sabato 23 dicembre 2017

Napoli - Sampdoria 3-2: le pagelle degli azzurri



Comanda Napoli e continuerà a farlo per un'altra settimana, aldilà del risultato della partita serale tra Juventus e Roma; gli azzurri piegano una Sampdoria coraggiosa ed in palla. Trascorrono soltanto due minuti e Ramirez su punizione da distanza siderale sorprende Reina; la formazione di Sarri non si abbatte e trova il pareggio grazie ad Allan che ribadisce in rete una respinta di Viviano su conclusione al volo di Callejon. Ancora Gaston Ramirez protagonista: l'uruguayano conquista un penalty che il grande ex Fabio Quagliarella trasforma con freddezza. Colpo del k.o.? Neanche per sogno: prima è Insigne con un destro chirurgico al volo ad acciuffare i doriani che poi vengono superati dallo storico gol di Marek Hamsik. 3-2 dopo 45 minuti, sarà il risultato finale, quello che consente al Napoli di involarsi e di consolidarsi in vetta al campionato di Serie A. Venerdì prossimo, a Crotone, l'ultimo atto del girone di andata. Canta Napoli!

REINA 5: Mastrolindo proprio non riesce a convincerci, prende gol dopo 2 minuti da una punizione distante più di trenta metri e mai lo si vede decisivo in maniera positiva. Beffato anche da Quagliarella che dal dischetto tira centralmente.

HYSAJ 4,5: uno dei pochi, se non l'unico, ad aver avuto una involuzione rispetto agli anni precedenti sotto la gestione Sarri. Nullo in fase propositiva, pasticcia ripetutamente col pallone e provoca in maniera goffa ed ingenua il rigore del nuovo vantaggio sampdoriano. Paradossalmente è più positivo ed efficace sulla sinistra negli ultimi minuti quando sostituisce l'espulso Mario Rui.

ALBIOL 6: troppo leggero in occasione del rigore conquistato da Ramirez, per il resto un muro solido e puntuale.

KOULIBALY 7: non sbaglia un intervento, un movimento, una chiusura. Gli avversari cercano di girargli a largo tanto fa impressione.

MARIO RUI 5: passi in avanti partita dopo partita, solido ed attento in difesa e puntuale nella fase propositiva. Qualche iniziativa che lascia intravedere le qualità di un calciatore che però non ha ancora raggiunto la migliore condizione. Ed infatti crolla e commette due falli duri ed ingenui che gli costano il rosso.

ALLAN 8: commovente la gara del brasiliano, sintesi perfetta di quantità, forza e qualità al servizio della squadra. Il migliore in campo, l'uomo che determina le sorti della partita; sigla il gol dell'1-1 insaccando una respinta di Viviano, mette lo zampino in maniera decisiva nel secondo gol partenopeo per non parlare della giocata da urlo che aziona il 3-2 decisivo. Nella ripresa è ovvio che si vada a marce più basse ma il nostro non molla di un centimetro e fino all'ultimo respiro, con la squadra in inferiorità numerica, rappresenta un'ancora di salvezza solida per tutti i compagni. Inesauribile, infinito.

JORGINHO 6: meno peggio di quanto si voglia far credere, importante per i tempi di gioco e per la pulizia di calcio, piatto forte della casa. E' chiaramente stanco e comincia a soffrire lo strapotere fisico di alcuni elementi doriani, Ramirez su tutti ed allora viene sostituito saggiamente da DIAWARA 6 che ha il compito di offrire maggiore forza in mezzo al campo. Non demerita anche se inizialmente qualche errore lo commette. Cresce col passare dei minuti.

HAMSIK 7: non gioca la sua miglior partita ma incide eccome. Il suo è il sigillo del decisivo 3-2, frutto di uno di quegli inserimenti perfetti che lo hanno reso famoso. E cosa dire del fatto che è il gol numero 116, numero storico, quello che gli consente di superare finalmente il record di segnature con la maglia azzurra che apparteneva all'inarrivabile Diego. Da brividi l'ovazione che gli riserva il "suo" San Paolo quando lo slovacco viene sostituito da ZIELINSKI 5,5 impegnato suo malgrado ad un lavoro quasi esclusivamente dedicato al gioco oscuro, maschio e poco attento alla tecnica, vista l'espulsione di lì a poco di Rui.

CALLEJON 6,5: passo in avanti sul piano della brillantezza e della lucidità nelle scelte rispetto alle scorse settimane. Viviano gli nega il gol su un bel destro al volo ma lo spagnolo risulta importante non solo per i suoi movimenti atti ad offendere e sorprendere Strinic ma anche per l'equilibrio che riesce a conferire alla squadra in aiuto agli altri reparti. Per alcuni minuti, in attesa dell'ingresso di Maggio, si piazza come terzino destro in luogo di Hysaj trasferito a sinistra.

MERTENS 7: che ci sia scritto da qualche parte che non deve segnare è fuori dubbio, ma il belga non demorde e si adopera ergendosi a sensazionale uomo assist. Nell'azione del primo gol recupera con forza e caparbietà un pallone che porge in maniera deliziosa a Callejon (sul cui tiro respinto si avventa in maniera vincente Allan); il gol di Insigne è invece frutto di una sua intuizione (tocco morbido e con i tempi giusti) mentre è di intelligenza superiore quando sbuca dal nulla su un tocco di Allan (evitando che il compagno finisse in fuorigioco) consegnando un gustoso ed irrinunciabile cioccolatino al suo capitano. Meno continuo e presente nella ripresa quando dimostra anche di soffrire un po' il lungo digiuno con delle iniziative testardamente finalizzate ignorando i compagni di squadra meglio piazzati.

INSIGNE 7: ancora una volta decisivo, il gol del secondo pareggio napoletano è una chicca per delicatezza e scaltrezza. Quasi sempre nel vivo del gioco, qualche giocata di categoria superiore ed il solito impagabile sacrificio. Al suo posto nel finale MAGGIO S.V. chiamato in soccorso della difesa rimasta orfana dell'espulso Mario Rui.

SARRI 7: si gode il meritato primato in solitario, per lui parlano i numeri, incontrovertibili. Si affida ai soliti noti e non potrebbe essere altrimenti; significative le risposte della squadra chiamata due volte a recuperare lo svantaggio prima del definitivo sorpasso. Convince anche la solidità di nervi e la capacità di saper soffrire anche in inferiorità numerica contro un avversaria particolarmente in forma. Buon Natale Mister, e che Natale!

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