venerdì 13 ottobre 2017

C'era una volta il "Derby del Sole"...: Roma - Napoli!



Eh già, c'è stato un tempo in cui Roma-Napoli, che si giocasse nella capitale od a Partenope, rappresentava in tutto e per tutto un'autentica festa: negli anni '80 vi era addirittura un gemellaggio tra le due tifoserie davvero spettacolare ed invidiabile. Poi le crepe della stagione 1986-87 con il cuore laziale Giordano che approda in azzurro e l'ostilità della curva giallorossa platealmente dimostrata allo scambio dei gagliardetti la stagione successiva: era la partita che vide la Roma passare in vantaggio con un gol di Pruzzo ed essere raggiunta dal Napoli scudettato ridotto in 9 uomini per le espulsioni di Careca e Renica con un gol di Francini. A fine gara l'esultanza rabbiosa ed adrenalinica di un guerriero come Salvatore Bagni che mostra l'"ombrello" alla curva romanista; apriti cielo, fine dell'amicizia, da quel momento per il popolo napoletano fischi ed insulti razziali, anche per i romani da quel giorno i napoletani puzzano! E cosa dire della tragica ed ormai arcinota morte del tifoso Ciro Esposito in seguito ad un agguato meschino e codardo da parte di un supporter giallorosso; quella sera andava in scena la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, doveva essere una festa, appunto doveva...
Non potrà essere mai più la stessa cosa la gara tra le due squadre ed infatti puntuale come tutti gli anni sussiste un assurdo quanto ingiusto divieto ad assistere allo spettacolo da parte dei residenti della regione Campania (al ritorno al San Paolo saranno gli abitanti laziali a non poter assistere alla gara all'interno dell'impianto di Fuorigrotta). Peccato perché un evento di tale portata meriterebbe altra cornice ed un'ambiente di gran lunga più sereno.
Ma occupiamoci di calcio giocato ed è cosa buona e giusta: il Napoli schiacciasassi ed ammazza-record di Maurizio Sarri arriva all' Olimpico con quella consapevolezza che lo contraddistingue e che hanno fruttato 21 punti nelle prime 7 gare, un bottino che vale attualmente il primato solitario. La Roma di Di Francesco dal canto suo attraversa un buon momento ed è reduce dalla autoritaria affermazione di San Siro sponda Milan. Ci sono i presupposti per una gara dai contenuti notevoli, attualmente il Napoli sembra avere maggiori certezze e si fa preferire, ma non bisogna sottovalutare ( e gli azzurri non lo faranno) la compagine giallorossa. Sfida a distanza tra i due bomber che si giocano la leadership di bomber nell'anno solare in Italia: Dzeko ha già messo a referto 32 reti (come il napoletano Immobile tra l'altro) tra club e nazionale mentre Dries Mertens segue a 30 ed è intenzionato a fare il sorpasso entro la fine dell'anno. La Roma dovrà fare a meno di Strootman ed El Shaarawy mentre Sarri non dovrebbe concedere sorprese e si affiderà a quelli che sembrano conferire maggiori garanzie: solito schieramento a quattro davanti a Reina e centrocampo (dove solitamente sussistono ballottaggi) che presenterà i due brasiliani Allan e Jorginho al fianco dell'insostituibile capitano Marek Hamsik. Tridente di fuoco che vuole confermare la propria prolificità e le spumeggianti e solite spettacolari trame: la Roma è avvertita, a Napoli non esiste più il tabù legato alla parola Scudetto, gli azzurri stanno dimostrando di meritarlo sul campo. Banco di prova importante quindi sabato sera alle 20:45, arbitrerà Rocchi.

Nessun commento:

Posta un commento