domenica 21 gennaio 2018

Atalanta - Napoli 0-1: le pagelle degli azzurri



Vittoria da grandissima squadra del Napoli che sul difficile campo di Bergamo incamera l'ennesimo trionfo di un campionato sin qui straordinario. Riesce a gestire sapientemente la squadra azzurra tutti i momenti della gara ma tutto sommato l'Atalanta tira una sola volta a porta, quando gli azzurri sono già davanti grazie al destro di Mertens che trafigge Berisha. Nel finale i ragazzi di Sarri legittimano ampiamente il risultato andando vicino al raddoppio. In attesa della gara della Juventus, lunedì in casa contro il Genoa, il Napoli scappa a +4 e se la gode!

REINA 6,5: non è impegnato mai fino a quando Cristante non lo chiama seriamente in casa con un tiro dal limite: parata spettacolare per i fotografi ma anche non facilissima. Bravo.

HYSAJ 6,5: non avrà piedi da brasiliano ma tatticamente è davvero impeccabile. Attento e solido, quasi cancella Gomez.

ALBIOL 6,5: preciso negli interventi, puntuale in ogni chiusura.

KOULIBALY 6,5: gli tocca un autentico carro armato, quel Cornelius che sta sorprendendo favorevolmente la critica. Deve soffrire e stare ancora più concentrato il buon Kalidou che si esalta e non lascia passare neanche uno spillo.

MARIO RUI 6,5: ingenuo su quella ammonizione che lascia presagire ad un pomeriggio di gran sofferenza. Niente di più sbagliato: il portoghese si rimbocca le maniche e cresce in maniera esponenziale col passare dei minuti. Non solo efficace in difesa ma propositivo e illuminante con quel suo sinistro davvero niente male.

ALLAN 7: altra grande prestazione del brasiliano che se nel primo tempo deve concedere qualche duello di troppo a Cristante e Freuler, nella ripresa sale in cattedra suonando la carica alla sua squadra. Piccolo gigante!

JORGINHO 6: l'Atalanta si sa, gioca a non farlo ragionare, ed allora il centrocampista di Sarri cerca varietà al suo repertorio. Si lancia talvolta in avanti per sorprendere la Dea ma è sempre particolarmente attento alle linee di passaggio degli avversari. Utile sempre.

ZIELINSKI 5: che sia un fenomeno non abbiamo dubbi ma che spesso, come oggi, stenta a mettere in mostra le sue qualità è un dato di fatto. Fa rimpiangere Hamsik, risultando poco convincente nei duelli fisici, nelle rare iniziative e nelle conclusioni sin troppo superficiali. Al suo posto nel finale ROG S.V. che nei pochi minuti a disposizione sfiora il gol (sarebbe stato il secondo in Serie A dopo quello proprio dell'andata) masticando però il pallone solo davanti al portiere avversario dopo una giocata apprezzabile.


CALLEJON 6: sbaglia qualche tocco di troppo nel primo tempo quando poteva mandare in porta in un paio di occasioni i suoi compagni di squadra. Nella ripresa si scuote e per poco non fa gol con la sua tipica giocata ad attaccare il secondo palo ma Berisha gli dice di no; assiste però Mertens con un bel tocco e la vittoria è cosa fatta! Nel recupero esce per MAGGIO S.V.

MERTENS 7: due giocatori, uno quello visto prima del gol, incerto, poco presente e spento e l'altro, quello subito dopo il destro vincente arrivato dopo nove giornate di digiuno in campionato. Il belga si trasforma diventando un'ira di Dio che manda in tilt la difesa bergamasca minandone le certezze. Fa salire la squadra con grande forza nelle gambe e per un soffio non fa gol da metri 40. Bentornato!

INSIGNE 6: suo l'unico squillo in un primo tempo privo di particolari emozioni. Cerca lo scambio nello stretto e ad alta velocità con i compagni risultando il più in palla. Non è la stessa musica nella ripresa anche se il suo contributo il Magnifico lo offre sempre. Da evitare però quelle polemiche fuori luogo al momento della sostituzione con HAMSIK 6 che entra in maniera importante e convinta in partita. Si divora il gol che poteva significare il 2-0 che puntualmente realizza qualche minuto dopo: non si sa il VAR cosa abbia segnalato per un off-side che non sembrava esserci.

SARRI 7: è la sua vittoria, la vittoria del suo gruppo contro una bestia nera, contro quel Gasperini che spesso aveva mandato in tilt i meravigliosi automatismi del tecnico toscano. Lo aspettavano tutti al varco in quella che veniva considerata la giornata giusta per il sorpasso della Juventus (vero Allegri, vero Gazzetta, vero giornalisti faziosi?): ed invece il suo Napoli che non subisce mai un tiro (13 gol subiti in 21 gare, ricordiamoli ogni tanto questi numeri) gioca una gara attenta, solida, concentrata e pragmatica che profuma di tre colori...

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