regala forza e brio al centrocampo azzurro e morde gli avversari senza sosta.

DIAWARA 4,5: Jorginho quanto mi manchi! Il ragazzone guineano risulta nel primo tempo il calciatore che ha percorso più chilometri, a vuoto aggiungiamo noi. Lascia praterie in mezzo al campo ed i dirimpettai della formazione ucraina si scatenano facendo venire il mal di testa alla difesa azzurra che se li vede sbucare da tutte le parti. Sbaglia anche tanti, troppi appoggi; mezzo voto in più per un bel lancio che nel finale imbecca Callejon che per poco non fa 2-2.

HAMSIK 4: nessun dramma, il capitano tornerà alla sua maniera, da protagonista. Al momento è praticamente nullo, anzi risulta addirittura nocivo. Non imbrocca un passaggio, è fuori dal gioco, sbaglia i tempi di tutte le giocate e con un retropassaggio assurdo manda Taison in porta (Reina salva). Esce, ed era ora, per MERTENS 7 che cambia il volto della gara. Con il solo ingresso la squadra sembra ritrovare certezze e fiducia. Conquista il calcio di rigore che Milik trasforma e si produce in giocate da fuoriclasse vero che per poco non regalano il pareggio agli azzurri. In questo momento, imprescindibile!

CALLEJON 5,5: si impegna come al solito ma con scarso costrutto. Nel finale Pyatov compie un intervento decisivo che gli nega la gioia del gol: sarebbe stato il 2-2!

MILIK 5,5: non è facile per nessun calciatore cercare di non far rimpiangere Dries Mertens. Per lunghi tratti è quasi nullo e non punge, poi trasforma il rigore con freddezza e sembra scuotersi. Dialoga in maniera splendida proprio con il subentrato folletto belga ma fallisce il gol del pareggio imbeccato in maniera divina da Insigne.

INSIGNE 6: difficile anche per Lorenzo una giusta valutazione, è poco brillante ma un paio di iniziative per poco non portano all'1-1 prima della chiusura del primo tempo. Con l'ingresso di Mertens in luogo di Hamsik si abbassa notevolmente ed è lodevole il suo sacrificio; manda in porta Milik ma il polacco dopo un bell'aggancio manda alto.

SARRI 5: accade che per una serata non vi è traccia del Napoli spettacolare di Maurizio Sarri. Può capitare ma bisogna fare delle riflessioni e trarre tesoro dalle sconfitte. Tutto il Napoli incappa in una gara negativa ma forse far giocare anche in maniera insistente quelli che risultano i più in forma non è mai una cattiva idea (Mertens ed Allan). La strada è in salita ma c'è tempo per rimediare, intanto testa al campionato ed al derby di domenica.

Parte la Champions: Napoli in Ucraina

         

Così come nella scorsa edizione di Champions il Napoli inaugura il proprio girone della massima competizione continentale in terra ucraina. Il battesimo non sarà dato dalla Dinamo Kiev bensì dallo Shakhtar Donetsk, formazione allenata da Paulo Fonseca che predilige un calcio tecnico ed offensivo. Non sarà facile per gli azzurri che però potranno contare su una consapevolezza ormai radicata e supportata dalle 5 vittorie in altrettanti incontri in questo straordinario avvio di stagione (doppio confronto col Nizza nel preliminare e le tre gare di campionato!). La formazione  presenterà senza alcun dubbio novità rispetto a quella vista domenica scorsa: linea di difesa solita con il ritorno di Albiol in luogo di Chiriches e centrocampo che dovrebbe presentare Diawara e Zielinski al fianco dell'insostituibile Hamsik (parole di Sarri). Davanti tutto fa presagire che sia arrivato il momento di Arek Milik che scalpita per ritagliarsi uno spazio importante e dare un contributo decisivo ad una squadra che ha saputo reagire in maniera straordinaria ed impensabile all'iniziale traumatica assenza del suo ariete polacco per l'ormai noto infortunio patito con la Nazionale grazie soprattutto all' esplosione di Mertens che per una serata dovrebbe fare da spettatore. Primo incontro del girone vero, ma si sa che partire bene, con una vittoria in trasferta, sarebbe uno slancio importante e persino determinante dal punto di vista psicologico ai fini della qualificazione agli ottavi. Si giocherà al Metalist Stadion, a Charkiv, vista la indisponibilità della Donbas Arena, un gioiellino che non è stato risparmiato dalla guerra civile. L' Europa intera è curiosa di vedere questo Napoli spettacolare: ai ragazzi terribili di mister Sarri il compito di non deluderli e di regalare l'ennesima gioia al pubblico partenopeo. È arrivato il momento di diventare "belli e vincenti"!


