lunedì 7 dicembre 2015

E NO EH, CORNUTI E MAZZIATI NO!


Sono trascorse poche ore dalla sciagurata sconfitta del Napoli in quel di Bologna e già il mondo del web, le televisioni, i media e qualche giornalista di dubbia attendibilità si sono precipitati a decretare la caduta dal trono della squadra partenopea, rivelatasi una breve parentesi in un campionato per poche elette. Un trionfalismo sfacciato, spudorato ma contornato da analisi altamente lontane dalla realtà, palesemente di parte. E allora, sinceramente, ho sentito il dovere di intervenire per cercare di far venire fuori la verità, di invitare ad una sorta di ribellione  chiunque abbia a cuore le sorti del Napoli e soprattutto di quello che possa avvicinarsi il più possibile ad un calcio che abbia la parvenza della trasparenza e della meritocrazia. Mi sono imbattuto in tanti giornalisti che hanno esaltato le squadre battute dagli azzurri (!?), non hanno mai ammesso (o quasi mai) lo strapotere del Napoli di questi due mesi e passa; ho indagato e ho scoperto con poco stupore che la loro carta d'identità parlava un dialetto strettamente padano. E la loro professione strettamente legata al mondo delle cosiddette grandi, quelle del potere. Giornalai (pardon, giornalisti) al soldo del padrone che spostano le opinioni dei lettori più influenzabili o che esaltano coloro i quali non aspettano altro per cominciare con le loro solite patetiche burlate verso Terronia.
Ultimo in ordine di lettura un articolo di un personaggio a cui non voglio dare ulteriore popolarità che campeggia sulla pagina sportiva di Mediaset. Il signore in questione, nato casualmente in Lombardia (ops!) dedica tutto il suo spazio a Maurizio Sarri, reo di lamentarsi continuamente di tutto e di tutti, magari scimmiottando il più celebre dei colleghi, Josè Mourinho.
E allora sa cosa le dico caro signor SOLONE? Che a me lei fa un po' ridere, chissà se è stato più obbligato da qualcuno a scrivere certe cose o se è stato semplicemente guidato dalla sua fede calcistica. La verità in molti la conosciamo, certamente lei la conosce, con l'attenuante di esserne partecipe, connivente, complice. Io sono dall'altra parte, dalla parte che è consapevole che il calcio è malato, sporco ma che è uno stupido sognatore, uno che vorrebbe sempre che il calcio così come la politica possa essere un'entità chiara, limpida, che abbia rispetto di quei tanti appassionati che dedicano tempo e denaro a questo sport, che percorrono tanti chilometri spesso mettendo anche a repentaglio gli equilibri familiari, pur di seguire quella cosa chiamata PASSIONE!
Sciur giornalista non mi venga a raccontare che Sarri è l'unico allenatore che si lamenta, abbia un minimo di dignità, il calcio, soprattutto in Italia è pieno di allenatori pronti a gettare le colpe delle proprie sconfitte addosso ai presunti errori arbitrali. Sempre! E non ne sono esenti i signori Mancini (aveva appena finito di sfiorare le lacrime in tv dopo la gara del San Paolo), Allegri, Garcia o Mihajlovic, tanto per citarne qualcuno.
La verità è una sola, incontrovertibile, scomoda ma è la sacrosanta verità: il Napoli in alto non piace, da fastidio. A Napoli per vincere, devi farlo contro tutto e tutti. La squadra azzurra è arrivata in modo straripante a rimontare tanti punti alle squadre che la precedevano e settimana scorsa è salita fino a raggiungere la vetta in solitario. E cosa è accaduto? Guarda caso per la gara successiva è stato chiamato a dirigere il Napoli un signore che a Napoli conoscono anche donne e bambini, uno che a più riprese si è fatto notare per la sua condotta anti-Napoli. Uno del Palazzo, assoldato per mettere un freno all'irresistibile ascesa del Napoli, un personaggio che ha dei precedenti con la squadra di De Laurentiis da far venire i brividi (la lista è lunga), ma quello che è passato alla storia è l'incredibile comportamento dell' arbitro bergamasco a Pechino dove consegnò la Supercoppa nelle mani della Juventus (guarda caso!).
Al Dall'Ara ero presente e la mia lente d'ingrandimento ha tenuto per l'intero incontro focalizzato l'operato di Mazzoleni (coadiuvato da Di Liberatore); non ho problemi a dire che è stato a dir poco vergognoso e soprattutto palesemente in malafede. Con questo non voglio giustificare minimamente il risultato negativo del Napoli, non so se senza Mazzoleni avesse vinto o meno ma una cosa è da chiarire e da gridare a gran voce: non bisogna scrivere più queste cavolate.non bisogna più permettere a questa gente di trattarci così. Cornuti e mazziati, proprio no! Boicottiamo questa televisione spazzatura e soprattutto stringiamoci intorno a questa straordinaria squadra; a Napoli uno scudetto vale almeno 10 e quindi vincere assume un'importanza clamorosa. una gioia immensa che non ha pari. E allora proviamoci, contro tutto e tutti!!!

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