giovedì 13 marzo 2014

Napoli e quell'ambiente un pò così......

Che Napoli fosse una città difficile,particolare,contraddittoria, è cosa arcinota e questo ha delle naturali ripercussioni sull'ambiente che circonda la squadra di calcio del capoluogo campano. Non c'è angolo di strada dove non si parli del Napoli,non c'è bar,negozio in cui non si discuta animatamente della squadra azzurra. Gli stessi calciatori sono visti un pò come personaggi romanzeschi,inarrivabili,degli autentici idoli da venerare. Ed è così che sovente assistiamo agli stessi che sono costretti a condurre una sorta di vita monastica,di clausura per evitare di essere assaliti dall'entusiasmo dei "tifosi". Ma è anche vero che la città talvolta si lascia sopraffare dalla negatività,dal pessimismo allo stato brado e in un breve lasso di tempo tutta l'eccitazione,l'entusiasmo,la gioia vengono cancellati e prevale il disfattismo. Il calcio in città è l'esatta fotografia di questo trend, basta una sconfitta che si parla di disastro. Ma da un pò di tempo, vuoi la spinta di una cerchia di persone che si professano "veri tifosi" del Napoli e che riesce a trasportare molte persone con poca personalità e poco senso critico, vuoi l'influenza di troppi giornalisti e commentatori che non vedono di buon occhio l'imponente ascesa degli azzurri e che sono legati indissolubilmente ai cartelli del centro-nord,anche dietro una vittoria non possiamo sorridere. Ed ecco che Napoli-Roma si trasforma in un autentico furto da parte del Napoli. I signori Maurizio Compagnoni e Giuseppe Bergomi ad esempio avevano già preparato la celebrazione della grande Roma e del suo super condottiero Garcia. Niente di tutto questo, quel maledetto colpo di testa di Callejòn ha rovinato i piani e la festa non è potuta andare in scena. Eh già, quel gol inaspettato, figlio di una gara rinunciataria, catenacciara,dedita esclusivamente alla difesa ad oltranza aveva fatto sí che andasse in scena un clamoroso furto. Bah, stavano convincendo anche me....poi però ho deciso di andare a rivedere l'incontro......e poi l'ho rifatto ancora......e ancora una volta.... Ma di cosa diavolo stiamo a parlare? I complimenti ai giallorossi sono d'obbligo, bella squadra,buon possesso,ottime individualità, derivanti però da una convinzione aumentata giornata dopo giornata in un campionato dove bisogna dirlo con estrema sincerità ai capitolini ha girato tutto sempre a favore. L'autostima è cresciuta a dismisura e si è creata una sorta di aura magica intorno al team della capitale che finora in campionato aveva subìto l'onta della sconfitta solo allo Juventus Stadium. Una squadra che non disputando le Coppe ha l'intera settimana a disposizione per preparare l'incontro successivo al meglio. E proprio forte di questo mix, abbinato al fatto di avere un buon margine di vantaggio in classifica, la Roma si è presentata al San Paolo senza particolari assilli. Gli azzurri con delle assenze importanti(Jorginho su tutti,che garantisce il fluido giropalla),con il dover fare i conti con i continui impegni internazionali(leggi sfida in terra lusitana,casa Porto)e soprattutto con il fatto che una sconfitta avrebbe significato addio senza dubbio al secondo posto, ha affrontato l'incontro con grande e sottovalutata intelligenza,costringendo spesso e volentieri i capitolini,e questo non è stato riportato assolutamente da nessun organo di informazione, a stazionare con tutti gli effettivi dietro la linea della palla nella propria metà campo.Poi è ovvio più trascorreva il tempo e maggiore era la convinzione da parte dei giallorossi non solo di avere in pugno le sorti dell'incontro ma anche solidamente quelle dell'accesso alla prossima Champions senza passare dai preliminari. Ed è lì che gli azzurri hanno sapientemente piazzato la zampata vincende dimostrando che la strada intrapresa verso quella benedetta maturità è quella giusta. Con buona pace dei detrattori e di quelli che,dichiarandosi tifosissimi del Napoli,non fanno altro che mettere in risalto le mirabilie di mercato altrui(?). Ed è così che senti dire di una Fiorentina pronta all'inesorabile sorpasso al terzo posto(addirittura oggi che vi scrivo crollata a -10 dagli azzurri) visti gli innesti di Matri e Anderson. Il Milan straordinariamente protagonista con l'arrivo di Rami e di due campioni del calibro di Essien e Honda passando per Taarabt. Dove sono finiti adesso tutti quegli esperti di mercato? Matri reduce da ormai tre stagioni in naftalina segna all'esordio e poi scompare,Anderson (chi?) non ne parliamo. Honda che il Milan con la complicità di media e stampa cerca  di far passare per fuoriclasse(ma stiamo scherzando), per non parlare di Essien calciatore ormai precocemente clasificabile tra gli ex causa seri e lunghi infortuni. La lista potrebbe continuare,ogni acquisto delle altre compagini rappresenta l'occasione buona per evidenziare un misterioso lassismo della società Calcio Napoli, della sua incapacità di fare mercato. D'accordissimo gli errori ne sono stati fatti(chi non li fa?) ma personalmente condivido la linea del presidente De Laurentiis, mi sento tifoso innanzitutto di una società sana e che ha grandissima dignità(questa sconosciuta). E a differenza dei mancati arrivi ringrazio il club di aver messo a disposizione dei miei occhi e del mio palato atleti quali Dries Mertens, Josè Maria Callejòn, Gonzalo Higuain, Pepe Reina, Raul Albiol eJorginho sotto la guida di un Maestro, una leggenda vivente quale Rafa Benitez e scusate se poco. Prego vivamente tantissime persone, se succederà quello che penso e mi auguro, di restare giù dal comodo e accogliente carro. Quello dei vincitori.


                                         MARCO SILVA.


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