domenica 10 settembre 2017

Bologna - Napoli 0-3: le pagelle degli azzurri.



Importante affermazione del Napoli che vince contro un Bologna davvero in palla; per gli azzurri terza vittoria consecutiva in campionato (fanno 8 se si considerano le ultime 5 del torneo scorso, record eguagliato). I felsinei giocano con personalità, sono aggressivi e appena ne hanno la possibilità si rendono persino pericolosi soprattutto con Verdi; ma i ragazzi di Sarri hanno raggiunto una maturità tale da poter superare senza fatica anche le situazioni più complicate e riescono ad uscirne vincenti con relativa facilità. Callejon, Mertens e Zielinski colpiscono mortalmente la banda di un Donadoni che comunque può ritenersi soddisfatto. Napoli a punteggio pieno, mercoledì c'è la Champions!


REINA 7: ha il fuoco dentro, ha voglia di fare la storia. Decisivo sulla punizione velenosa di Verdi che con un grande balzo manda a battere sulla traversa. Sicuro anche nelle uscite alte. Sicurezza.

HYSAJ 6: parte decisamente sottotono, sembra spaesato e soffre Verdi a cui concede anche un'occasione clamorosa. Cresce col passare dei minuti tanto da tentare anche diverse soluzioni in proiezione offensiva.

CHIRICHES 6: un'incertezza iniziale lo costringe a rimediare con un fallo da "giallo". Poi si riprende con interventi decisi ed efficaci. Nel finale di primo tempo si fa male alla spalla e viene sostituito da ALBIOL 6,5 che entra senza alcuna difficoltà nella contesa. Nessuna incertezza, tanta personalità ed una buona dose di muscoli e tempestività per concedere le briciole agli avanti del Bologna.

KOULIBALY 7: gara perfetta del senegalese che annulla Destro e mostra la solita straripante fisicità.

GHOULAM 7: ormai le sue prestazioni non fanno più notizia. Impeccabile nella fase difensiva con diagonali sempre puntuali; nel finale si scatena da attaccante aggiunto risultando decisivo nell'azione del 3-0.

ALLAN 7: scatenato nell'aggredire tutti gli avversari risultando fondamentale nel recupero palla azzurro. Peccato per qualche appoggio poco preciso; va vicino al gol del 4-0 ma Mirante si supera.

JORGINHO 5,5: non ci aspettavamo la sua presenza dal primo minuto, in effetti è particolarmente giù di tono e poco presente nel gioco del Napoli che risente questa situazione. Sa soffrire però il centrocampista italo-brasiliano che non molla e cerca di risultate utile ai suoi. A poco meno di un quarto d'ora dalla fine fa il suo ingresso l'ex DIAWARA s.v. bravo nel giro palla degli azzurri che non fanno più vedere la sfera agli emiliani.

HAMSIK 5: non pervenuto, non ha cominciato la stagione in maniera brillante. Tocca pochi  palloni, è fuori dal vivo del gioco è risulta anche snervante per la pigrizia con la quale passeggia per il campo. Al suo posto entra ZIELINSKI 7 che vivacizza sensibilmente la manovra azzurra facendone aumentare anche la pressione sull'inizio azione della squadra di Donadoni. Brillante per la lucidità e tranquillità del possesso palla, anche i compagni con il suo ingresso sembrano assumere nuova linfa e maggiore convinzione. Segna il terzo gol del Napoli.

