venerdì 26 settembre 2014

3a puntata di:"Tutto il Napoli...minuto per minuto, la sua storia".

Consueto appuntamento con la rubrica che il nostro giornale dedica alla storia del calcio Napoli, non a caso fissato alle 14:30 di domenica, orario della old school del calcio italiano prima dell'avvento della pay-tv che ne ha rivoluzionato radicalmente le condizioni. Il nostro viaggio sarà accompagnato da straordinarie testimonianze fotografiche.

Ci eravamo lasciati alla stagione 39/40 ed alle dimissioni del presidente Lauro. Ecco, gli anni quaranta non cominciano nel migliore dei modi e sembrano essere lo specchio della situazione mondiale  e della tremenda confusione che ne deriva. Di calcio giocato non ci sono particolari risultati da annoverare ma nel contempo numerosi aneddoti che hanno il crisma della leggenda. Ovviamente c'è da registrare la prima retrocessione del club(1942) mentre l'anno successivo il terzo posto in B non bastò per la promozione. Intanto la nuova "dimora" degli azzurri divenne lo stadio "Arturo Collana", nel quartiere Vomero. Poi sappiamo bene il caos di quegli anni segnati dalla seconda guerra mondiale e con la società che cessò le sue attività; riprese la sua denominazione di A.C. Napoli nel 1947 dopo che si erano venute a creare due distinte società convogliate successivamente in un'unica formazione. Anni che videro un'alternanza di promozioni e retrocessioni poco edificanti. Il Napoli vinse il torneo di B nel 1949-50, allenatore Monzeglio e si apprestava così al ritorno nella massima serie. Abbiamo citato di "leggende", a noi piace ricordarne una in particolare piuttosto singolare, quella con protagonista l'attaccante albanese Lushta che ebbe un periodo di appannamento durante il quale in città si diffuse un detto ancora in voga attualmente(con soggetti diversi a seconda del momento ovviamente) e che avrebbe visto cadere lo stadio ad un suo gol. Ebbene , sembra assurdo, ma le cronache narrano che quando il bomber interruppe il suo digiuno una parte di tribuna ebbe un cedimento, fortunatamente senza conseguenze gravi.
Noi ci ritroviamo settimana prossima quando "entreremo" negli scoppiettanti anni Cinquanta con i prestigiosi protagonisti che segnarono l'epoca(e non sono pochi) e l' inaugurazione del nuovo stadio.

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