lunedì 15 maggio 2017

ANDREOTTI DOCET...




"A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina" recita una delle tante frasi citate da Giulio Andreotti, non un uomo qualunque. Uno che ne ha fatte e ne ha viste tante e che di rapporti con un certo tipo di ambienti se ne intendeva, eccome.
Io un po'come Andreotti mi sono sentito ieri e come me chissà quanti; la tanto decantata Juventus andava a Roma contro una formazione, quella giallorossa, non in una forma smagliante e con l'attaccante principe assente per infortunio. Una vittoria soltanto poteva permettere il contro-sorpasso alla squadra di mister Spalletti dopo che il Napoli nel pomeriggio aveva umiliato a domicilio il Torino; ebbene i dubbi di una classifica già scritta e decisa, il timore di una Juventus arrendevole e la consapevolezza che di limpido e corretto in questo calcio italiano è rimasto ben poco hanno preso forma in maniera lampante, chiara, urlata, nella serata dell'Olimpico dove i bianconeri in 90 minuti hanno contraddetto tutti i numeri di stagione.
Partiamo dalla formazione presentata da mister Allegri: "La Juventus va in campo sempre per vincere, è il suo stile", questo è soltanto uno degli slogan che recitano in maniera fiera i paladini della Vecchia Signora. In un solo colpo in campo non scendono Chiellini, Barzagli, Alex Sandro, Marchisio, Khedira, Dybala!


Una stagione da incorniciare questa per il 39enne Gigi Buffon , tanto che dopo una carriera incredibile si è parlato concretamente di una sua forte, fortissima candidatura al prossimo "Pallone d'oro", riconoscimento che nella storia del trofeo in un solo caso è stato vinto da un portiere, un certo Lev Jasin, nel lontano 1963. La migliore difesa in Italia ed in Europa quella della Juventus anche e soprattutto per il suo fenomenale portiere: cosa accade? Accade che per una serata, sì proprio questa serata, il nostro incappa in una partita di "fantozziana" memoria, regalando praticamente la vittoria ai romanisti. Ci sarà mica ricascato il simpatico portierone, vecchio ed incallito scommettitore? Ai posteri l'ardua sentenza. E poi ti ricordi di quel vespaio di polemiche  sollevato dai media italiani e dagli stessi calciatori della Nazionale (Buffon compreso) per quel pareggio 2-2 tra Svezia e Danimarca che decretò l'eliminazione dell'Italia da Euro 2004: si parlò tanto di biscotto allora, beh...
 Plasmon time!
Si dice della Juventus, ed è un dato confermato dalle statistiche, che sia estremamente cinica e cattiva, tanto da riuscire ad ottenere il massimo con il minimo sforzo: il tabellino dell'incontro con la Roma racconta di 16 tiri verso la porta avversaria, un sol gol. Un dato che cozza con le peculiarità bianconere: smarrimento repentino di lucidità? A questo punto lo scudetto non è più cosa certa cara Vecchia Signora...
Mettiamola così: c'è stata una serie di casualità che hanno potuto far nascere qualche dubbio ma la Juventus resta la squadra più forte del campionato, la Roma assolutamente merita la piazza d'onore ed il Napoli non poteva far altro che aspirare al terzo posto.
Ed io sono bello quanto Raoul Bova ed auguro alla Juventus di vincere il triplete...
Già, Andreotti...

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