martedì 10 maggio 2016

IL PAGELLONE...di Marco Silva



VOTO 10: a due calciatori che hanno dato l'addio al calcio davanti ai propri tifosi, GIANPAOLO BELLINI e LUCA TONI. Il difensore bergamasco lascia dopo una vita nell'Atalanta, sin dai tempi dei pulcini; per lui già pronta una poltrona da dirigente. L' attaccante emiliano, autentico girovago, saluta Verona dopo aver vinto lo scorso anno la classifica cannonieri a 38 anni; quest'anno, complice anche un brutto infortunio, ha avuto meno gloria ed un feeling mai sbocciato con il subentrato tecnico Del Neri. Una curiosità, entrambi a segno in questa domenica con un calcio di rigore!

VOTO 9: al GENOA di Gasperini che rimedia parzialmente ad un'annata anonima, che avrebbe potuto regalare sicuramente più gioie e più punti. Vincere però un derby così sentito come quello della Lanterna con un risultato del genere (3-0) riscatta tanti bocconi amari. Chi si accontenta...

VOTO 8: all'encomiabile VERONA, inteso come squadra e come tifoseria. Ormai condannati da tempo a causa di una stagione nata sotto la cattiva stella, la squadra ha sempre lottato contro tutte le formazioni ed il pubblico ha sempre sostenuto i suoi beniamini in maniera calorosa ed ineccepibile. Giusto premio la soddisfazione di aver battuto nel penultimo turno una Juventus che non conosceva sconfitta da una vita (e dopo aver sconfitto qualche settimana fa anche il Milan); il prossimo anno nella serie cadetta partirà da favorita, d'obbligo.

VOTO 7: ad un portiere finito troppo presto nel dimenticatoio, ma sempre affidabile. Ci riferiamo a FEDERICO MARCHETTI, domenica autore di una prova "monstre" contro il Carpi, condita addirittura da due rigori parati. L'estremo difensore biancoceleste rappresenta un punto di forza per la Lazio: 33 anni e non sentirli...

VOTO 6: al PALERMO di Ballardini che sembra aver acciuffato una salvezza che sembrava ormai altamente compromessa. Il pareggio a Firenze, con la concomitante sconfitta interna del Carpi con la Lazio, ha proiettato i rosanero in pole position per la salvezza proprio a scapito dei modenesi. Basterà nell'ultimo turno battere il già retrocesso Verona al Barbera. Non ci sembra affatto un'eventualità remota, in Sicilia possono tirare un sospiro di sollievo...

VOTO 5: al buon Frosinone di Stellone che però nelle ultime settimane non ha avuto la forza per competere nella lotta-salvezza e dopo la sconfitta interna col Sassuolo di domenica ha salutato la Serie A raggiunta quest'anno per la prima volta. Rimane comunque una stagione dignitosa da parte dei ciociari.

VOTO 4: alla disastrosa SAMPDORIA della gestione MONTELLA.  Un connubio che proprio non ha funzionato, meglio avevano fatto i doriani ad inizio stagione con Walter Zenga. E come ciliegina sulla torta lo 0-3 nel derby col Genoa nell'ultimo turno di campionato.

VOTO 3: come i 3 gol subiti nella gara interna con la Lazio, gara che poteva regalare al CARPI punti fondamentali per la salvezza. Invece i ragazzi di Castori, a meno di miracoli calcistici, dovranno giocare la Serie B il prossimo anno...

VOTO 2: così come il numero dei rigori sbagliati da JERRY MBAKOGU contro la Lazio, che hanno rappresentato un autentico macigno e per la gara contro i capitolini e in termini di salvezza, ormai compromessa in maniera quasi irreparabile. Chissà per quanto tempo si sognerà questa gara Mbakogu...

VOTO 1: alla sciagurata prestazione di sabato sera di AMADOU DIAWARA, centrocampista diciottenne autentica rivelazione di questa stagione. Il guineano nella gara contro il Milan in 12 minuti si macchia di due colossali ingenuità che ne provocano l'espulsione. Ma servirà da lezione al ragazzo...

VOTO 0: sempre per loro, i giornalisti da strapazzo che affollano le televisioni italiane. Intervistano Sarri dopo un risultato importante come quello conseguito a Torino che proietta gli azzurri molto probabilmente all'accesso diretto in Champions, e loro cosa chiedono al mister toscano? Del rinnovo di contratto. Per non parlare della goffa decisione di portare in diretta l'arbitro Rizzoli, un modo per cercare di riparare agli orrori arbitrali e convincere il mondo pallonaro della bontà delle decisioni pro-Juventus. La cosa grave è che c'è ancora qualcuno che vi segue e vi crede...

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