mercoledì 13 settembre 2017

Shakhtar Donetsk- Napoli 2-1: le pagelle degli azzurri



Uno dei peggiori Napoli della gestione Sarri perde nell' esordio in Champions contro uno Shakhtar in palla e sorprendente dal punto strettamente tecnico. La squadra ucraina parte a razzo e dopo un quarto d'ora Taison trafigge Reina al termine di un'azione corale notevole. Gli azzurri a parte qualche iniziativa sulla sinistra e diversi corner conquistati non sfondano; nella ripresa il Napoli timidamente sembra provarci ma una sciagurata uscita di Reina consente il facile colpo di testa vincente a Ferreyra. A questo punto dentro Allan e Mertens che cambiano i ritmi e le convinzioni partenopee: il belga conquista un penalty che Milik pensa a realizzare dimezzando lo svantaggio. Ci prova il Napoli ma va soltanto vicino al pareggio (intanto lo Shakhtar per poco non fa 3 con lo scatenato Ferreyra che colpisce il palo a Reina battuto). Strada in salita per la formazione di Sarri ma la strada è lunga, nulla è perduto.

REINA 4: sul vantaggio ucraino non sembra particolarmente reattivo ma qualche minuto dopo si riscatta sempre su Taison in una parata bassa. Il disastro lo provoca sul cross di Stepanenko dalla sinistra dove esce goffamente a vuoto consentendo a Ferreyra di battere comodamente a rete; è il 2-0 che taglia le gambe al Napoli. Risente dell'errore e lo si nota quando su un tiro innocuo dalla distanza non trattiene e per poco non combina la frittata. Tremendamente male, Pepe.

HYSAJ 5: in difesa con grande applicazione riesce a non combinare disastri e tiene, ma dal punto di vista della spinta è poco efficace ogni qualvolta tenta l'affondo.

ALBIOL 5,5: non è colpevole sui gol ed è anche uno degli ultimi ad arrendersi, sbaglia però qualche lancio di troppo regalando pericolose ripartenze agli avversari e in due occasioni sugli sviluppi di corner non è pronto a far male allo Shakhtar.

KOULIBALY 5,5: alterna interventi provvidenziali ad alcune disattenzioni soprattutto nella prima parte di gara. Soffre i brevilinei e tecnici funamboli brasiliani ma se la cava tutto sommato dignitosamente. Ammonito.

GHOULAM 6: non il solito Faouzi ma è colpa soprattutto dei suoi compagni di squadra. L'algerino ci prova e sono sue le iniziative migliori del Napoli. I suoi cross mettono in difficoltà la difesa ucraina che si rifugia sistematicamente in angolo rischiando in un'occasione una clamorosa autorete con Ordets.

ZIELINSKI 5: anche Piotr finisce con l'annaspare in mezzo al campo riuscendo quasi mai a partorire un'idea che sia una. Nessuno strappo degno di nota e tanta sofferenza. Esce per ALLAN 6,5 che conferma il momento di forma particolarmente felice. Regala forza e brio al centrocampo azzurro e morde gli avversari senza sosta.

DIAWARA 4,5: Jorginho quanto mi manchi! Il ragazzone guineano risulta nel primo tempo il calciatore che ha percorso più chilometri, a vuoto aggiungiamo noi. Lascia praterie in mezzo al campo ed i dirimpettai della formazione ucraina si scatenano facendo venire il mal di testa alla difesa azzurra che se li vede sbucare da tutte le parti. Sbaglia anche tanti, troppi appoggi; mezzo voto in più per un bel lancio che nel finale imbecca Callejon che per poco non fa 2-2.

HAMSIK 4: nessun dramma, il capitano tornerà alla sua maniera, da protagonista. Al momento è praticamente nullo, anzi risulta addirittura nocivo. Non imbrocca un passaggio, è fuori dal gioco, sbaglia i tempi di tutte le giocate e con un retropassaggio assurdo manda Taison in porta (Reina salva). Esce, ed era ora, per MERTENS 7 che cambia il volto della gara. Con il solo ingresso la squadra sembra ritrovare certezze e fiducia. Conquista il calcio di rigore che Milik trasforma e si produce in giocate da fuoriclasse vero che per poco non regalano il pareggio agli azzurri. In questo momento, imprescindibile!

CALLEJON 5,5: si impegna come al solito ma con scarso costrutto. Nel finale Pyatov compie un intervento decisivo che gli nega la gioia del gol: sarebbe stato il 2-2!

MILIK 5,5: non è facile per nessun calciatore cercare di non far rimpiangere Dries Mertens. Per lunghi tratti è quasi nullo e non punge, poi trasforma il rigore con freddezza e sembra scuotersi. Dialoga in maniera splendida proprio con il subentrato folletto belga ma fallisce il gol del pareggio imbeccato in maniera divina da Insigne.

INSIGNE 6: difficile anche per Lorenzo una giusta valutazione, è poco brillante ma un paio di iniziative per poco non portano all'1-1 prima della chiusura del primo tempo. Con l'ingresso di Mertens in luogo di Hamsik si abbassa notevolmente ed è lodevole il suo sacrificio; manda in porta Milik ma il polacco dopo un bell'aggancio manda alto.

SARRI 5: accade che per una serata non vi è traccia del Napoli spettacolare di Maurizio Sarri. Può capitare ma bisogna fare delle riflessioni e trarre tesoro dalle sconfitte. Tutto il Napoli incappa in una gara negativa ma forse far giocare anche in maniera insistente quelli che risultano i più in forma non è mai una cattiva idea (Mertens ed Allan). La strada è in salita ma c'è tempo per rimediare, intanto testa al campionato ed al derby di domenica.

Nessun commento:

Posta un commento