giovedì 5 giugno 2014

Direzione Mondiali: il parere della gente.

Primo appuntamento con la nuova rubrica legata alla competizione mondiale. il mio sarà un viaggio tra i non addetti ai lavori per conoscere le loro aspettative e il loro pronostico su un avvenimento che calamita l'interesse simultaneo dell'intero globo. Un Campionato Mondiale che avrà come sfondo uno scenario unico e controverso dove regnano calcio e samba ma che parallelamente vive uno stato sociale dominato dalla tensione. A molti infatti non è andata giù la sfarzosa opera del governo brasiliano per mettere in piedi la manifestazione. Ma veniamo al calcio giocato, quello che più ci piace e cominciamo con le prime persone interpellate in merito. Ad inaugurare la rubrica troviamo il giovane Valerio Pennino, diplomato ed uno dei titolari di un'agenzia di scommesse sita al Vomero[ Strike,Via Solimena]. La nostra è una chiacchierata fluida e piacevole e subito appare evidente una cosa in comune: la grande passione per il Napoli! Valerio mi premette di non essere un grande tifoso della Nazionale italiana e soprattutto di non concordare appieno le scelte del ct Prandelli. Per gli azzurri non prevede una sorte gloriosa e quindi un passaggio oltre i quarti di finale appare  un'autentica chimera. La sua vincitrice è l'Argentina ma è stuzzicato molto dalla compattezza ed efficacia della solita corazzata tedesca. Sul titolo dei capocannonieri Valerio non ha dubbi e punta tutto sul numero uno al mondo: Leo Messi. La Pulce vorrà dire la sua in Nazionale una volta per tutte. Belgio e Colombia rappresentano le sue outsider mentre le delusioni potrebbero essere rappresentate dall'Italia o addirittura dalla stessa nazionale verde-oro che tutti danno come sicura finalista[!?]. Pennino mi congeda con una simpatica battuta sulla Spagna; impensabile un'altra vittoria delle Furie Rosse, in tal caso bisognerebbe mandarli a giocare sulla Luna!
L'altro protagonista di questo primo appuntamento è un libero professionista che si definisce un autentico "malato"del Napoli; Alberto Palumbo, di 33 anni. Anch'egli ammette di non seguire molto la Nazionale italiana e di non nutrire particolare simpatia per la stessa[cosa a dire il vero molto comune nel capoluogo campano]. Il suo tifo sarà rivolto al folletto Insigne qualora il fantasista venisse chiamato in causa[ ne dubita]. Anche per Alberto la Nazionale con più chanche è l'Argentina[l'idolo Pipita c'entra qualcosa?] ma occhio sempre alla Spagna con il materiale umano sempre migliore. Sorpresa neanche a dirlo il Belgio che ha impressionato tantissimo nell'ultimo biennio. Secondo Palumbo lo scettro di re dei bomber sarà la solita lotta a due tra i fenomeni Messi e Cristiano Ronaldo. Delusione? Qui Alberto sembra non esitare e la butta lì: il Brasile! Ed intanto i tifosi verde-oro fanno gli scongiuri..........Alla prossima!

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