martedì 24 ottobre 2017

L' editoriale...del Silva



Termina anche la nona giornata e si ha sempre piú la sensazione che questo sia l'anno giusto per assistere ad un campionato avvincente ed incerto, almeno per quanto concerne le posizioni di testa.
Dopo otto vittorie consecutive il Napoli si ferma e pareggia a reti inviolate al San Paolo contro l'Inter di Spalletti; gli azzurri sono sempre primi (meglio sottolinearlo), hanno condotto la gara dall'inizio alla fine con personalità e mentalità senza dannarsi più di tanto per il gol che non arrivava  (Handanovic ne sa qualcosa), chiudendo la blasonata formazione nerazzurra costantemente nella propria trequarti mostrando una imbarazzante superiorità. Non era una neopromossa l'Inter ed è costata almeno tre volte la squadra partenopea: a fine gara l'esultanza del mondo interista per un punto che sa di miracolo. La stampa, che sappiamo bene da quale parte sia schierata, si esprime in termini trionfalistici per l'impresa del club meneghino: rimango esterrefatto ma non più di tanto, la forza dell'abitudine... Io l'ho letta diversamente e mi godo lo squadrone azzurro, chi vivrà, vedrà!
Si fanno sotto in maniera esaltante, dietro le due battistrada sopracitate, la Juventus e la Lazio, a 3 punti dalla capolista. I bianconeri tornano a vincere in maniera roboante (6-2 nello stadio "amico" del Friuli dove ogni anno sembra che si reciti un copione ben definito) nonostante l'inferiorità numerica e si rilanciano alla grande. Mister 90 chili (pardon 90 milioni) gioca bene ma non segna neanche a pagare! Segna invece eccome Ciro Immobile che con la doppietta rifilata al Cagliari (che la Lazio batte 3-0) raggiunge quota 13gol in 9 partite di campionato: pazzesco! Simone Inzaghi ha fatto un grande lavoro e pensare al quarto posto non costa nulla. Anche perché sembra esserci soltanto la Roma come altra pretendente (giallorossi passano a Torino grazie ad un'altra perla del sempre più decisivo Kolarov) mentre il Milan è in crisi nera e Montella sembra avere le partite contate. Il resto è noia come direbbe qualcuno, questo campionato forzatamente a 20 squadre non regge più: le ultime 3 o 4 fanno punti ogni morte di Papa e c'è il record storico del Benevento che ha perso tutte le 9 gare fin qui disputate (e che diamine!). Anche quest'anno assisteremo alla cessione dei migliori calciatori a gennaio per far cassa da parte di quelle squadre che in largo anticipo vedranno molto reale la possibilità di una comoda permanenza nella massima serie. Insomma se le cose non vanno nel Belpaese si fa nulla per porre rimedio.

Capitolo VAR: sono straordinariamente a favore di questa innovazione ed in generale non c'è malinconia del vecchio calcio che tenga; chiunque voglia non giocare sporco deve essere di conseguenza incline all'ingresso del supporto tecnologico.
Che va perfezionato, questo è vero quanto fisiologico: ma che addirittura venga utilizzato come causa principale delle proprie disfatte (vero Montella?) sembra davvero grottesco. E così Bonucci dopo anni di malefatte (in maglia a strisce non colorate) si becca un sacrosanto rosso per aver semplicemente ridotto un avversario ad una maschera di sangue per una gomitata.
Supporto che quando giocano determinate squadre non si sa come funzioni: ad Udine, volendo ricordarne soltanto una, Alex Sandro commette un fallo da rigore solare con il risultato ancora in bilico ma nessuno sembra fregarsene, nemmeno i giocatori friulani. Bah!

Capitolo idioti: ammazza e quanti ne abbiamo! Difficile portare il conto e si fa fatica anche a parlarne onestamente: come i supporter del Napoli che invece di ignorare i tifosi interisti che inneggiano al Vesuvio pensano bene di spaventarli con 6(i giornali del nord sono stati minuziosi) bombe carta.  Intanto i tifosi neroazzurri orgogliosamente urlano "Noi non siamo napoletani" e menomale aggiungerei, per poi continuare con il solito slogan "La rovina dell'Italia siete voi". Ok, sono d'accordo, ma quand'è che si vota per la separazione e per il ritorno del Regno delle due Sicilie?
Vorrei sorvolare sul fotomontaggio della piccola Anna Frank con la maglia giallorossa della Roma: il tifo laziale non è nuovo a queste merdate, la Capitale è popolata da troppe brutte persone!

P.S. Ho la sfortuna di essere seguito "leggermente" da meno persone che giornali e televisioni nazionali e quindi pochi, davvero pochi potranno essere quelli che si risentiranno delle mie poche righe. Davvero nulla rispetto a quello che i lettori e telespettatori del Meridione sono abituati da anni ad ingoiare in maniera troppo silenziosa e signorile!

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