martedì 15 maggio 2018

In Italia...



"Ci sono cose che nessuno ti dirà...ci sono cose che nessuno ti darà...nato nel paese delle mezze verità", parole e musica del famoso rapper Fabri Fibra che in un suo "pezzo"stravenduto (In Italia)si fa beffe del Belpaese narrandone assurdità e controversie. Beh, come dare torto al ragazzo che di strada ne ha fatta intanto!
L'altro giorno pensavo a quel signore, tale Vittorio Mangano, alias lo "stalliere di Arcore"che per anni ha vissuto e lavorato nella villa del signor Berlusconi. Borsellino definì questo signore, tra l'altro pluriomicida e condannato per svariate attività illecite, una "delle teste di ponte dell'organizzazione mafiosa del Nord". Un uomo di fiducia di Marcello Dell'Utri, politico e senatore stretto collaboratore del Cavaliere condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Mangano fu definito dai due qualche anno fa in televisione "un eroe"! Adesso Silvio varcata la soglia degli 80 anni è ancora lì nelle stanze che contano a dettare legge. In Italia!
Pensavo che il 4 marzo hanno chiesto agli italiani di andare al voto, di decidere quale schieramento dovesse guidare il Paese: siamo a metà Maggio e stanno ancora organizzandosi per vedere come meglio prendere in giro gli sprovveduti elettori. In Italia!
Pensavo a tutti quei paesi dove la corruzione è punita con l'ergastolo o addirittura la pena di morte; esagerato forse, anzi sicuramente, ma in Italia per tutti quegli scandali sugli appalti inquinati dalle bustarelle, per tutti quei soldi pubblici finiti nelle tasche di avidi politici non si è andati mai a pene che superassero i 3 anni. Mai. In Italia!
Pensavo ai dati d'ascolto di settimana scorsa che videro trionfare in prima serata "Il Grande Fratello" che se la giocava con una fiction dedicata nientemeno che ad Aldo Moro. Venitemi a dire che non volevate rattristarvi con la storia sullo straordinario statista italiano ma la D'Urso ed i suoi programmi idioti, proprio no. In Italia!
E cosa dire dei rapporti stato-mafia, dello scandalo rifiuti, della tassazione sempre più crescente, dei benefici ai politici, della stampa libera come ai tempi del fascio, dei voti comprati all'estero, delle leggi ad personam, della burocrazia lunga ed assurda. Siamo in Italia!
E allora cosa vuoi che sia il calcio in Italia? Chi meglio di tutti rispecchia questo paese malato, corrotto, abituato a delinquere, a brogliare, a vivere, sostenersi e a divenire potente attraverso giochi di Palazzo, poco limpidi o sin troppo, ma mai perseguibili? E' lei, la Vecchia Signora! Non me ne vogliano i signori Agnelli, ma qualcuno (e stiamo crescendo di numero finalmente) deve pur gridarlo.
L'Italia, già! Il Paese che si scandalizza per "il biscotto scandinavo" degli Europei tra Svezia e Danimarca ed ignora la mafia perpetrata da una società capace di muovere a proprio piacimento i fili di televisioni, radio, carta stampata e designatori arbitrali come se fossero marionette. E loro zitti, senza dignità alcuna. Addirittura sul sito ufficiale della gloriosa società piemontese appare in bella vista lo Scudetto con il numero 36, ignorando in maniera grave una revoca di due campionati deliberata da tribunali competenti. Questo è permesso. Si, in Italia!
Una società che ha come proprio motto "vincere è l'unica cosa che conta" rende l'idea di quanto poco c'è di sportivo, leale e genuino in quell'ambiente. Ed allora dopo tutte le brutture dell'ultima stagione calcistica (non stiamo qui ad elencarle, diverremmo noiosi) festeggiano ma con tanto di polemiche e dichiarazioni dettate da un nervosismo perlomeno sospetto. Mica si sentono un po' a disagio?
Capitolo Pinsoglio. Non vorrei dedicare particolare spazio e dare risalto a questo giovanotto che ha dimostrato di avere Napoli nei suoi pensieri anche in un momento di festa. Beh, caro portiere (mi sembra sia quello il ruolo di quando ti alleni) un giorno potranno dire di aver visto un ragazzetto a cui piaceva troppo il cibo e troppo poco l'allenamento, a cui piaceva la vita con gli amici e non quella dei sacrifici per diventare calciatore, fare cose spettacolari con il sinistro, magari anche fare gol quasi ogni benedetta partita direttamente dal calcio d'angolo. E magari lo potranno raccontare in pochi perché davanti a piccole platee su polverosi campi di periferia. Vedi di tutti si potrà raccontare caro Pinsoglio ma non di te: tu sarai al massimo ricordato per essere stato quel deficiente che si divertiva a sbeffeggiare i napoletani con quel dito medio. Che poi tu quel dito lo saprai usare davvero bene! 
Stessa storia per il duo Benatia-Matuidi, degni rappresentati della loro Società; e per concludere il grande Giorgio Chiellini che non vedeva l'ora di spiattellare tutta la sua gioia-rabbia verso la città di Napoli (che aveva sparato fuochi troppo presto) e verso Insigne che si era lasciato scappare una battutina sulle sconfitte della Juventus in Europa. Tutto ok caro Giorgio, ti è concesso, ma permettimi di dire che sentir parlare te di sportività è un po' come sentire parlare Gianluca Vacchi della fame nel mondo! 
Evito di infierire sul povero Gigi Buffon: personalmente credo che il portierone (mai un successo in Europa in 17 anni di Juve!) appena avrà messo a fuoco realmente la colossale figura di merda di Madrid con le sue dichiarazioni ed il suo comportamento tornerà a chiedere aiuto agli psicologi. Sarà dura ma ne uscirà!
Intanto la FIFA apre un'inchiesta seria sulla Juventus ed il cammino nell'ultima stagione: al vaglio partite, arbitri, tanti calciatori di proprietà in prestito nelle varie squadre "avversarie" e persino il potere esercitato sui media!
Ed ancora le dichiarazioni gravi di Gasperini che in un'altra nazione avrebbero avuto una eco clamorosa ed avrebbero fatto cominciare immediatamente delle azioni giudiziarie. Ma noi siamo...in Italia! 

Nessun commento:

Posta un commento