CALLEJON 7: gara poco brillante fino al momento decisivo della gara quando detta il solito assist ad Insigne con il consueto movimento a sorprendere il difensore avversario. Gol pesante che gli consente di esaltarsi: finisce con uno splendido assist per il gol che chiude i giochi di Zielinski.

MERTENS 6,5: inizia con una giocata che manda al bar Helander il quale senza tanti complimenti lo manda per le terre. Poi a dire il vero si ingrigisce e finisce col lamentarsi spesso ed in maniera plateale. Ruba palla a Pulgar e si invola verso Mirante trafiggendolo con un velenoso sinistro (2-0).

INSIGNE 6: sembra posseduto dal fantasma di Ventura e di una Nazionale che ha portato tanti veleni e pochi sorrisi. Salta raramente l'uomo, sbaglia alcuni tocchi che non sono da lui e la sua mira appare fin troppo sballata. Una serata no per lui e per il Napoli fino a quando però il suo genio non si inventa un pallone per Callejon che è un'autentica delizia: da quel momento la gara cambia, il Napoli si scatena ed i tre punti finiscono nella saccoccia partenopea.

SARRI 6,5: probabilmente qualche calciatore aveva bisogno di riposare (leggi Jorginho ed Hamsik su tutti) ma alla fine il tecnico toscano la vince grazie al talento dei suoi giocatori principali. Tempista sull'ingresso del polacco Zielinski che spacca l'incontro.

sabato 9 settembre 2017

Al Dall'Ara con la consapevolezza della grande!



Otto vittorie consecutive in campionato: è l'obiettivo degli azzurri in vista della trasferta emiliana che se centrato consentirebbe al Napoli di eguagliare il proprio record in Serie A (stabilito nel 2015/16 sempre con Sarri). Sono infatti conteggiate le ultime 5 del campionato scorso più ovviamente le prime 2 di quello in corso: non solo, ovviamente la squadra partenopea vuole fare una grande partenza per proseguire quel meraviglioso trend che le ha consentito di risultare la squadra migliore dell'ultimo anno solare e per tentare di regalare un sogno allo straordinario popolo napoletano.
Scudetto, una parola che non è più un tabù nell'ambiente Napoli, questione di mentalità raggiunta, consapevolezza nei propri mezzi, una forza riconosciuta nei propri confini ma ancor di più all'estero (non ultime le parole di apprezzamento di mister Guardiola che considera la squadra di Sarri tra le prime 3 in Europa!). Belle parole, buoni propositi, tanti obiettivi, ma c'è da battere il Bologna di Roberto Donadoni, col dente avvelenato per la mortificante scoppola a domicilio dello scorso campionato quando Hamsik & c. maramaldeggiarono con un roboante 7-1.
Dopo la sosta parte il tour de force e c'è da tenere conto delle partite che si susseguono a distanza minima; dosare le forze e ruotare gli uomini diventa fattore fondamentale e sembra proprio questa una delle armi di Maurizio Sarri che ha a disposizione ormai due squadre che se non si equivalgono poco ci manca. Per il posticipo di Bologna siamo sicuri che il tecnico nato a Bagnoli riservi diverse sorprese, almeno una per ruolo: in difesa crediamo che possa trovare posto uno tra Chiriches o Maksimovic, mentre in mezzo al campo dovrebbe iniziare il grande ex Diawara (anche perché Jorginho  è stato in dubbio per tutta la settimana, ma ci sarà) con Zielinski in vantaggio su Allan. In avanti i tre piccoli dovrebbero iniziare la gara con Milik che verosimilmente sarà preferito nella trasferta di Champions mercoledì a Charkiv. In questi giorni il gruppo è sembrato più unito che mai, c'è un patto da rispettare, quel patto chiamato Scudetto: a Bologna per vincere, niente scherzi ragazzi...