mercoledì 4 gennaio 2017

Caro Napoletano, credi in te!



Napoli. Città bella da impazzire, panorami mozzafiato, clima ideale, persone calorose e cibo delizioso. Chissà perché al tirare delle somme la città, attraverso televisioni e giornali, appare sempre nelle forme più svariate di degrado e negatività. La cosa più grave e deprimente è che questo stato di cose, questa informazione volutamente indotta in una direzione univoca, ha ormai "convinto" gli stessi napoletani, rassegnati ad uno status di città difficile ed irrecuperabile. L'ho presa alla lunga, lo so, quello che voglio far intendere è che tale situazione rispecchia inevitabilmente anche la sfera sportiva e del calcio in particolare (dove c'è il maggiore business ovviamente).
Verrò al dunque: il Napoli da alcuni anni è ritornato ad essere una realtà importante e competitiva del panorama del soccer tricolore con una costante presenza in Europa ( lo scorso anno record di punti e reti fatte nella storia dei gironi di Europa League ). Quest'anno senza alcun timore di essere smentito da chicchessia reputo quella partenopea tra le più competitive formazioni del panorama calcistico continentale, decisamente la più brillante espressione del calcio in Italia. Ma questo non basta mai, anche essere la squadra più forte in Italia non basta, nel bel paese il campionato lo vincono Juventus, Inter e Milan, non si scappa. E gli stessi tifosi o sportivi in generale sembrano aver assimilato questa cosa in maniera praticamente inconscia direi; la Vecchia Signora è spesso considerata come una macchina infernale pressoché imbattibile capace di vincere a man bassa prima di cominciare. Niente di tutto questo: la squadra di Sarri gioca in maniera divina, ha personalità, ha qualità e possibilità di ruotare gli elementi a disposizione, una serie infinita di soluzioni per andare a segno da far invidia ( se poi si aggiunge l'acquisto di Pavoletti e il ritorno di Milik...).


Deve solo convincersi che si può vincere anche se ti chiami Napoli e non c'è più Diego, giocando contro tutto e tutti con quella rabbia positiva che può rivelarsi micidiale e decisiva; e deve convincersene anche la piazza che troppo spesso si deprezza, si sottovaluta ed abbassa la testa al cospetto delle documentate angherie dei potenti del Nord. Caro napoletano, sveglia! Sii orgoglioso della tua Terra, difendila e sii consapevole e fiero di avere una squadra forte, la più forte del campionato. Difendi con le unghie la maglia della tua terra e fai sentire la tua voce forte e consapevole nel Palazzo avverso. Non mostrare crepe interne costruite ad arte volte a screditare l'operato della Società, che ti piaccia o meno, ti stia simpatica o meno, è la Società che rappresenta la squadra della tua città. Fai capire ai potenti che sei sveglio, vigile, pronto alla "rivoluzione" in caso di ruberie, le solite ruberie.


Il Napoli è forte e pronto per vincere, non facciamoci ingannare ancora una volta, così come racconta la storia; in Europa sono estasiati da questo gruppo, ci rispettano, ci ammirano, ci temono.
E' arrivata l'ora di avere un profondo amor proprio e di non guardare in casa d'altri. 
Caro napoletano, mettitelo in testa, la squadra più forte è il Napoli! Ed è la pura verità. Oggettiva.

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